LUCIFERO - LA CADUTA DEL RIBELLE - PERLE DI CONOSCENZA. RIVELAZIONI ************** UN TESORO NASCOSTO AI PIÙ E UN INDIZIO, AL CONTEMPO, PER CAPIRE IN MODO CHIARO LA NOSTRA TREMENDA LOTTA [cfr. CCC cap …Altro
LUCIFERO - LA CADUTA DEL RIBELLE -

PERLE DI CONOSCENZA.

RIVELAZIONI
**************

UN TESORO NASCOSTO AI PIÙ E UN INDIZIO, AL CONTEMPO, PER CAPIRE IN MODO CHIARO LA NOSTRA TREMENDA LOTTA [cfr. CCC cap. 409] CONTRO IL POTERE DELLE TENEBRE:

IL REGNO DELLA MENZOGNA
ORAMAI AL TERMINE.

Segue pertanto una preziosissima ed illuminante testimonianza del Vescovo Paolo Hnilica S.J. amico amorevole di San Giovanni Paolo II, che ha scritto nel 1988 nella rivista «Pro Deo et Fratribus»:

«Mi è capitato recentemente di leggere una rivelazione privata così profonda su San Michele Arcangelo come non avevo mai letto nella mia vita.

L’autrice è una veggente che ha avuto la visione della lotta di Lucifero contro Dio e della lotta di San Michele contro Lucifero.

Secondo questa rivelazione Dio ha creato gli Angeli in un *unico atto*, ma la sua prima creatura è stata Lucifero, portatore di luce, capo degli Angeli.

Gli Angeli conoscevano Dio, ma avevano contatto con Lui solo per mezzo di Lucifero.

Quando Dio manifestò a Lucifero e agli altri Angeli il suo disegno di creare gli uomini, Lucifero pretese di essere anche lui il capo dell’umanità.

Dio però gli rivelò che il capo dell’umanità sarebbe stato un altro, e cioè il Figlio di Dio che si sarebbe fatto uomo.

Con questo gesto di Dio, gli uomini, benché creati inferiori agli Angeli, sarebbero stati innalzati.

Lucifero avrebbe anche accettato che il Figlio di Dio, fattosi uomo, fosse più grande di lui, ma non volle assolutamente accettare che Maria, una creatura umana, fosse più grande di lui, fosse la Regina degli Angeli.

Fu allora che proclamò il suo “Non serviam - Non servirò, non obbedirò”.

Insieme a Lucifero, una parte degli Angeli, da lui istigata, non volle rinunziare al posto privilegiato che era stato loro assicurato e perciò proclamarono “Non serviam - Non servirò”.

Certamente Dio non mancò di ammonirli: “Con questo gesto porterete la morte eterna sia a voi stessi che agli altri.

Ma essi continuarono a rispondere, Lucifero in testa: “Non ti serviremo, noi siamo la libertà!”.

A un certo punto Dio, per così dire, si è come ritirato per lasciare loro il tempo di decidere o pro o contro. Allora è cominciata la battaglia al grido di Lucifero: “Chi come me?”.

Ma in quel momento si sentì anche il grido di un Angelo, il più semplice, il più umile:

“Dio è più grande dite! Chi come Dio?”. (Il nome Michele significa proprio questo “Chi come Dio?”. Ma ancora non portava questo nome).

Fu a questo punto che gli Angeli si divisero, chi con Lucifero, chi con Dio.

Dio chiese a Michele: “Chi è che lotta contro Lucifero?”. E di nuovo quest’Angelo: “Chi hai stabilito Tu, Signore!”.

E Dio a Michele:

“Chi sei tu che parli così? Da dove ti viene il coraggio e la forza di opporti al primo degli Angeli?”.

Di nuovo quella voce umile e sottomessa risponde: “Io non sono niente, sei Tu che mi dai la forza di parlare così”.

Allora Dio concluse:

“Poiché ti sei considerato un niente, sarà con la mia forza che tu vincerai Lucifero!” ».

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ADVENIAT REGNUM TUUM FIAT VOLUNTAS TUA SICUT IN COELO ET IN TERRA⏱
Luciano Mirigliano