Un tesoro bizantino a Cesarea marittima

28 dicembre 2018


Clara Amit, Israel Antiquities Authority)

Un eccezionale cofanetto di bronzo con 24 monete d’oro è stato scoperto nella città medievale di Cesarea, in Israele. Venne nascosto tra le pietre di un pozzo, probabilmente all’epoca della prima crociata, alla fine dell’XI secolo d.C. Il tesoro include un orecchino d’oro, 18 dinari fatimidi e 6 rarissime monete imperiali bizantine d’oro.

Luogo del ritrovamento (Yaniv Berman, courtesy of the Caesarea Development Corporation)

Monete rarissime

«Il tesoro è una combinazione di monete mai vista finora in Israele», dice Robert Kool, esperto numismatico presso l’IAA. «Ci sono 18 dinari fatimidi, ben noti a Cesarea in quanto utilizzati come moneta locale all’epoca, e 6 rarissime monete imperiali bizantine d’oro. Cinque di queste appartengono al regno dell’imperatore bizantino Michele VII Ducas (1071-1079), l’altra a quello di Romano III Argiro (1028-1034)

Tali monete non circolavano a livello locale; suggeriscono però contatti, forse relazioni commerciali, tra Cesarea e la capitale bizantina Costantinopoli. Una o due di queste monete equivalevano al salario annuale di un semplice contadino. Chiunque le nascose era ricco o faceva affari col commercio».

Fine tragica

Il proprietario era dunque ricco, ma probabilmente non fece una bella fine. I direttori dello scavo Peter Gendelman e Mohammed Hatar ipotizzano che il tesoro venne nascosto quando il re di Gerusalemme Baldovino I (1100-1118) conquistò la città: «Le monete risalgono alla fine dell’XI secolo, forse durante l’assedio della città da parte dei crociati nel 1101. Fu uno degli eventi più drammatici della storia medievale di Cesarea. Secondo le fonti scritte contemporanee, la maggior parte degli abitanti venne massacrata dall’esercito di Baldovino I. È ragionevole supporre che il proprietario del tesoro e la sua famiglia siano morti durante l’assedio oppure furono venduti come schiavi. Nessuno poté quindi recuperare l’oro».

Ricchezze nascoste

Non si tratta di un caso isolato. Le monete sono state trovate vicino ad altri due tesori dello stesso periodo. Il primo erano dei gioielli in oro e argento scoperti negli anni ’60; il secondo, una collezione di vasi di bronzo trovata negli anni ’90. I reperti sono attualmente esposti al Museo di Israele a Gerusalemme. Nel 2015 erano state invece scoperte circa 2.000 monete d’oro, dei dinari del califfato dei Fatimidi.

La ricchezza di Cesarea non deve stupire: a parte Acri, la costa israeliana aveva pochi porti naturali. L’ambiziosa e impressionante costruzione del porto artificiale, da parte di Erode il Grande, fece diventare Cesarea uno dei porti principali del Levante e un anello fondamentale nelle rotte commerciali.


(Yaniv Berman, Caesarea Development Corporation)

(Yaniv Berman, Caesarea Development Corporation)

(Yaniv Berman, Caesarea Development Corporation)

(Yaniv Berman, Caesarea Development Corporation)

(Yaniv Berman, Caesarea Development Corporation)

Moneta d’oro del regno di Michele VII Ducas (Yaniv Berman, courtesy of the Caesarea Development Corporation)

Moneta d’oro del regno di Romano III Argiro (Yaniv Berman, courtesy of the Caesarea Development Corporation)

Orecchino d’oro (Clara Amit, Israel Antiquities Authority)

(Yaniv Berman, courtesy of the Caesarea Development Corporation)

Foto aerea di Cesarea marittima (Yaakov Shimdov, Israel Antiquities Authority)

(Yaakov Shimdov, Israel Antiquities Authority)

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