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Figlio spirituale di Padre Pio: "Finisca una volta per tutte l'apostasia!"

[I Gruppi di preghiera di Padre Pio, un segno dei tempi | Verona, Dicembre 1995 - Catechesi del sacerdote don Attilio Negrisolo, figlio spirituale di Padre Pio]

Dove sono due o piu, riuniti ne mio nome, Io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20). Ecco il fondamento dottrinale dei Gruppi di preghiera. Coloro che fanno parte dei gruppi di preghiera sono chiamati ad una grande missione. Padre Pio a coloro che lo seguono nei Gruppi chiede di raggiungere la perfezione della carità, e per raggiungere questa meta egli addita il percorso della preghiera. Ma quale preghiera? La preghiera che libera dai peccati mortali, la preghiera che trasforma il peccatore nell'uomo giusto. La preghiera, che poi eleva il giusto alla perfezione. I cristiani, a questo livello, a questo punto, sono forza potente nella Chiesa e possono veramente aiutare l'opera di Cristo.

Come posso aiutare la Chiesa? Non c'è bisogno di andare in missione o di predicare. Anche a casa, al lavoro, in fabbrica, da pensionato posso fare molto. Devo aumentare l'amore, la carità verso Dio, allenandomi con la meditazione, con la lettura, esaminandomi, sforzandomi, così avrò l'oro nel cuore. Con la preghiera, la più nascosta, la più silenziosa, stando seduto, a letto, camminando per la strada, mettendomi in ginocchio davanti a Gesù Cristo, proprio così compio l'opera divina: sono Chiesa.

Mi carico della missione della Chiesa e porto avanti l'opera di Dio. Quando arrivi in Paradiso, Dio che ti ha visto nel tuo mondo segreto, certamente ti dirà: "Vieni, ti do il premio per l'aiuto che mi hai dato!' Padre Pio diceva a una sua figlia spirituale: "Io voglio che tu arrivi a fare il massimo per la Chiesa; grandi servizi a Dio e alla Chiesa." Se non bastasse teniamo presente l'insegnamento del Papa Pio XII, in un discorso del 1946: "I laici debbono avere una sempre più chiara consapevolezza non soltanto di appartenere alla Chiesa ma d'essere Chiesa."

Il gruppo di preghiera m'insegna come diventare Chiesa.

Con la preghiera. Ora da cosa dipende l'efficacia della mia preghiera per la Chiesa? Dalla presenza divina e dalla azione divina in me, ma questa presenza e questa azione divina è proporzionata alla preghiera: quanto più prego, quanto meglio prego, quanto più m'impegno nella preghiera, durante il giorno, più aumenta l'azione divina! È questa che fa andare avanti tutto il meccanismo della santità. Per sviluppare il tema del cristiano che con la preghiera diventa Chiesa, per approfondire il tema dell'apostolato del cristiano a dimensione ecclesiale si deve approfondire il tema del merito. Vi ripeto allora quello che Padre Pio mi disse un giorno: arrivederci in paradiso! Subito dopo, però, mi ha parlato di meriti. Ho una grande sicurezza di andare in Paradiso, perché me lo ha detto Padre Pio, ma, nonostante tale sicurezza, mi angustiano i meriti, perché questi bisogna guadagnarseli!

La dottrina sul merito

Cerco di spiegare questo merito che pochi conoscono. Ci sono due specie di meriti: merito di giustizia e merito di benevolenza.

Incominciamo dal primo,
che si acquista, facendo ciò che Cristo ci ha insegnato, quello a cui ha legato la promessa del Paradiso. Quando più fedelmente osservo i Comandamenti, faccio opere buone, amo Dio e il prossimo, tanto più aumenta la santità. Se tutto questo lo faccio in grazia di Dio sono sicuro di acquistare meriti. Si tratta del merito di giustizia, ma questo vale solo per me!

Merito di benevolenza.
Santa Teresa del Bambino Gesù è arrivata al massimo della santita: non ha fatto niente di particolare ma chi l'avvicinava e le domandava cosa facesse, lei rispondeva: Amo! Lhanno fatta protettrice universale delle missioni! Metteva in esercizio la volontà e faceva atti di bontà: Signore, io ti amo, ti amo ... ed aumentava in santità e Padre Pio la propone come esempio. Questo continuo aumento di carità, comportava l'aumento di tutte le vertu e così si era resa anima gradita a Dio al punto che lei era divenuta "cuore della Chiesa".

Avviene così che per benevolenza da parte di Dio, per la sua Misericordia, per la sua bontà, se tu preghi per un altro, Dio ti ascolta e concede le grazie anche a coloro che davanti a Dio non hanno niente per meritare. Egli concede loro benefici solo perché c'è qualcun altro che lavora per lui...

I gruppi di preghiera sono per la salvezza degli altri

Dunque noi possiamo acquistare meriti per la salvezza personale. Ma noi siamo chiamati con Padre Pio alla salvezza degli altri. Allora i gruppi di preghiera come dovrebbero essere? I membri dei nostri gruppi bisogna vivano come si viveva nel monastero di santa Teresa d'Avila, e come viveva Padre Pio: con la stessa vita, gli stessi principi, con lo stesso metodo di vita interiore. Santa Teresa ha visto che il mondo era tutto in rovina, la ribellione di Lutero, la Germania che si staccava da Roma, le guerre di religione, la ribellione al Papa, e cosa ha fatto? Su 150 suore nei monasteri ne prese un gruppetto per trasformarle in sante, renderle gradite a Dio in modo da arrivare a toccare il Cuore di Gesù e per ottenere grazie per tutto il popolo, per il Papa, per i sacerdoti, per i teologi, per tutta la Chiesa... Se io riesco, diceva, a rendere queste suore, con la loro umiltà, carità, talmente gradite a Dio da rapirei il Cuore di Dio, allora sì che calano dal cielo le grazie...

Questo è il metodo per ottenere l'azione divina a vantaggio degli altri, i grandi servizi a Dio e alla Chiesa, ecco allora Padre Pio che con i gruppi di preghiera ha dato la possibilità di collaborare con lui: sono con voi, diceva. I meriti quindi sono proporzionati ai gradi di santità, alla perfezione della carità e poi alla qualità degli atti stessi. Ogni volta che faccio un atto di fede, di speranza e di carità, di pazienza, di umiltà, guadagno un merito molto grande e un atto molto gradito a Dio: è la preghiera di intercessione, è l'offerta per attirare grazie divine per gli altri. Ecco allora che Padre Pio dice, voglio che la mia vita sia un continuo atto damore, consacrata all'amore. Quindi se io nel gruppo di preghiera, voglio aiutare la Chiesa, devo fare queste continue opere di carità per ottenere l'azione divina a vantaggio degli altri. Così mi santificherò.

In questo secolo ci troviamo con tanti santi perché hanno fatto della loro vita un continuo atto d'amore. Per esempio: la Serva di Dio Suor Consolata Bertrone... Gesù ti amo dalla mattina alla sera, ha portato avanti la dottrina di Santa Teresina del Bambin Gesù il continuo atto d'amore. A Suor Consolata Gesù dà questa istruzione: dimmi sempre, Gesù ti amo!

Quando si ama cielo e terra sono uniti.

Quando ero in seminario, studiavo anche all'Università, andavo spesso in libreria per leggere i libri, senza comperarli. Quando ho letto la biografia di Suor Consolata, ho goduto, quasi mi sembrava di toccare il cielo. Cercavo di praticare quel consiglio proprio alla lettera, facevo di tutto per metterlo in pratica, proprio come Gesù aveva insegnato a lei: Butta via tutti i pensieri inutili, tutte le parole inutili, tutti gli interessamenti che non ti riguardano. Ed ovviamente questo comporta lotta. Infatti alla preghiera va associata la mortificazione, il silenzio, il raccoglimento... Se tu non cacci i pensieri e i discorsi vani, non concludi niente. Gesù insegnava a Sr. Consolta: "Vienimi sempre dietro facendomi un atto d'amore", e come diceva Gesù a lei così io cercavo di fare...

Ma sapeste se ne parlavo... che combattimento. Ai miei tempi, in Seminario, ero con un gruppo di professori... Madre Santa ...impossibile..., tutte le obiezioni..., che commenti... Del resto, come adesso, che hanno buttato via il Rosario, a quei tempi buttavano via questi insegnamenti; non basta, poi andavo a confessarmi dal successore di san Leopoldo, anche quello contrario a quelle pratiche; sembrava che ci fosse una peste. Vado da Padre Pio, e non gli dico niente, ma dentro di me, continuavo sempre: Gesù ti amo, mi si scioglieva il cervello a volte... Mi confesso, e lui mi dice: quando si ama Cielo e terra si uniscono!

Dunque l'atto più bello che possiamo portare davanti a Gesù Cristo è l'atto d'amore. A Fatima l'Angelo insegna ai pastorelli questa preghiera: Mio Dio, credo, adoro, spero e vi amo... Ecco gli atti d'amore! Di tutti gli atti e di tutte le virtù, l'atto più meritorio davanti a Dio, sopra tutti, è l'atto d'amore!

Amore ma amore perfetto.

Affinchè ci sia un atto d'amore perfetto bisogna che ci sia la retta intenzione, bisogna fare tutto per Dio, per amore di Dio. Non soltanto fare l'opera buona - e l'opera più buona, lo ripeto è l'atto di carità - bisogna farla con retta intenzione, per puro amore. Quanto più puro è quest'amore, tanto più vale davanti a Dio.

Marta Robin, grande anima mistica, morta pochi anni or sono, è vissuta 52 anni senza bere, senza mangiare , senza dormire, senza deglutire. La più gran santa francese, dice Jean Guitton, scrittore cattolico, accademico di Francia. Ebbene questa santa vide milioni di anime entrare al purificatorio, - non dice purgatorio. In paradiso non si entra neanche con la più piccola macchia. Santa Teresina si era proposta, fin da fanciulla, di dare ad ogni istante il più perfetto atto d'amore a Gesù Cristo. Vuol dire non solo fare atto d'amore, ma farlo in modo perfetto. La perfezione nella perfezione dell'atto d'amore. A questo punto come posso ottenere grazie da Dio? Come devo vivere allora su questa terra? Devo vivere quasi vita di paradiso.

Questa è la scuola di Padre Pio: per questo era rigorosissimo. Se non vivi in questa maniera, grazie non ne ricavi da Dio, aiuto non ne dai alla Chiesa. Tanto per darvi un esempio. Ho una sorella in clausura vicino Vicenza. A suo tempo, andò più volte a confessarsi da Padre Pio e in una delle sue confessioni, il Padre le chiese: Ti ricordi altro? No, Padre!... Ma Padre Pio, continua: L'acqua ai fori, di domenica, chi l'ha data? Aveva dato l'acqua ai fiori di domenica! Ecco, capite, tutto pesa davanti a Dio! Per essere esauditi, per trovare ascolto davanti a Dio e meritare per gli altri bisogna essere giusti, ma di quella giustizia che ti porta a praticare la carità, insomma la perfezione dell'amore. Questo è ciò che Padre Pio ha dato, come spirito, ai gruppi di preghiera.

Pregare... per quali intenzioni?

Qual è lo scopo dei gruppi di preghiera? Lasciate ora che vi elenchi tutte le intenzioni che Padre Pio propone ai gruppi di preghiera. Ogni giorno non dimenticare mai di pregare per tutti questi bisogni della Chiesa.

* Finisca una volta per sempre l'apostasia di tutte le anime dall'ovile di Gesù Cristo, cioè di quelli che lo hanno rinnegato - (per esempio: quanti consacrati hanno apostatato in questi ultimi trent'anni? Centomila!) Lultima Comunione che Santa Teresina ha fatto è stata per un sacerdote apostata.

* Per le intenzioni del `Padre nostro': Venga presto il regno di Dio, il suo nome sia santificato, non ci induca in tentazione, ci liberi dal male.

* Il Signore Santifichi la Chiesa. Vuoi dire dal Papa, ai sacerdoti, a tutti i fedeli, giovani, ragazze, sani, ammalati.

* Faccia piovere abbondantemente la sua Misericordia su quelle anime che ancora non Lo hanno conosciuto. Quante sono quelle anime? Miliardi. Capite cosa bisogna compiere per far arrivare l'azione di Dio su tutte queste persone, vi rendete conto? Quanto è che devo essere santo? Quanto deve essere grande la mia carità? Quanto devono essere grandi le mie virtù, in modo da meritare non per giustizia ma per benevolenza di Dio perché con la mia preghiera, l'azione divina si riversi su tutti i pagani? Ecco allora Padre Pio: la preghiera non deve conoscere soste. Primo: perché devo crescere nella santità e nell'amore per intercedere. Secondo: per il mondo che ci troviamo davanti. Ecco i gruppi di preghiera.

* Distrugga il regno di satana, sveli la confusione di questa bestia infernale, tutte le sue mali arti, faccia conoscere a tutte quelle anime schiave di questo triste cosaccio, quanto egli sia menzognero... sapete cosa vuoi dire? Cleonice Morcaldi chiede a Padre Pio: quanti sono i diavoli? Risponde: Sono così tanti che se prendessero forma materiale come una punta di ago oscurerebbero il sole!

Adesso nei gruppi di preghiera, Padre Pio mi chiede di pregare per questo motivo: per abbattere tutto il regno di satana. Padre Pio, da solo, a 16anni era così santo, così capace di aiutare Gesù Cristo, da sbaragliare tutto l'inferno.

Abbiamo iniziato con la frase di Padre Pio: sono in mezzo a voi. Certo che se io mi aggrappo a lui, satana trema. Quando io faccio gli esorcismi io invoco Gesù, la Madonna e quando tiro fuori Padre Pio il diavolo perde tutte le forze. Io dico che bisognerebbe gridare: Padre Pio a tutto il mondo per far tremare l'inferno. Fu durante un esorcismo che ebbi l'occasione di dire questa frase ad una ragazza indemoniata, neanche quattro uomini riuscivano a tenerla: Gesù glorifica Padre Pio, Gesù glorifica Padre Pio; la ragazza perse tutte le sue forze.

I membri dei gruppi di preghiera che apostolato devono fare? Far conoscere Padre Pio: vedete che potenza ha messo Dio suscitando Padre Pio su questa terra. E questa potenza non è finita; è apostolato diffondere i suoi libri, quelli che presentano il vero Padre Pio. Ecco perché noi siamo qui. Andiamo ancora avanti perché Padre Pio ci dice di pregare:

* Il Signore Illumini le intelligenze di tutti gli uomini. Tocchi loro i cuori affinché i fervorosi non si rallentino le vie della salute

* Non dimenticare di pregare per questi fini, non solo per la conversione dei peccatori, per i pagani ma perché i ferventi non si raffreddino. Dovremmo essere tutti ferventi... Madre mia!...

* I tiepidi s'infervorino. E salendo nei gradi di fervore devono andar al terzo perché se rimangono così non concludono niente.

E ancora:

* Quelli che da Cristo si sono allontanati, facciano a Lui ritorno. Ecco allora che io devo pregare per tutti, capite che lavoro c'è da fare? La preghiera non deve conoscere soste.

E ancora:

* Confonda tutti i sapienti di questo mondo affinché non impediscano la propagazione del Suo Regno. Sapete cosa vuol dire questo? I governi che hanno votato contro Gesù Cristo; i professori di Università, quelli che scrivono, seminano gli errori...

Ecco i fini della nostra preghiera. Diceva Padre Pio: ho sempre pregato e voglio pregare sempre; ho sempre vegliato e voglio vegliare sempre; ho sempre pianto e voglio sempre piangere; ho sempre lavorato e voglio sempre lavorare per questi fini, senza mai sosta.

Per ottenere le grazie, quanto deve essere intensa la mia preghiera? Quanto deve essere grande la mia rinuncia? La mia mortificazione, il mio silenzio? Come Padre Pio siamo chiamati a consumare la nostra vita, a patire sempre più, senza conforto alcuno, a mai morire per sempre più patire.

* Allontani questo Padre, tre volte Santo, dalla sua Chiesa, ogni scissione, eresia ed impedisca che altre ne possano nascere affinchè vi sia un solo Ovile sotto un solo Pastore. Pensiamo ai protestanti, agli ortodossi, al Papa che vorrebbe l'unione di tutti i cristiani.

* Centuplichi il numero delle anime elette, mandi molti santi ed ottimi ministri e santifichi quelli che vi sono e faccia per mezzo loro ritornare il fervore in tutte le anime cristiane. Sapete cosa significa anime elette: anime vittime! E Padre Pio aveva formato un esercito di anime vittime! Padre Pio è morto patendo il patibile, fino all'ultimo istante, per questo Regno di Gesù Cristo. Cleonice gli chiese un giorno: Padre, come mai questo Regno non viene e viene avanti quello del diavolo? La risposta: Dio non vuole questo, ma è la volontà degli uomini che lo fanno avanzare, è l'uomo che gli apre la strada.
Ancora.

* Accresca il numero dei missionari cattolici perché ancora una volta abbiamo a lamentare con il Divino Maestro: la messe è molta ma gli operai sono pochi. Non dimenticare mai di pregare per tutti questi esposti bisogni. Quello che Padre Pio ha detto a Cleonice, lo dice a ciascuno di noi: "Leggete le mie lettere".

Quando andremo al tribunale di Dio, Padre Pio dirà: tu che sei stato là a fare pulizie, pulivi la toilette... capite, non so se mi spiego... tu che andavi al mercato, che andavi a Messa, ti sforzavi di dire il Rosario... senti cosa ti capita... senza essere né un apostolo, né un sacerdote, né un missionario: conseguirai quella corona che il Padre Celeste preparò dall'eternità. Ecco la gloria che ci aspetta in Paradiso!

Questa è la strada dei gruppi di preghiera, questo è il lavoro cui c'invita e ci chiama a collaborare Padre Pio. Più bello non potrebbe essere. Tutto dipende dall'amore che abbiamo nel cuore.

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Don Attilio Negrisolo è stato un devoto di Padre Pio fin dalla prima ora. Ebbe la fortuna di incontrarlo quando ancora era giovane seminarista a Padova. Fu una grazia che lo segnò profondamente, fino a determinare tutta la sua vita. Padre Pio fu il suo confessore, il suo maestro e il suo direttore spirituale. Egli, da parte sua, fu attivo e fervente promotore dei gruppi di preghiera, ardente predicatore di corsi di esercizi spirituali, instancabile direttore di anime e ministro indefesso del sacramento della penitenza. Come Padre Pio fu l'immagine vivente di Cristo sofferente per amore degli uomini, così don Attilio fu immagine di Padre Pio nel cammino della sofferenza, accettata con fede e amore.
Bianca Guidi di Bagno condivide questo
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Grazie! Questa meditazione mi aiuta a capire come devo vivere e pregare! Vorrei tanto trovare un bravo direttore dpurituale! Prego perché il Signore mi siuti !!!