La pagliuzza e la trave nell'occhio! Ovvero le stolte affermazioni del cardinale Ravasi
Joannes Francisce: Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, trabem autem, quae in oculo tuo est, non consideras?
La malafede di Ravasi è manifesta in quanto egli
-) È un adoratore di dee pagane:
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-) Esalta la Massoneria:
Il cardinale Ravasi ha scritto una lettera ai suoi "Cari fratelli Massoni"
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-) "Canonizza" Lutero e la sua concubina
In occasione del 500° anniversario della Riforma Protestante, il Cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, riconosciuto, forse a torto, come uno dei massimi biblisti al mondo e scrittore di fama internazionale, ha recensito il 29 ottobre 2017 sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” il libro di Alessandro Iovino, Salvatore Esposito e Dayana Di Iorio “Liberi per Servire. Le Assemblee di Dio nella storia repubblicana” (Edizioni EUN, 2017).
Tuttavia sarebbe un errore pensare che Ravasi sia un caso isolato: in questa pazzia collettiva che ha colto le gerarchie ecclesiastiche pochi si salvano:
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“Ecco i nuovi successori degli Apostoli nella chiesa arcobaleno di Bergoglio”
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A noi non resta che recitare la preghiera che L'Angelo del Portogallo insegnò ai tre pastorelli di Fatima per contrastare le eresie:
«Mio Dio! Credo, adoro, spero e Vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano».