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Francesco: il dialogo è "lo strumento più privilegiato contro il Covid"

Francesco attacca ancora le critiche al coronavirus, definendo le persone critiche come persone che pensano solo a loro stesse, protestando e lamentandosi contro alcune misure restrittive.

Francesco si è espresso così in un'intervista al quotidiano di Belgrado "Politika" in occasione del centenario della presenza di un Nunzio in Serbia.

Dando risposte lunghe a cinque domande generiche e ripetendo molte cose delle dichiarazioni precedenti, Francesco ha spiegato che per lui il "dialogo" è "uno degli strumenti più privilegiati che abbiamo, non solo contro il Covid, ma anche contro gli altri conflitti che dobbiamo affrontare."

La moltiplicazione dei pani effettuata da Cristo, Francesco, non è una "dolce utopia" ma una "realtà", se mettiamo al centro i più piccoli. Francesco si lamenta dell'esclusione dei giovani dal mercato del lavoro, allertando contro "populismo e fondamentalismo".

Per lui, l'alternativa al documento di Abu Dhabi sono "odio, fanatismo ed estremismo".

Francesco racconta che, durante una visita a una prigione in Bolivia, si è presentato ai detenuti dicendo: "Chi vi sta davanti è un uomo che è stato perdonato. Un uomo che è stato salvato e che viene salvato dai suoi molti peccati."

Foto: © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsJniffeubrh