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gioiafelice
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"Non commettere atti impuri" dalla biografia del Mahatma Gandhi. La castità [...] deve crescere dal di dentro e per avere un qualche valore deve saper resistere ad ogni tentazione indesiderata. (Mahatma …Altro
"Non commettere atti impuri" dalla biografia del Mahatma Gandhi.

La castità [...] deve crescere dal di dentro e per avere un qualche valore deve saper resistere ad ogni tentazione indesiderata.
(Mahatma Gandhi)
Alea
Io penso che il problema fondamentale quando si parla di grandi figure di altre religioni è il basso livello di cristiani in cui ci ritroviamo e in cui si trovano i nostri cari. Molti si dicono cristiani ma non lo sono per niente, per questo Gandhi diceva sarei diventato cristiano: "NE AVESSI TROVATO UNO". I cristiani spesso andavano da Lui per imparare a pregare. Molti credono a Gesù ma sono suoi …Altro
Io penso che il problema fondamentale quando si parla di grandi figure di altre religioni è il basso livello di cristiani in cui ci ritroviamo e in cui si trovano i nostri cari. Molti si dicono cristiani ma non lo sono per niente, per questo Gandhi diceva sarei diventato cristiano: "NE AVESSI TROVATO UNO". I cristiani spesso andavano da Lui per imparare a pregare. Molti credono a Gesù ma sono suoi nemici, Gandhi non era certo nemico di Dio. Il limite di Gandhi era di non essere cristiano per poter diventare una cosa sola con Dio come i santi. Davanti a Dio sarà più grande un buon induista o un pessimo cristiano che indegnamente ha approfittato dei sacramenti senza trarne alcun beneficio? Il buon induista sicuro non andrà all'inferno il cristiano tiepido????
Luca91
Ecco, riporto questo dialogo di Gandhi con un altro buddista (che è l' unica cosa di Gandhi che, per caso, ho letto). Non lo posto tutto, faccio io la premessa. In pratica l' altra persona sosteneva che la preghiera propriamente intesa non fosse compatibile con lo spirito del buddhismo (non lo so, magari è vero). Gandhi invece pensava diversamente (ed è qui che si vede come si avvicini più al Dio …Altro
Ecco, riporto questo dialogo di Gandhi con un altro buddista (che è l' unica cosa di Gandhi che, per caso, ho letto). Non lo posto tutto, faccio io la premessa. In pratica l' altra persona sosteneva che la preghiera propriamente intesa non fosse compatibile con lo spirito del buddhismo (non lo so, magari è vero). Gandhi invece pensava diversamente (ed è qui che si vede come si avvicini più al Dio cristiano che al buddha, pur nei suoi limiti)...

Dr. Fabri(buddista):"E per esprimere questo usate un'antica formula?"
Gandhi:"Si'. L'abitudine di una vita ha il suo peso, e, consentitemi di dirlo, prego un potere che sta fuori di me. Sono parte dell'infinito, ma ne sono una particella tanto infinitesima da sentirmi fuori di esso. Sebbene ve ne possa dare una spiegazione intellettuale, senza l'identificazione con la divinita' mi sento tanto piccolo da ritenermi una nullita'. Se mi capita di dire che "io faccio" questa o quell'altra cosa, mi sovviene subito la consapevolezza della mia inettitudine, della mia nullita', e sento che qualcun altro, un potere superiore, deve aiutarmi."
Dr. Fabri:"Tolstoj dice la stessa cosa. La preghiera, in realta', e' meditazione profonda e dissoluzione nel supremo Se', sebbene occasionalmente possa scadere in un'implorazione, come quella di un bimbo al proprio padre"
Gandhi:"Perdonatemi", disse Gandhiji, interrompendo il dottore buddhista, "io non lo chiamerei uno scadere. E' molto piu' appropriato dire che prego un Dio che esiste in qualche posto, lassu', tra le nuvole; che piu' ne sono lontano piu' struggente e' il desiderio che ne ho e che mi ritrovo alla sua presenza col pensiero. E il pensiero, come ben sapete, e' piu' veloce della luce. Percio' la distanza tra lui e me, anche se incalcolabilmente grande, viene annullata. E' tanto lontano, e nello stesso tempo tanto vicino.
Dr.Fabri:"Diventa una questione di fede; ma alcune persone, come me, sono afflitte da un acuto spirito critico", disse il dr Fabri. "Per me non c'e' nulla che superi l'insegnamento del Buddha e non c'e' maestro piu' grande. Perche' solo il Buddha, unico fra i grandi maestri dell'umanita', ha proclamato: 'Non credete ciecamente a quel che dico. Non considerate alcun dogma, ne' alcun libro, per quanto sacro, come infallibile". Cosi' per me non ci sono, nel mondo, libri infallibili, perche', alla fin fine, tutti sono stati scritti da uomini, pur ispirati che fossero. Non posso percio' credere all'idea di un Dio personale, una specie di maharaja seduto su un grande trono bianco, in ascolto delle nostre preghiere. Sono felice di sapere che la vostra preghiera e' a un altro livello."
In realta' il dr Fabri apprezzava la Bhagavadgita e il Dhammapada, tanto da portare questi due testi sempre con se'.
Gandhi:"Lasciate che vi rammenti che siete solo in parte nel vero affermando che la mia preghiera e' a un altro livello. Vi ho gia' detto che la convinzione intellettuale che ho tentato di descrivervi non mi e' ininterrottamente presente: quel che c'e' sempre, invece, e' l'intensita' della fede per mezzo della quale mi perdo in un Invisibile Potere. Percio' e' molto piu' prossimo al vero dire che Dio ha fatto una cosa per mio tramite, piuttosto che affermare che l'ho fatta io. Nella mia vita sono avvenute cosi' tante cose che desideravo intensamente, ma che non sarei mai riuscito a ottenere con le mie sole forze. In questo caso ho sempre detto ai miei compagni che le mie preghiere erano state ascoltate. Non ho mai detto che 'il mio sforzo intellettuale di perdermi nella divinita' che e' in me' aveva avuto successo! La cosa piu' semplice e piu' corretta e', per me, dire che Dio e' venuto in mio soccorso.
Dr. Fabri:"Ma quelle cose le avevate meritate grazie al vostro karma. Dio e' giustizia, non misericordia. Voi siete un uomo buono e quindi vi accadono cose buone".
Gandhi:"Niente affatto. Non sono buono al punto che mi debbano accadere cose come quelle. Se mi fossi cullato in una simile convinzione filosofica del karma, avrei fatto parecchi capitomboli. Il mio karma non mi sarebbe venuto in aiuto. Anche se credo nell'inesorabile legge del karma, mi impegno a fare cosi' tante cose che ogni momento della mia vita e' un tentativo di creare nuovo karma, per annullare il passato e sostituirlo col presente. Percio' e' sbagliato dire che nel presente mi accadono cose buone perche' e' buono il mio passato. L'effetto del passato si esaurisce subito, e io devo costruire il futuro con la preghiera. Il karma, credetemi, da solo e' impotente. Posso dire a me stesso: 'Accendi un fiammifero', ma non succede nulla se questo pensiero non e' accompagnato da un atto. Ma prima che io accenda il fiammifero mi si paralizza una mano... oppure il vento mi spegne l'unico fiammifero che ho. E' un incidente o e' Dio, la volonta' superiore? Beh, io preferisco adoperare le parole dei miei avi, che sono poi quelle dei bambini. Io non sono superiore a un bimbo. Possiamo cercare di darci un contegno da persone istruite, di parlare come libri stampati, ma quando veniamo al sodo, quando ci troviamo a faccia a faccia con una disgrazia, ci comportiamo come bambini: ci ritroviamo a pregare, mentre tutte le nostre opinioni intellettuali non ci danno alcun conforto."
Dr. Fabri:"So che ci sono uomini veramente evoluti cui la fede in Dio da' un incredibile conforto e anche aiuto nella costruzione del loro carattere", disse il dr Fabri. "Ma ci sono alcuni giganti dello spirito che possono farne a meno. Questo e' quanto mi ha insegnato il buddhismo."
Gandhi:"Ma il buddhismo non e' altro che un'ininterrotta preghiera!" aggiunse Gandhi.
Dr. Favri:"Il Buddha esorto' ognuno a trovare in se stesso la propria salvezza. Non prego' mai. Lui meditava", insistette il dr Fabri.
Gandhi:"Datele il nome che preferite: e' la stessa cosa. Guardate le sue statue"
Dr. Fabri:"Ma esse non corrispondono al vero!" disse l'archeologo. "Furono fatte piu' di quattrocento anni dopo la sua morte!"
Gandhi: "Bene" rifiutando di essere sconfitto da un argomento archeologico. "Fornitemi la vostra versione della storia di Buddha, cosi' come l'avete scoperta voi: vi provero' che il Buddha pregava. Il mero concetto intellettuale non mi soddisfa. Non ho potuto darvi una perfetta e appropriata definizione per lo stesso motivo per cui anche voi non riuscite a descrivere appieno il vostro pensiero. Lo stesso sforzo di descrivere vi limita. E' una sfida per la vostra tendenza ad analizzare e, alla fin fine, non porta ad altro che allo scetticismo".
Dr Fabri:"Che dire, allora, a chi non riesce a pregare?"
Gandhi: "Siate umili. Questo e' quanto vorrei dire loro. Non confinate il vero Buddha entro gli angusti limiti del concetto che ne avete voi. Non sarebbe potuto diventare il maestro di milioni di uomini, anche del giorno d'oggi, se non fosse stato umile fino al punto di pregare. C'e' qualcosa di infinitamente superiore al nostro intelletto che governa tanto noi quanto gli scettici. Lo scetticismo, la filosofia, non aiutano nei momenti critici della vita. Anche gli scettici hanno bisogno di qualcosa di piu', di diverso dal loro ego, che sia in grado di sorreggerli. "Percio', se qualcuno mi ponesse questo quesito, gli direi: 'Non conoscerai il significato di Dio ne' quello della preghiera finche' non ti ridurrai a zero. Devi essere umile al punto di vedere, a dispetto della tua pretesa grandezza e del tuo intelletto gigantesco, che non sei altro che un atomo nell'universo. Una mera concezione intellettuale della vita non e' sufficiente. E' la concezione spirituale, che elude l'intelletto, la sola che possa dare qualche conforto. Anche i ricchi hanno nella vita momenti critici: sebbene siano circondati da tutte le cose che il denaro puo' comprare e che l'affetto puo' dare, anch'essi hanno momenti in cui si trovano disperati. In questi momenti c'e' un'apparizione fugace di Dio, una visione di Colui che guida ogni nostro passo nella vita. Quest'apparizione e' la preghiera".
Dr. Fabri: "Intendete forse dire che si puo' definire veramente religiosa solo quell'esperienza che supera il mero concetto intellettuale? Due volte, nella vita, ho fatto un'esperienza del genere, ma poi l'ho perduta. Ora trovo grande conforto in due detti del Buddha, che sono: 'L'egoismo e' la causa del dolore', e 'Ricordate, monaci, che tutto e' transitorio'. Questi pensieri prendono, in me, quasi il posto di una fede."
Gandhi: "E questa e' preghiera!" disse Gandhi trionfante.
Luca91
Si carlo72, ma bisogna vedere il contesto in cui ha detto quelle frasi. Io ringrazio Dio di avermi fatto nascere cattolico in famiglia cattolica, ma, se fossi nato in una famiglia musulmana, magari oggi sarei musulmano. Ripropongo questa risposta data da un sacerdote domenicano che illustra come S. Tommaso spiega che si possa essere in grazia di Dio pure non essendo battezzati. Un sacerdote che …Altro
Si carlo72, ma bisogna vedere il contesto in cui ha detto quelle frasi. Io ringrazio Dio di avermi fatto nascere cattolico in famiglia cattolica, ma, se fossi nato in una famiglia musulmana, magari oggi sarei musulmano. Ripropongo questa risposta data da un sacerdote domenicano che illustra come S. Tommaso spiega che si possa essere in grazia di Dio pure non essendo battezzati. Un sacerdote che conosco dice sempre che lo Spirito santo non sta solo dentro, ma anche sopra.
Gandhi disse una volta che egli sarebbe diventato cristiano...se ne avesse incontrato uno. Non dico che sia da prendere a modello al posto dei santi, ci mancherebbe. Noi abbiamo i santi e quelli dobbiamo prendere a modello: non certo Gandhi che, per essendo un giusto umanamente non può indicare la strada della perfezione che è solo Gesù Cristo. Però molte sue posizioni sono vicine al cristianesimo e si allontanano dall' induismo. Io credo che in questo abbia ricevuto luce, magari non chiarissima, ma comunque luce dallo Spirito Santo.

Questa è la risposta del sacerdote:
www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php
Alea
Luca 11,23
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
😇Altro
Luca 11,23

Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.

😇
carlo 72
Alcune frasi dette da Gandhi:
«Se i missionari stranieri, nel prossimo regime dell'India indipendente,
invece di restringersi alle sole opere caritatevoli e umanitarie, volessero continuare a
fare, come fanno ora, del proselitismo per mezzo delle opere educative e sanitarie, io
chiederei loro di ritirarsi. Tutte le religioni sono buone, e l'India non ha bisogno di
convertirsi spiritualmente».
«…Altro
Alcune frasi dette da Gandhi:

«Se i missionari stranieri, nel prossimo regime dell'India indipendente,
invece di restringersi alle sole opere caritatevoli e umanitarie, volessero continuare a
fare, come fanno ora, del proselitismo per mezzo delle opere educative e sanitarie, io
chiederei loro di ritirarsi. Tutte le religioni sono buone, e l'India non ha bisogno di
convertirsi spiritualmente».

«Guardate la pietà di Gautama! Essa non è limitata agli uomini, ma è
estesa a tutti gli esseri viventi. Un simile amore per tutti indistintamente gli esseri
viventi non si trova nella vita di Gesù»

«Mi volsi al Corano, tentai di capire il Giudaismo distinto dal
Cristianesimo, studiai il Zoroastrismo, e venni alla conclusione che tutte le religioni
sono buone, ma ciascuna di esse è naturalmente e necessariamente imperfetta, perché
esse vengono interpretate con le nostre povere intelligenze, talora con i nostri poveri
cuori, e spesso vengono male interpretate. In tutte le religioni trovai esservi varie e
contraddittorie interpretazioni degli stessi testi. Allora dissi a me stesso: ciò non fa
per me; se voglio la soddisfazione dell'anima mia, bisogna che io senta la mia via e
che me ne stia silenzioso al cospetto di Dio e gli chieda di guidarmi»

etc etc etc ,,,,

🤐
gioiafelice
@alino
Non tak Cosa vuoi strašný
Non so cosa vuoi dire
alino
"Non commettere atti impuri" da parte del Decalogo non è più il cristiano moderno?
🤦
gioiafelice
Mi scusi, nessuno gli ha detto di ascoltare il video. Dov'è il problema?
Maurizio Muscas
Ma con 2000 anni di Padri della Chiesa che hanno parlato circa la Castitá debbo ascoltare un induista? Parce eis , Domine...