Chi è il Papa? La risposta di san Bernardo di Chiaravalle

San Bernardo (1090-1153) fu al tempo suo uno dei sostegni del Papato Romano: “Il sommo Pontefice Innocenzo II ebbe in lui un aiuto prezioso tanto per metter fine allo scisma di Pier Leone, quanto nelle legazioni presso l’imperatore di Germania, Enrico re d’Inghilterra e il Concilio di Pisa” (Brev. Rom.). Quindi è bene leggere una sua lettera ad Eugenio III (già suo discepolo) per capire chi sia quell’uomo che chiamiamo “papa”.

«Suvvia, indaghiamo ancora più diligentemente chi sei tu al mondo, cioè a dire quale persona pro tempore tu sostieni nella Chiesa di Dio. Chi sei tu?

Tu sei il gran Sacerdote, il Pontefice Sommo. Tu il principe dei Vescovi, tu l’erede degli Apostoli, tu per il primato Abele, per il governo Noè, per il patriarcato Abramo, per l’ordine Melchidesech, per la dignità Aronne, per l’autorità Mosè, per l’ufficio di giudice Samuele, per la potestà Pietro e per l’unzione Cristo.

Tu sei quello cui furon date in mano le chiavi, cui furono commesse le pecorelle.

Vi sono pure altri portinai del cielo e pastori dei greggi; ma tu hai ereditato un nome tanto più glorioso quanto, più diversamente da essi, hai ereditato l’uno e l’altro nome.

Ogni pastore ha il suo gregge particolare a lui assegnato; a te vennero affidati tutti i greggi, a te solo l’unico, tutto il gregge, non solo delle pecorelle, ma anche dei pastori; tu solo sei il pastore di tutti.

Mi domandi in che modo io lo provi? Dalla parola del Signore. Infatti a chi, non dico dei vescovi, ma ancora degli Apostoli, furono in un modo così assoluto e indefinito affidate le pecorelle? “Se mi ami, o Pietro, pasci le mie pecorelle“.

Quali? Popoli di questa o di quella città, di questa o di quella regione, o di un certo regno? “Le mie pecorelle“, disse.

A chi non è manifesto non avergli egli assegnate alcune, ma tutte? Nulla si eccettua, ove nulla si distingue. Ed erano presenti anche gli altri discepoli, quando affidando l’unità ad un solo, la raccomandava a tutti, in un sol gregge ed in un sol pastore, secondo quelle parole: “
Una è la colomba mia, la bella mia, la perfetta mia“.

Dove è unità ivi è perfezione: gli altri numeri non hanno perfezione, ma divisione, dalla unità discostandosi. Onde è che ciascuno ebbe in sorte il suo popolo, conoscendo il mistero.

E infine Giacomo che era considerato la colonna della Chiesa, stette contento alla sola Gerusalemme, cedendo a Pietro il mondo. E bellamente [Giacomo] fu posto a risuscitare il seme del defunto fratello, qui dove egli fu ucciso. Infatti è chiamato “il fratello del Signore“.

Laonde, se cede il fratello del Signore, chi si vuole intromettersi nella prerogativa di Pietro? Adunque rimane saldo il privilegio tuo, sì nelle chiavi a te commesse e sì nelle pecorelle che a te furono raccomandate»
Veritasanteomnia
“Se mi ami, o Pietro, pasci le mie pecorelle“...dunque esiste una condizione imprescindibile per essere Pietro: Amare Gesù. È evidente che Bergoglio non può in alcun modo essere Pietro