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“VANITÀ DELLE VANITÀ, TUTTO È VANITÀ”. INIZIO DEL LIBRO DEL QOELET (Scarica) [2]Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità. [3]Quale utilità ricava l'uomo da tutto …Altro
“VANITÀ DELLE VANITÀ, TUTTO È VANITÀ”. INIZIO DEL LIBRO DEL QOELET (Scarica)

[2]Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
[3]Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
per cui fatica sotto il sole?
[4]Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
[5]Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
[6]Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
[7]Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
[8]Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l'occhio di guardare
né mai l'orecchio è sazio di udire.
[9]Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.
[10]C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
«Guarda, questa è una novità»?
Proprio questa è gia stata nei secoli
che ci hanno preceduto.
[11]Non resta più ricordo degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso coloro che verranno in seguito.

Vita di Salomone

[12]Io, Qoèlet, sono stato re d'Israele in Gerusalemme. [13]Mi sono proposto di ricercare e investigare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo. E' questa una occupazione penosa che Dio ha imposto agli uomini, perché in essa fatichino. [14]Ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità e un inseguire il vento.

[15]Ciò che è storto non si può raddrizzare
e quel che manca non si può contare.

[16]Pensavo e dicevo fra me: «Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza». [17]Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, [18]perchè

molta sapienza, molto affanno;
chi accresce il sapere, aumenta il dolore.