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Tre milioni: se Pell fosse stato solo un prete, sarebbe ancora dentro

Il cardinale George Pell, 80, ha dovuto pagare 3 milioni di dollari (australiani, quasi 2 milioni di euro) in spese legali per riuscire nella battaglia legale che ha vinto contro le accuse omosessuali costruite contro di lui.

Pell è un cardinale famose e ha potuto contare su ricchi sostenitori; fosse stato un prete normale, non avrebbe mai avuto i soldi per provare la propria innocenza – anche se la legge australiana afferma che sono tutti innocenti fino a prova contraria.

Pell deve ancora pagare un importo "importante" delle spese legali, nonostante sia libero da oltre un anno. Dallo stato della Victoria, ha ricevuto una cifra miserabile (circa 300'000 Euro) di risarcimento dopo la condanna del primo processo. I suoi avvocati avevano chiesto più del doppio.

Nessun costo legale per la difesa di Pell è stato coperto dalla Chiesa. L'avvocato Peter Kelso, specialista in casi di molestie, ha detto a Weekend Australian (3 luglio) che l'enorme importo speso per la difesa del cardinale Pell mostra che persone famose o ricche hanno più opportunità di farsi scagionare dalle false accuse.

“Se hai i soldi puoi permetterti una difesa a tutto spiano," ha detto, "cioè puoi permetterti non solo gli avvocati, ma anche tutti i collaboratori… mentre un qualunque cittadino può essere sottoposto a ogni accusa senza potersi permettere molto."

Foto: George Pell, © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsUsjlrnfhao

il vandea
Ma il fatto che fosse innocente era irrilevante ? Quelle spese le farei sostenere tutte ai suoi falsi accusatori, ai loro complici e a quanti li hanno appoggiati.