Spe Salvi
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L' albero e i due rami: l' uno sano e l' altro secco

"Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi travestiti da pecore, mentre dentro son lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si coglie forse uva dalle spine o fichi dai triboli? Così ogni albero buono produce frutti buoni, mentre l'albero cattivo dà frutti cattivi. Non può un albero buono produrre frutti cattivi, nè un albero cattivo dar frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto, vien tagliato e gettato nel fuoco. Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti." (Mt 7,15–20)

Vi é un albero, le cui radici sono radicate in Gesú Cristo e che si fonda sulla roccia che é Pietro.

Quest' albero é formato da un tronco che é la Santa Chiesa Cattolica Apostolica e Romana.

Da quel tronco si diramano due rami, il primo di essi é sano, il secondo é marcio.

Il ramo sano é la successione legittima sul trono di Pietro, che é costituita dal Vicario di Cristo, ovvero da colui che: "Di Cristo ne fa le veci" e che oggi é Papa Benedetto XVI, che non ha mai rinunciato al “munus” e le cui dimissioni sono invalide a norma del Diritto Canonico e delle Leggi concordanti della Chiesa, come dimostrato nella mirabile inchiesta sulla ormai nota “Quaestio Magna” effettuata dal giornalista Andrea Cionci e dai suoi collaboratori su Libero Quotidiano visibile interamente di seguito: Inchiesta Papa e Antipapa.
Come ben chiarito in suddetta inchiesta, (che consiglio a tutti di leggere) il presunto titolo di “papa emerito” non esiste nella giurisprudenza italiana e internazionale, anche se all’ università di Bologna stanno provando ad introdurlo, dimenticando che “DEUS non IRRIDETUR”.

Il termine “emereo” deriverebbe, nella sua originaria accezione, da emerito, ovvero “colui che merita”, in questo caso, di essere il legittimo successore di Pietro.

Il secondo ramo, ovvero quello marcio (a breve si capirà il motivo dell’ uso di questo termine), é costituito dalla falsa successione sul trono petrino o successione non-papale, il cui rappresentante attuale é Jorge Mario Bergoglio, il quale ha rinunciato al titolo di Vicario di Cristo per illudere i nobili ingenui di averlo, quando in realtá non lo ha mai avuto alla pari del legittimo successore di Pietro, perché il Papa è uno solo (Codice di Diritto Canonico Can. 331), ovvero Papa Benedetto.

Infatti, la Costituzione del Concilio Pastor Aeternus, approvata dal Concilio Vaticano I, presieduto da Pio IX ha definito due dogmi fondamentali della Chiesa cattolica: il Primato Papale e l’Infallibilità Papale.

Il prologo della suddetta Costituzione evoca l'istituzione della chiesa da parte di Cristo, parla della missione degli apostoli e della funzione di Pietro come di “intramontabile principio e visibile fondamento dell'unità della chiesa”.

Il secondo capitolo è dedicato a dimostrare che il primato concesso a Pietro si perpetua nei Papi di Roma, e che questa perpetuità è direttamente collegata alla volontà divina, quindi sovrannaturale perchè guidata dallo Spirito Santo.

Nella suddetta Costituzione si dichiara solennemente:

«Proclamiamo e definiamo dogma rivelato da Dio che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell'infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per sé stesse, e non per il consenso della Chiesa».

Vi è una differenza sostanziale e non formale, tra il Vicario di Cristo, che è un titolo divino spettante unicamente al Sommo Pontefice e il vicario di Cristo che secondo il Concilio Vaticano II può essere un semplice vescovo.

Infatti, lo Spirito Santo agisce nell’ autentico successore di Pietro (detentore del “munus” petrino) in modo unico e irripetibile, non allo stesso modo con cui agisce in Jorge Mario Bergoglio che è il “ministerium”, ovvero il riflesso del “munus”, secondo la logica dello specchio, deducibile dal 3°segreto di Fatima (nella versione resa nota nel 2000 da Giovanni Paolo II).

Questa logica è ben esplicata da Suor Lucia, quando ella dice: « Un vescovo vestito di bianco“ abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre.” »

Quindi non il legittimo successore di Pietro, perché Suor Lucia ha detto di aver avuto il presentimento, ma non la certezza assoluta, infatti Monsignor Georg Ganswëin, l’ uomo più vicino a Benedetto XVI, non ha mai detto che è sbagliato parlare di un papa legittimo e di uno illegittimo.

Inoltre, il “ministerium”, a differenza del “munus”, non ha un connotato sovrannaturale perché riguarda esclusivamente l’ esercizio pratico del potere, e non l’ autorità di origine ultraterrena tipica del singolo successore di Pietro (Codice di Diritto Canonico Can. 331), che è l’ unico a poter fare dichiarazioni formali con il cosiddetto “plurale maiestatis” “in vece” del Dio Uno e Trino.

Infatti, il Santo Padre ha delle prerogative spirituali che sono uniche e irripetibili, quindi non spettanti agli altri vescovi, come è deducibile nella sopracitata Costituzione Pastor Aeternus di Pio IX.

Papa Benedetto XVI, nell’ intervista di Massimo Franco sul Corriere della Sera, asserisce: «Non ci sono due Papi. Il Papa è uno solo», senza specificare quale, quindi lasciando allo Spirito Santo il tempo di illuminare le anime su quale fosse, tra i due, l' autentico successore di Pietro.

Il motto latino “Ubi Petrus, ibi Ecclesia, Ubi Ecclesia Ibi Christus”, ci dimostra che: dove c’è Pietro, c’è la Chiesa e (unicamente) laddove c’è la Chiesa, c’è Cristo.

Dunque, se il ramo buono segue la linea successoria di Papa Benedetto XVI e se il ramo marcio, segue quella di Bergoglio, il Signore, sulla base degli insegnamenti dei Padri è solo laddove vi è la Chiesa, e quindi dove vi è Pietro, cioè Papa Benedetto XVI.

Del resto, come potrebbe il Signore stare con la Chiesa Cattolica, fondata su Pietro e allo stesso tempo con il riflesso di quella vera e pertanto contraria, o addirittura, in alcuni casi, opposta ai suoi insegnamenti?

Non sarebbe forse una contraddizione epocale?

Pensiamo di conoscere la Chiesa meglio di coloro che l’ hanno fondata?

Ci risponde il Signore nel vangelo di Matteo, ove dice:

“Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà paragonato all'uomo saggio, che si è fabbricato la casa sulla roccia. E cadde la pioggia e strariparono i fiumi e i vènti soffiarono e infuriarono contro quella casa, ma essa non è crollata, perchè era piantata sulla roccia. Chiunque invece ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà paragonato allo stolto, che si è fabbricata la casa sulla sabbia. E cadde la pioggia e strariparono i fiumi e i vènti soffiarono e infuriarono contro quella casa, ed essa è crollata, e la sua rovina fu grande». Or quando Gesù ebbe finiti questi discorsi le turbe furono stupite a tanta dottrina, perchè egli le istruiva con autorità e non come i loro Scribi e i Farisei.” (Mt 7, 24-28)

Quindi, se il tronco dell’ albero, che è la Chiesa Cattolica si radica in Gesù Cristo e si fonda sulla roccia che è Pietro, chi si trova su un’ altra pietra rischia “d’ inciampare” nell’ eresia e di fare la fine della casa costruita sulla sabbia, infatti il Signore insegna:

«Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra rigettata dai costruttori è quella che è diventata la pietra angolare; dal Signore è stato fatto questo ed è cosa meravigliosa ai nostri occhi"? Perciò io vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. E chi cadrà su questa pietra, sarà sfracellato ed essa stritolerà colui sul quale cadrà». I principi dei Sacerdoti e gli Scribi, udite le sue parabole, capirono che parlava di loro, e volevano impadronirsi di lui; ma avevano paura del popolo, che l'aveva in conto di profeta. (Mt 21, 42-45)

Il Signore conclude decretando la fine che spetterà alla casa costruita sulla sabbia, ovvero alla pietra d’ inciampo che non è Pietro e che, allo stesso tempo, è anche il ramo marcio dell’ anti-successione petrina, dicendo:

«Giorno verrà che di tutto quanto voi ora ammirate non rimarrà pietra su pietra, che non sia distrutto». (Lc 21, 6)

Pertanto, i due rami sembrano uguali e si riflettono l' un l'altro (come nello specchio della visione di Suor Lucia di Fatima) con l' unica differenza che mentre il primo é sano e maturo, l' altro dentro è marcio.

Tuttavia, tale putredine non é visibile ad occhio nudo, perché apparentemente il secondo ramo sembra sano, in quanto veste di bianco e: “Aveva due corna, simili a quelle di un agnello, però parlava come un drago.” (Ap 13-11)

Infatti, nella Sacra Scrittura, le corna sono simbolo di potestà regale, ovvero dell’ esercizio pratico del potere, ma non dell’ autorità autentica (che proviene da Dio e da Lui solo), quindi il “ministerium” è simile al potere esercitato dall’ apparente agnello, ma in sostanza, in esso, si nasconde un drago.

Poichè l’ Agnello di Dio è Gesù Cristo, mentre il drago è satana, ne deriva che il suddetto riflesso è appunto, un uomo che veste di bianco e che “sembrava il Santo PADRE”, ma di fatto non lo era.

Il Signore si rivolge a San Tommaso Apostolo dicendo: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Gv 20-29)

Infatti, Papa Benedetto ribadisce in data 13 maggio 2010, verosimilmente parlando ex-cathedra (ovvero in modo infallibile): “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa.” E umilmente aggiungerei: Si illuderebbe chi pensasse di vedere il capo del riflesso della Chiesa Cattolica vestire di nero!

Non sapete infatti che: «Anche satana si trasforma in angelo della luce: “Non è adunque gran cosa, che anche i ministri di lui si trasfigurino in ministri della giustizia: la fine dei quali sarà conforme alle opere loro” » (2 Cor 11, 14-15)

Infatti, il Signore dice:

«Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e l'hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perchè così t'è piaciuto. Ogni cosa m'è stata data dal Padre mio; e nessuno conosce perfettamente il Figlio tranne il Padre; e nessuno conosce perfettamente il Padre tranne il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.” (Mt 11, 25-27)

Ovvero quelli che amano la Chiesa come loro Madre, anche al costo della loro stessa vita, reputazione, beni materiali e senza interessi di parte legati all’ opportunismo, alla carriera e al mondo profano, se non addirittura pagano.

In quanto la Chiesa, come detto da Papa Benedetto non deve seguire le strutture che infatti stanno provvidenzialmente scomparendo a causa dell’ odio anticristiano e anti-cristico, ma il cuore e la Fede.

Pensate forse di starvene tranquilli in Vaticano quando l’ Anticristo inizierà a perseguitare i figli della donna vestita di sole?

La Beata Anna Katharina Emmerick vi ha avvisato su quello che avverrà.

«C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro. Ma sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: "Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra"» (12 settembre 1820)

Sorge spontanea la domanda: come sarà buttata giù la falsa chiesa (riflesso della Chiesa Cattolica), ossia l’ agnello che parla come un drago?

La risposta la troviamo sempre nelle parole della Beata:

“Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione... Poi vidi, in grande lontananza, grandiose legioni che si avvicinavano. Davanti a tutti vidi un uomo su un cavallo bianco. I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Allora, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era magnifica più di prima". (Agosto-ottobre 1820)

Magnifica, secondo lo spirito del Magnificat, infatti è scritto:

“Ha rovesciato i potenti dai troni ed ha esaltato gli umili” (Lc 1, 52)

In riferimento agli umili e ai piccoli che hanno custodito l’ autentica Fede davanti alle prove e tribolazioni, il Signore dice:

“Servo buono e fedele; sei stato fedele nel poco, ti darò autorità sul molto; entra nel gaudio del tuo padrone.” (Mt 25, 21)

Successivamente, la Beata Anna Katharina Emmerick asserisce:

"Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola... Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto... C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo...". (12 settembre 1820)

Poiché, questa generazione è dura di cervice non ha ascoltato le parole della Beata, nonostante Giovanni Paolo II l’ abbia beatificata il 3 ottobre 2004, avvalorando in questo modo le sue visioni profetiche, che guarda caso parlano di due chiese: la Chiesa Cattolica e la falsa chiesa, riflesso della prima, di cui si dice:

"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là [nella strana chiesa] tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana... Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.”

Tale profezia descrive in modo ineccepibile ciò che sta avvenendo con il “Sinodo sulla sinodalità” ove ormai quella dittatura del relativismo, davanti alla quale Papa Benedetto ci ha messo in guardia, sembra aver spodestato le strutture, una volta appartenenti alla Chiesa Cattolica.

A proposito della sottostima riservata alle profezie sorprendenti della suddetta Beata, il Signore, in riferimento a questa generazione, dice:

“Essa è simile a quei ragazzi che, seduti nelle piazze gridano ai loro compagni: - Abbiam sonato il flauto e voi non avete ballato; vi abbiam cantato canzoni lamentevoli e voi non avete pianto. – Infatti è venuto Giovanni, che non mangiava e non beveva, e gli han detto: - È indemoniato. - È venuto il Figliuol dell'uomo, che mangia e beve e gli dicono: - Ecco un mangione ed un bevone, amico dei pubblicani e dei peccatori. - E così la Sapienza è stata giustificata dai suoi figli.”

Dunque, il problema non é la veste bianca su Papa Benedetto che con sapienza, dopo l’ auto-esilio in sede impedita (Codice di Diritto Canonico can . 412), ha detto che: “non aveva vesti nere nel suo armadio”, ma la veste bianca su Bergoglio che Papa non è.

Il Signore ammonisce contro gli scandali affermando:

“Ora se la tua mano o il tuo piede è per te occasione di scandalo, taglialo via e gettalo lontano da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo che essere gettato nel fuoco eterno, con due mani o due piedi. E se il tuo occhio è per te occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che essere gettato nella Geenna del fuoco con due occhi. Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli, poichè vi dico che i loro angeli, nei cieli, vedono continuamente il volto del Padre mio, che è nei cieli.” (Mt 18, 8-10)

Quindi, se un albero: dal ramo sano da solo frutti buoni, mentre dal ramo marcio da frutti cattivi, allora la Chiesa come Corpo Mistico di Cristo è chiamata a recidere il ramo marcio che é la falsa chiesa, ovvero il riflesso della Chiesa Cattolica, nonché la mano che é causa di scandalo, per stare uniti al ramo sano che é il legittimo successore di Pietro.

Pertanto, non vi sono due Papi legittimi successori di Pietro e quindi nemmeno due "Chiese" che coesistono.

Vi è una Sola Chiesa Santa Cattolica Apostolica e Romana, fondata su Pietro, che proseguirà la sua missione di fondazione divina fino alla fine del mondo seguendo sempre e solo il legittimo successore di Pietro anche davanti alle turbolenze che ci sono sempre state e che ci saranno sempre.

Sant’ Agostino aveva compreso molto bene questo insegnamento, infatti nell’ Opera, “La vera religione” afferma:

”Spesso la divina Provvidenza permette anche che, a causa di alcune rivolte troppo turbolente dei carnali, gli uomini buoni siano espulsi dalla comunità cristiana. Ora essi, se sopporteranno pazientemente l’ ingiusto affronto per la pace della Chiesa, senza cercare di dar vita a qualche nuovo scisma o eresia, con ciò che insegneranno a tutti con quanta autentica disponibilità e con quanta sincera carità si deve servire Dio.
E’ loro intenzione infatti ritornare, una volta cessata la tempesta; oppure – se ciò non è loro concesso sia per il perdurare della tempesta sia per il timore che, con il loro ritorno, ne sorga una simile o più furiosa – non abbandonino la volontà di aiutare coloro che, con i loro fermenti e disordini, ne provocarono l’ allontanamento, difendendo fino alla morte, senza ricorrere a segrete conventicole e mediante la loro testimonianza, quella fede che sanno proclamata nella Chiesa Cattolica.”

Perciò, la falsa chiesa, (riflesso della Chiesa Cattolica), con un’ anti-successione non-papale, insieme a coloro che con il silenzio, la paviditá e l' indifferenza hanno assecondato in modo accondiscendente il suo abominevole disegno, pur potendo cambiare le cose in tempo, incontrerà verosimilmente, salvo ravvedimenti ben attesi, la seguente sorte:

“Come, dunque, si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così succederà alla fine del mondo. Il figliuol dell'uomo manderà i suoi angeli a toglier dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d'iniquità per gettarli nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridor di denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da intendere, intenda.” (Mt 13, 40-43)

Infatti, se il “munus” è lo specchio, e il “ministerium” è il riflesso del medesimo specchio, allora, al momento della dipartita di Papa Benedetto, che ha preservato il “munus”, Bergoglio non eserciterà più il “ministerium”, perché il riflesso dello specchio verrà meno.

Quindi, bisognerà eleggere un nuovo Papa, indipendentemente se Bergoglio sia ancora in vita (non avendo più il “ministerium” e non potendo appropriarsi del “munus”, essendo esso stesso di origine divina e pertanto unico nella persona di Pietro.)

Siate dunque uniti al legittimo successore di Pietro, ossia Benedetto XVI e pregate molto per Lui e per il Calvario che sta affrontando per il Popolo di Dio.

Pregate il Signore affinchè col suo aiuto possiate abituarvi al nuovo paradigma di Chiesa Cattolica inaugurato da Sua Santitá come consentito dal Canone del Diritto Canonico nel Can. 333 § 2, come spiegato di seguito (La sede impedita: chiave di volta per l’ avvento del Grande Prelato) e che continuerá la sua missione con il Grande Prelato (profetizzato dalla Madonna del Buon Successo a Quito in Ecuador, apparizioni riconosciute dalla Chiesa), il quale potrá essere eletto in tre soli possibili modi:

1° POSSIBILITA’

·Se alla dipartita di Papa Benedetto XVI sarà convocato e tenuto un conclave valido "da coloro a cui compete", ovverosia dai “Padri Cardinali”, come specificato da Papa Benedetto nella celebre Declaratio.

I Cardinali ai cui compete questo sacro incarico sono coloro i quali:

1)Sono stati nominati solo ed esclusivamente da Papa Benedetto o da uno dei suoi legittimi predecessori

2)Hanno mostrato fedeltà al Santo Padre Benedetto XVI, auto-esiliato in sede impedita (Codice di Diritto Canonico can. 412)

3)Non riconoscono legittimo il conclave del 2013, dal momento in cui: Benedetto XVI non ha mai rinunciato al “munus” (come dimostrato di seguito: Inchiesta Papa e Antipapa ); il conclave del 2013 è stato premeditato e manipolato dalla “Mafia di San Gallo” come confessato dal Cardinal Godfried Danneels; e la stessa elezione di Jorge Mario Bergoglio presenta un numero ingente di irregolarità, che rendono il conclave, a tutti gli effetti, nullo.

Tuttavia, presumo che quest’ ultimo scenario (1° possibilità) non si realizzerà, perché già in Vaticano stanno pensando all’ elezione del successore di Jorge Mario Bergoglio, che, attenendosi alla Parola del Signore, appartenendo al ramo marcio, non potrà che essere un non-papa, quindi vi sono altre due possibilità:

●2° POSSIBILITA

Il popolo restato cattolico e quindi fedele all’ unico legittimo successore di Pietro, Benedetto XVI, come sancito dal suddetto motto latino: “Ubi Petrus, ibi Ecclesia; Ubi Ecclesia ibi Christus”, alla dipartita di Benedetto XVI, si riunirà per eleggere il legittimo successore dopo un periodo di digiuno, preghiera e penitenza.

Ciò non è nulla di nuovo, perché per più di un millennio non é stato fatto alcun conclave dai Cardinali perché era il popolo che mediante un’ assemblea eleggeva il nuovo Papa.

Storicamente per ben 154 volte il Sommo Pontefice è stato eletto dal popolo riunito nella città eterna.

●3 ° POSSIBILITA’
Quella, a mio avviso, più plausibile.

Nel momento in cui, non dovesse tenersi un conclave valido (come descritto sopra), immediatamente dopo la dipartita di Papa Benedetto (morte o abdicazione valida) e quand’ anche il popolo restato cattolico e quindi fedele a Pietro, ovvero la Chiesa Cattolica (nel nuovo paradigma), non dovesse potersi radunare per l’ elezione del successore, come spiegato poc’anzi, allora il Signore, come già avvenuto in passato, eleggerà il legittimo successore in modo tale che, tutti coloro che hanno preservato la sana dottrina e non si sono collusi con il riflesso della Chiesa Cattolica (falsa chiesa), lo riconoscano.

Infatti, il Signore conosce le intenzioni di ogni cuore e come è già avvenuto in passato, illuminerà i cattolici fedeli affinchè la Chiesa possa avere un autentico successore di Pietro come guida durante la tribolazione.

Un esempio alquanto calzante è il seguente:

Fabiano era un semplice agricoltore, che, durante l’ elezione del Vescovo di Roma, si trovava casualmente in questa città. Improvvisamente, il popolo riunito per l’ elezione del successore di Pietro vide una colomba posarsi sulla testa di Fabiano. Questa scena ricordò ai confratelli riuniti in assemblea la discesa dello Spirito Santo e Fabiano venne quindi nominato successore di Papa Antero.

Consola pensare che, durante il pontificato di Papa Fabiano le persecuzioni romane ai cristiani siano cessate e la Chiesa abbia potuto godere di un periodo di pace.

Chi, infatti, può impedire al Signore di posare la sua grazia su chi ha scelto?

Gli apostoli e Maria hanno ricevuto lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste e il Signore ha detto loro prima di tornare al Padre:

“Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perchè rimanga in eterno con voi, lo Spirito cioè di verità, che il mondo non può ricevere, perchè non lo vede nè lo conosce; ma voi lo conoscerete, perchè dimorerà in voi e sarà in voi. Io non vi lascerò orfani; ritornerò a voi. Ancora un po', e il mondo non mi vede più; ma voi mi vedete, perchè io vivo e voi vivete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, ed io l'amerò e mi manifesterò a lui». (Gv 14, 15-21)

Sulla base della Parola di Dio, chi può impedire a Colui che tutto può di intervenire direttamente con la sua grazia per non lasciare la sua Chiesa in balia dei pagani? Non è forse già accaduto?

Ambrogio, quand’ ancora non era battezzato, presiedette l’ elezione del Vescovo di Milano e dopo aver calmato una disputa incorsa tra ariani e cattolici, un bambino, (presumibilmente un angelo), gridò a gran voce: “Ambrogio Vescovo!”
Al suo urlo si unì la folla che acclamò in coro: “Ambrogio Vescovo! “
Ambrogio si vide sorpreso da tale avvenimento e fu costretto a scappare.
Dopo la fuga, il popolo cattolico lo raggiunse e con l’ ausilio dell’ Imperatore Valentiano I, Ambrogio cedette e si fece battezzare.

Ambrogio, una volta Vescovo di Milano, divenne poi famoso per la sua celebre frase: “L’imperatore è nella Chiesa, non sopra la Chiesa” e oggi la Chiesa lo venera come Santo.

A riguardo dell’ elezione divina guidata dallo Spirito Santo, si noti la profezia lungimirante del Cardinal Caffarra che, in tempi non sospetti, dopo essere stato abbandonato da Bergoglio, che non lo volle ricevere e che non gli ha risposto alle lettere, disse, sul letto di morte, le seguenti parole:

“Immagina la sofferenza di Sant’ Atanasio che rimase solo a difendere la Verità per amore di Cristo, della Chiesa e degli uomini… Il Signore non abbandonerà mai la sua Chiesa. Gli apostoli erano 12 e il Signore ricomincerà così.”

Sorprendentemente, Don Dolindo, in riferimento a quello che lui definisce il Papa dell’ amore afferma: “Avrà 12 apostoli e con essi riformerà la Chiesa.”

San Luigi Maria Grignion de Montfort parlò degli Apostoli degli ultimi tempi, descrivendoli come coloro i quali, insieme all’ Immacolata Concezione, di cui costituiscono il calcagno, avrebbero schiacciato la testa del serpente nella battaglia finale tra la donna e il drago.

Questa descrizione degli apostoli degli ultimi tempi si abbina perfettamente a quello che, anche Don Dolindo sottolinea, riguardo al Grande Prelato, dicendo:

“Questo Pontefice singolare è annunciato e promesso anche da Santa Caterina da Siena, dal Beato Amedeo e da altri Santi… Il Pontefice sotto il cui regno si dovrà compiere il Trionfo, dovrà essere eccezionalmente forte e santo, e il Trionfo della Chiesa dovrà avverarsi dopo un periodo di grandi tribolazioni e, come tutto fa credere, dopo una guerra sterminatrice e disastrosa che sarà seguita e accompagnata da fiere persecuzioni contro La Chiesa stessa.”

In conclusione, guardiamo al messaggio di speranza di Don Dolindo Ruotolo, che conosceva molto bene la persecuzione e l’ emarginazione e che mediante la sua santa vita, ha portato Padre Pio, a dire di lui, parole che non ha mai rivolto a nessun altro:
“Ascoltami bene! Tutto il paradiso è nell’anima tua, c’è stato sempre, c’è e ci sarà per tutta l’eternità!”

Il Signore vi benedica e Maria Santissima vi protegga

Pro defensione

Sanctae Romanae Ecclesiae

Cathedra Petri

Spe Salvi

PS.

Quanto ai cardinali, religiosi e laici che volutamente e in piena coscienza hanno partecipato al vilipendio della Madre di Dio, tenutosi in data 4 ottobre 2019 e che ha visto l’ abominio nel luogo santo, con l’ intronizzazione dell’ idolo pagano denominato “Pachamama”, risalente ai culti tribali delle popolazioni indigene del Sud-America, che ha di fatto sprigionato gli effetti sovrannaturali di un rito satanico nella Basilica di San Pietro e nei Giardini Vaticani, sappiano che i loro nomi, volti, pensieri e opere sono perfettamente noti al Signore e pertanto si ricordino che:

“Non c'è niente di nascosto che non sarà scoperto, e niente di segreto che non sarà conosciuto.” (Mt 10-26)

Poichè:

“Perfino i capelli del vostro capo son tutti contati!” (Mt 10-30)

Infatti, la Madonna a Suor Lucia di Fatima ha parlato di “Grande Apostasia”, non di “piccola apostasia”, perché tale defezione dalla fede avrebbe riguardato, di fatto, i vertici più alti della gerarchia ecclesiastica e un numero non irrisorio di sacerdoti e fedeli.

A questo proposito si ricordino le parole dell’ Angelo a Fatima, il quale esclama ai tre pastorelli:

”Penitenza, penitenza, penitenza”

Quest’ esortazione si ricollega con la visione di Suor Marie de Jesus Torres (apparizioni riconosciute dalla Chiesa), la quale vide il Cristo Crocifisso con tre spade sulla testa, sulle quali vi era inciso il seguente monito:

”Punirò l’ eresia, punirò l’ ateismo, punirò l’ impurità ”

Auguro ai fautori di tale sacrilegio un sereno ravvedimento nei Sacri Cuori di Gesù e Maria e soprattutto esorto all’ ammissione pubblica con il relativo “mea culpa” dell’ opera profanatoria compiuta, con il pretesto del cosiddetto “sinodo sull’ Amazzonia”, con conseguente atto di riparazione per la maggior gloria di Dio.