Le diaconesse: Un Arcivescovo spera nella strategia della 'rana bollita'.

Il controverso Arcivescovo di Algeri, Jean-Paul Vesco, 62 anni, di origine francese, ha nuovamente affermato di volere delle diaconesse ordinate in modo invalido (La-Croix.com, 28 maggio).

Si affida alla strategia della rana bollita: "Ciò che ieri sembrava inconcepibile, come la nomina di donne alle più alte cariche della Curia romana, oggi è diventato naturale. Allo stesso modo, ciò che sembra inimmaginabile oggi diventerà naturale domani". Ancora più inimmaginabile fino a ieri era anche l'attuale decadenza della Curia romana.

Jean-Paul Vesco ritiene che il pontificato di Francesco abbia "spostato linee che era difficile immaginare che venissero spostate" quando si tratta del "posto delle donne" nella vita della Chiesa. Alla luce del Vangelo, "il posto delle donne nella Chiesa" non dipende dai posti di lavoro in Curia.

Per quanto riguarda il testo di propaganda omosessuale di Francesco 'Fiducia supplicans', Jean-Paul Vesco ha detto che mostra "l'estrema difficoltà di avere un'unica parola udibile in tutti i continenti, data la diversità delle società e delle relazioni della Chiesa con ciascuna di esse". La Chiesa, tuttavia, non si relaziona con le "società", ma con la società perfetta formata dalla Parola di Dio, che è la stessa ovunque e rimarrà tale per sempre.

Vesco è stato Provinciale dei Domenicani in Francia (2010-2012) ed è Arcivescovo di Algeri (Algeria) dal 2021. Ha ricevuto la cittadinanza algerina nel 2023.

Si oppone anche all' evangelizzazione e alla conversione alla fede, il che è positivo perché nessuno ha bisogno di convertiti alla 'fede' di Vesco.

Traduzione AI

silvioabcd
A Dio non la si fa, puoi usare tutte le rane bollite che vuoi. La cosa che fa più rabbia è che ci prende tutti per fessi, come non sapessimo che sta usando un sistema infallibile, ma criminale.