Una torre di osservazione del limes dell’alto Reno

Tra il III e il IV secolo d.C. il limes germanico-retico dell’impero romano (oggi situato in Germania) venne messo a dura prova dagli attacchi dei barbari. Nonostante alterni risultati, i Romani finirono con l’abbandonare questi territori, gli Agri Decumates, e costruirono una nuova linea di difesa sul lato meridionale del fiume Reno.

Gli elementi di una torre di osservazione

Uno scavo dell’Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia, nel nord della Svizzera, ha rinvenuto i resti di una torre di guardia romana e del fossato che la circondava. Il sito si trova nel comune di Schlatt a poca distanza dalle sponde del Reno. Gli archeologi avevano già fatto qualche ritrovamento, e i rilievi del terreno suggerivano l’esistenza di una struttura. Già vent’anni fa, un dipendente dell’Ufficio archeologico aveva trovato un certo numero di monete in un’altra zona, senza che se ne potesse trovare una valida spiegazione. La scoperta di questa torre offre un quadro interpretativo più chiaro.

In dieci giorni di scavo esplorativo, alla fine dello scorso gennaio, l’area è stata disboscata e sondata. In superficie non rimane alcuna vestigia. Come di consuetudine, pietre e altri materiali da costruzioni furono rimossi e reimpiegati altrove in epoche successive. Rimangono però le fondazioni della torre, un quadrato di circa 7×7 metri con pareti spesse 1 metro. Gli archeologi hanno trovato resti di malta, alcune pietre e le tracce delle fosse per le fondazioni. Intorno alla torre, a 5 metri di distanza, vi era un fossato scavato a forma di V. Si può dunque presumere che esistesse anche una palizzata o una qualche fortificazione in legno. I reperti rinvenuti sono pochi, a parte un gran numero di tegole e parti di blocchi di tufo: vi sono frammenti di una cintura militare e una moneta di Costantino I (306-337). Lo scavo è stato limitato a poche trincee.


Elemento di una cintura romana (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)


Una fibbia (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)


Una moneta di Costantino I (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)


Il fossato a forma di V (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)

La prima campagna di scavo della torre di Schlatt (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)

Un’opera di difesa o di sorveglianza?

Secondo l’archeologo del cantone di Turgovia, Hansjörg Brem, nella torre vivevano tra le cinque e le quindici persone e probabilmente non erano tutti dei soldati. Le ricerche in altre torri di guardia hanno indicato la presenza di soldati e delle loro famiglie. Torri di guardia simili “venivano spesse erette come parte di un sistema di informazione e di osservazione”, ha dichiarato a Live Science. Il loro scopo era di allertare unità più grandi in caso di minacce o movimenti nell’area.

Per Richard Alston, professore di storia romana alla Royal Holloway (Università di Londra), non coinvolto nello scavo, la torre “sembra una postazione militare tardoromana abbastanza standard” utilizzata principalmente per sorvegliare il traffico nell’area: «Non è veramente una posizione difensiva, e sarebbe stata presidiata da un numero molto limitato di persone», ha detto Alston, aggiungendo che in alcuni casi potrebbero anche essere stati impiegati dei civili per tali compiti.

Ricostruzione grafica di una torre di guardia sul confine del Reno (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia. 1997)

Il limes dell’alto Reno

Quando i Romani si ritirarono dal limes germanico-retico, ripiegarono a sud del Reno, dove costruirono nuove fortificazioni. Oggi questi siti si trovano in Svizzera lungo un percorso che va da Basilea a Stein am Rhein. Tuttavia, nella parte più orientale di questo tratto si sono fatte finora poche scoperte. A est delle cascate del Reno era stata scoperta una fortificazione solo nel 1991, presso Diessenhofen. Gli archeologi non hanno alcun dubbio che la struttura scoperta fosse una torre di guardia, costruita tra la fine del III e la fine del IV secolo. Lo dimostrano i reperti, ma anche i confronti con altre strutture meglio conservate lungo il Reno. Una, per esempio, è la torre Tössegg-Schlössliacker nel comune di Freienstein-Teufen.

Il grande forte di Stein am Rhein, a soli 10 km di distanza, fu costruito poco prima del 300 d.C. Poco dopo il 370, l’imperatore Valentiniano I tentò per un’ultima volta di fortificare il confine renano e il suo entroterra. Sebbene la torre appena scoperta si inserisca bene nel quadro generale, non è chiaro quando esattamente sia stata edificata, né a quali strutture fosse associata. A parte pochi reperti, non ci sono tracce di occupazione. Altre fortificazioni simili indicano la presenza di truppe ausiliarie germaniche e di commerci ancora esistenti.


Veduta aerea della sponda del Reno a nord, oggi nel comune di Büsingen am Hochrhein (© Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia)


La torre di Tössegg-Schlössliacker a Freienstein-Teufen (© Wikimedia, Roland zh)

Ufficio per l’archeologia del cantone di Turgovia

Live Science

Una mappa del limes dell’Alto Reno è disponibile qui.

IL FATTO STORICO

MAGGIO 26, 2023