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La sede impedita: chiave di volta per l’ avvento del Grande Prelato

Nostro Signore, nell’ Orto degli Ulivi disse agli apostoli: «Sedete qui, mentre io mi allontano a pregare». E presi con sé Pietro e i due figliuoli di Zebedeo cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «L'anima mia è triste fino alla morte; rimanete qui e vegliate con me» (Mt 26,36-38)

In questo passo evangelico si comprende con chiarezza che Gesù, avvertendo l’ approssimarsi del tradimento di Giuda, si è saggiamente allontanato dai discepoli per ritirarsi in preghiera, in attesa della cattura che lo avrebbe portato sul patibolo d’ innanzi a Pilato e al sinedrio.
La Chiesa, essendo il Corpo Mistico di Cristo, è chiamata a ripercorrere le orme di Gesù e a rivivere la sua stessa agonia, motivo per il quale Papa Benedetto XVI, in quanto Vicario di Cristo in Terra, ha compreso l’ imminenza del Calvario e ha scelto di auto-esiliarsi in sede impedita entrando in profonda unione spirituale con il Padre e portando con sé il “munus” petrino concesso dal Signore a Pietro singolarmente come sancito dal Codice di Diritto Canonico nel Can. 331, a cui Papa Benedetto non ha mai rinunciato.

Infatti S.S. Benedetto XVI, a differenza dell’ usurpatore Jorge Mario Bergoglio, non è impulsivo, ma agisce con prudenza come raccomandano il Vangelo e il Catechismo, ed è stato guidato dallo Spirito Santo a disseminare sulla sua strada tutti gli indizi e le prove necessari a dimostrare che il suo Pontificato non terminava ma proseguiva secondo un nuovo paradigma, come consentito dal Codice di Diritto Canonico al Can. 333 § 2 che sancisce: ”Il Romano Pontefice, nell’ adempimento dell’ ufficio di Pastore[…] Ha il diritto di determinare, secondo la necessità della Chiesa, il modo, sia personale sia collegiale, di esercitare tale ufficio.”

Perciò, il Sommo Pontefice ha chiamato la Chiesa stessa ad una dimensione più contemplativa e meno radicata alle strutture e funzioni che hanno distolto le anime dalla fede e dall’ orazione come chiarito da lui stesso nell’ intervento effettuato nell' estate scorsa, sul quotidiano tedesco Herder Korrespondenz, in cui afferma: “Finché nei testi ufficiali della Chiesa parlerà solo l' ufficio, ma non il cuore e lo spirito, il mondo continuerà ad allontanarsi dalla fede".
Allo stesso tempo, ha assecondato il disegno divino che prevede la separazione del buon grano dalla zizzania.

Questo nuovo paradigma ricorda la dimensione catacombale della Chiesa del I secolo d.C. e apre quindi le porte ad un periodo di nuova evangelizzazione apostolica, che comincerà da quelle anime piccole, docili e nascoste, che d’ innanzi alla tribolazione e alla persecuzione non hanno perso la lucidità e sono rimaste fermamente in unione con Papa Benedetto XVI, seguendo lo spirito di umiltà, preghiera e penitenza, tipico di Maria Santissima e ripudiando la falsa chiesa coadiuvata dal soverchiatore Jorge Mario Bergoglio.

Infatti Papa Benedetto ha sempre pensato ad un piccolo resto di anime fedeli in un mondo lontano da Dio e lo ha ribadito nella suddetta intervista affermando: “Grano e pula, pesci buoni e cattivi appartengono alla Chiesa. Non potrebbe essere questione di separare i buoni dai cattivi, ma potrebbe essere questione di separare i credenti dai miscredenti”.

Papa Benedetto è quindi l’ ultimo Pontefice di una stagione ecclesiastica che si chiuderà con la sua dipartita (morte o abdicazione valida) e, allo stesso tempo, il precursore di una nuova primavera della Chiesa che sarà guidata dal suo legittimo successore, probabilmente il Grande Prelato di cui ha parlato chiaramente la Madonna del Buon Successo a Quito, in Ecuador.

In queste apparizioni, riconosciute dalla Chiesa, Maria Santissima si rivolge alla suora Mariana de Jesús Torres confidandole:

“Prega con insistenza, reclama senza stancarti e piangi con lacrime amare nel segreto del tuo cuore, chiedendo al nostro Padre celeste che, per amore del Cuore Eucaristico del mio santissimo Figlio, ponga fine quanto prima a questi tempi funesti inviando alla Chiesa quel prelato che dovrà restaurare lo spirito dei suoi sacerdoti. Questo mio amatissimo figlio verrà dotato di una capacità rara, di umiltà di cuore, di docilità alle divine ispirazioni, di fortezza per difendere i diritti della Chiesa e di un animo tenero e compassionevole, affinché, come un altro Cristo, provveda al grande e al piccolo, senza disprezzare i più infelici.
Nella sua mano verrà posta la bilancia del Santuario, affinché tutto venga fatto con peso e misura e affinché Dio venga glorificato. Alla rapida venuta di questo padre e prelato, però, sarà di ostacolo quella timidezza di tutte le anime consacrate a Dio, che è anche causa del dominio di Satana su queste terre ».

Di fronte a questa straordinaria profezia, è quantomeno ragionevole pensare che queste parole di Maria Santissima siano rivolte proprio ai giorni nostri e che il Grande Prelato chiamato a guidare la Chiesa nel tempo della grande tribolazione sia già vivo e che debba fare la sua comparsa pubblica nel giorno stabilito da Dio, verosimilmente dopo il ritorno alla casa del Padre di Papa Benedetto XVI.
Non sorprende che lo stesso Papa Benedetto, Il 10 agosto 2012, abbia dichiarato ufficialmente la cattedrale di Sant'Andrea nelle Filippine "Santuario Diocesano di Nostra Signora del Buon Successo".

Dal punto di vista escatologico, l’auto-esilio in sede impedita di Papa Benedetto acquisisce un senso profetico e sovrannaturale perché si integra con l’ avvento del Grande Prelato, che dovendo fronteggiare l’ anti-chiesa nel tempo dell’ anticristo, non potrà usufruire delle comodità e delle strutture ecclesiali, che in quel tempo saranno occupate dagli apostati e dagli infedeli, ma dovrà vivere in una condizione di semi-clandestinità per guidare il resto santo al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, in modo simile a Mosè che guidò il popolo eletto alla Terra promessa.

Poiché, in quel periodo, il regno dell’ iniquo si sarà ormai consolidato sulla terra, Nostro Signore susciterà nel Grande Prelato particolari doni mistici di cui quest’ ultimo si servirà per adempiere alla sua missione.

Il Grande Prelato, dovendo raggiungere le anime degli eletti fino ai confini della terra per confortarli durante il tempo di massima afflizione, sarà assistito dallo Spirito Santo in modo simile a quanto è descritto negli Atti degli Apostoli a proposito dell’ apostolo Filippo: “Usciti dall'acqua, lo spirito del Signore rapì Filippo, e l'eunuco non lo vide più; ma felice continuò il suo cammino.” (At 8-39)

Il legittimo successore di Papa Benedetto XVI viaggerà di città in città come San Paolo per confermare i fratelli nella fede e allo stesso tempo per attuare la controffensiva dei figli della luce d’ innanzi all’ anti-regno dell’ anticristo.

Come è facilmente intuibile, il figlio della perdizione non amerà il Grande Prelato, ma lo perseguiterà con ogni mezzo a sua disposizione affinché si adempia la Parola di Nostro Signore, il quale asserisce: “Il servo non è da più del padrone, né l'apostolo da più di colui che l'ha mandato” (Gv 13-16)

Tutto questo sarà permesso da Dio affinché la zizzania costituita dagli abitanti della Grande Babilonia venga estirpata e gettata nel fuoco con la bestia, il dragone e il falso profeta, e affinché il buon grano, consistente nei figli eletti della donna vestita di sole, veda l’ alba del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, che inaugurerà l’ inizio dell’era di pace nella quale la Sposa Immacolata dell’Agnello sarà stata purificata dalle sozzure e potrà gioire con il suo Sposo Gesù Cristo.

Forti della certezza nell’ ausilio divino, il Signore ci chiama a seguirlo sulla via del Calvario consolando le nostre anime afflitte dicendo: “Quando queste cose cominceranno ad accadere, rialzatevi, sollevate il capo, perché la vostra redenzione è vicina” (Lc 21-28).

Perciò non allarmiamoci oltremodo per le difficoltà che stiamo patendo per amore della croce di Cristo, vestiamo piuttosto la piena armatura spirituale contro i principati e le potestà di questo mondo di tenebre perché nonostante “I figli di questo secolo sono, nel loro genere, più accorti dei figli della luce”(Lc 16-8)”, è altrettanto vero che il tempo di Dio non è il tempo degli uomini e che: “dinanzi a Dio un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno” (2 Pt 3-8). Pertanto, muniti della spada della verità che è la Parola di Dio e della Corona del Santo Rosario, non affanniamoci oltremisura quando siamo costretti a vedere i seguaci del demonio attuare i loro piani malvagi “Perchè come il lampo esce dall'oriente e guizza fino all'occidente, così sarà la venuta del Figliuol dell'uomo.” (Mt 24-27)

Dio vi benedica e la Santissima Vergine Maria vi custodisca

Spe Salvi
Maristella Stella
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