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Nessun potere: Francesco non può introdurre la "benedizione" omosex

C'è stata una "grande strumentalizzazione" degli abusi omosessuali per introdurre un programma omosex, ha detto il cardinale Gerhard Müller a LaNuovaBq.it (3 aprile).

L'oligarchia mediatica tedesca "parla di casi di pedofilia commessi da preti ma rimane in silenzio a proposito dei casi nel mondo dello sport, dell'università o della politica, dove la percentuale criminosa è più alta."

Sulle "benedizioni" omosex, Müller dice che è "chiaramente un'eresia".

"Non rientra nella competenza di un Papa cambiare la Rivelazione e la base della morale Cristiana e Cattolica. Men che meno può farlo una Conferenza Episcopale. Sono atti contro la Chiesa."

Müller sottolinea che la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) deve intervenire in Belgio e in Germania: "Forse è per questo che [Francesco] non mi vuole più come prefetto, perché io sarei intervenuto."

Sulla setta del cardinale Roche, che crede che "la teologia della Chiesa sia cambiata" come si vede nella liturgia, Müller risponde che "tale affermazione non gli piace".

Sulla Messa Romana, Müller "adotterebbe la linea di Benedetto XVI.”

Müller chiede perché Roma [Francesco] reagisca con tutta l'autorità contro i Cattolici che sarebbero nemici del Vaticano II, mentre in Germania ci sono vescovi che negano apertamente il Vaticano II "praticamente senza alcuna reazione" alla benedizione della pratica omosessuale.

Foto: Gerhard Ludwig Müller © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsQappymszlz