Gesù Buon Pastore appare intatto in un ipogeo di 1700 anni a İznik

Scoperta incredibile. Gesù Buon Pastore appare …
Un ritrovamento che riporta alla sorgente visiva del cristianesimo.
Nel silenzio collinare che avvolge la necropoli di Hisardere, presso İznik – l’antica Nicea –, una camera sotterranea affiorata nel 2025 ha restituito una delle immagini più intime e riconoscibili dell’arte paleocristiana: Gesù Buon Pastore, dipinto con sorprendente freschezza sulle sue pareti. La scoperta, presentata durante la visita di Papa Leone XIV in Turchia, ha immediatamente assunto un valore internazionale, poiché in questa regione dell’Anatolia non era mai emerso un esempio altrettanto integro di tale iconografia. Il ritrovamento invita a interrogarsi non solo sull’identità dei defunti, ma sulla circolazione delle prime forme del linguaggio cristiano lungo le rotte tra Asia Minore e Mediterraneo romano.
La scoperta si colloca sulle pendici che circondano l’odierna İznik, un’area dove la topografia alterna campi agricoli, alture calcaree e antiche vie …Altro

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Mario Francesco Colucci condivide questo

Mostre | Beato Angelico a Firenze: una mostra epocale a Palazzo Strozzi e al Museo di San Marco apre anche durante le festività. Oltre 120mila visitatori. Qui date e orari

Mostre | Beato Angelico a Firenze: una mostra …
Beato Angelico, Trittico francescano (det.), 1428-1429. Su concessione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana – Museo di San Marco
Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 Firenze rende omaggio a uno dei padri dell’arte rinascimentale con una mostra destinata a diventare un evento culturale di portata internazionale. “Beato Angelico”, allestita tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco, celebra la figura di Fra Giovanni da Fiesole, il pittore domenicano che seppe coniugare spiritualità e innovazione artistica, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte europea.
La mostra sarà aperta nella sede di Palazzo Strozzi durante le festività, compresi lunedì 8, giovedì 25, venerdì 26 dicembre e giovedì 1° gennaio, tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; ogni giovedì dalle 10.00 alle 23.00. (ultimo accesso sempre un’ora prima della chiusura). Per maggiori informazioni consultare il sito: …
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Pietro da Cafarnao

Da tener presente!!
Quando ci sono mostre di questo livello è buona cosa essere informati. Grazie mille!

Parrocchia virtuale San Luigi Maria Grignion de Montfort - Operazione “Muro di fuoco”

Da recitare dopo il Santo Rosario
O Maria, Vergine santa,
Madre di Dio e della Chiesa,
Regina del cielo e di tutti i popoli,
Tu che sei diventata l’Onnipotente per grazia,
accogli le suppliche che deponiamo nel Tuo Cuore immacolato,
per cui mezzo arriveranno infallibili al Sacro Cuore di Gesù Tuo Figlio.
Ottieni alla santa Chiesa un Pastore universale, a Lui fedele e obbediente,
che ci indichi di nuovo le vie dell’immutabile verità che salva
e ci difenda dai lupi di questo mondo accecato e perverso.
Abbatti il potere degli empi che illegittimamente ci guidano
e suscita per noi, mediante la penitenza per i nostri e altrui peccati,
governanti sottomessi all’eterna e benefica Legge divina.
Preservaci dalle calamità della guerra con cui Dio sta per castigare il mondo incredulo
e, se proprio non può essere evitata, concedi la vittoria ai Suoi eletti,
come già facesti più volte nelle eroiche battaglie delle armate cristiane,
che salvasti Tu stessa con l’imbattibile arma del santo Rosario. …Altro

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La Vergine Maria nascosta nel Pantheon di Roma

È una delle icone definite “Vergini di San Luca”, perché attribuite all'evangelista
Una delle immagini più antiche della Vergine Maria si trova un po’ nascosta nella cappella del coro del Pantheon di Roma.
È una delle icone definite “Vergini di San Luca”, perché attribuite all’evangelista. In particolare, questa immagine situata nella basilica di Santa Maria ad Martyres (il nome attuale del Pantheon) è un’Odigitria, ovvero colei che indica il cammino.
Il Pantheon romano è l’unico tempio pagano dell’Antica Roma rimasto quasi intatto. È sempre stato un tempio religioso. Come indica il suo nome, Pan(tutti) teon (dèi), era il tempio dedicato a tutti gli dèi.
In seguito venne trasformato in chiesa grazie all’imperatore bizantino Foca, che nel 608 lo offrì a Papa Bonifacio IV. Il tempio si trasformò così nella chiesa di Santa Maria ad Martyres, dedicata ai martiri delle persecuzioni.
La chiesa venne consacrata nell’anno 609, ed è probabile che questa icona facesse parte degli …Altro

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Icone mariane antiche a Roma, di Livia Mugavero

Icone mariane antiche a Roma, di Livia Mugavero - Diario
Secondo la tradizione le icone della Madre di Dio hanno origini antichissime: l'evangelista Luca infatti avrebbe per ben tre volte ritratto la Vergine, mentre era ancora viva. Forse per questo motivo la Madre di Dio (theotókos) è il soggetto preferito dai pittori di icone.
Molto raramente è rappresentata da sola, senza il figlio. L'onore a lei è insieme lode a Colui che da lei fu generato, come testimoniano le tre stelle, sulla fronte e sulle spalle ad indicare che fu tre volte vergine: prima, durante e dopo il parto. Di solito il suo capo è coperto da un mantello (maphórion) rosso, simbolo del divino, che scende ad avvolgere la sua figura lasciando intravedere la tunica azzurra che rappresenta la natura terrena di Maria.
L'abbreviazione (Meter theou) che sempre si trova ai lati del suo capo vuol dire, in greco, Madre di Dio.
Principali tipologie di icone mariane
Odyghítria,
Colei che indica la via (dal greco odós = via)
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Vergine delle Rocce – La mano di Dio e il rivelato linguaggio dei gesti nel quadro di Leonardo

Vergine delle Rocce - La mano di Dio e il rivelato linguaggio dei gesti nel quadro di Leonardo - Stile Arte
Leonardo da Vinci, Vergine delle rocce, 1483-1486, olio su tavola trasportato su tela, 199×122 cm., Parigi, Museo del Louvre
di Claudio A. Barzaghi
Poche opere sanno conservare a lungo un segreto. E su tutte svetta come un rompicapo La vergine delle rocce del Louvre, realizzata da Leonardo a Milano tra il 1483 e il 1486. Secondo alcuni a tal punto misteriosa e ambigua da essere rifiutata dagli stessi committenti. È pur vero che gl’indizi per interpretarla non mancano, così come i documenti relativi alla committenza e alle traversie giudiziarie, però di prove certe non se ne trovano.
Già, ma forse questo è solo l’ennesimo atto di una mente complessa che per parlare chiaro sceglie l’inusuale via del ‘silenzio’, e cioè, sceglie di avvalersi del linguaggio delle mani e delle possibilità offerte dall’articolazione dello spazio. Ma perché? Forse perché il nostro artista, che …Altro

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Le 7 immagini della Vergine Maria a Roma attribuite a San Luca

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Maria Paola Daud - pubblicato il 11/04/22
Si dice che l'evangelista, che era pittore, abbia parlato con la Madre di Gesù, e che per questo il suo Vangelo è pieno di dettagli che solo lei potrebbe avergli rivelato

Roma si trovano varie immagini antichissime chiamate Madonne di San Luca, visto che sono attribuite all’evangelista.
Si dice che San Luca evangelista sia stato il primo ritrattista della Vergine Maria. Era medico (Colossesi 4,14), ma si dedicava anche alla pittura, e per questo è il patrono di medici e pittori.
Per redigere il suo Vangelo, elaborò una lunga indagine e parlò con chi era stato più vicino a Gesù: i Suoi apostoli e Sua Madre, la Vergine Maria.
Un esegeta ha ipotizzato che sia stata lei stessa a dettare il Magnificat all’evangelista. Solo nel suo libro possiamo trovare affermazioni molti intime sulla Vergine, come “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (…Altro

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alda luisa corsini

@onda 🙏

Epitaffio di Sicilo.
Epitaffio con musica originale greca di epoca ellenistica.
Cfr.en.wikipedia.org/wiki/Seikilos_epitaph

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La Domus Ecclesia di Cafarnao. La casa di Pietro.

La casa di Pietro
Affacciata alla spiaggia del lago l’abitazione formava la punta sud-orientale di un grande quartiere abitato. Il complesso aveva la porta principale sul lato orientale, davanti ad uno spiazzo aperto (cfr. “tutta la città era riunita davanti alla porta” Mc 1,32-34; Mt 8,16-17; Lc 4,40-41). Lo stipite della porta conserva le tracce dei battenti che venivano sprangati dall’interno quando a sera ci si ritirava per trascorrere la notte.
La casa doveva ospitare diverse famiglie dello stesso clan o parentela -Pietro, suo fratello Andrea, la suocera di Pietro- che vivevano in locali separati e aperti sui cortili comuni.
Oltrepassata la porta di ingresso si entrava nel primo cortile di nord-ovest, pavimentato in acciottolato e terra battuta, su cui si affacciavano diverse stanze. Alcuni ambienti servivano come ripostiglio delle derrate, altri potevano servire per stendere le stuoie dove dormire la sera e per svolgere piccoli lavori quotidiani. Un secondo cortile si trovava …Altro

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VISITA A CAFARNAO , LA CITTA' SCELTA DA GESU'
Visita a Cafarnao.

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11,1 mila

Graffiti nel Neghev, tracce millenarie di pellegrinaggi

Disegni di barche scoperti durante gli scavi a Rahat, nel deserto del Neghev. (foto Yoli Schwartz/Aia)
Graffiti nel Neghev, tracce millenarie di pellegrinaggi
Durante una ricognizione preventiva a Rahat, nel deserto del Neghev, gli archeologi hanno scoperto una chiesa bizantina sulle cui pareti sono presenti graffiti di barche, lasciati dai pellegrini cristiani 15 secoli fa.
Il sottosuolo della Terra Santa è ancora pieno di segreti. Scavate e troverete sicuramente. Dopo la scoperta nel 2022 di due moschee risalenti a dodici secoli fa, gli archeologi incaricati degli scavi preventivi a Rahat, nel nord del deserto del Neghev, hanno portato alla luce una piccola chiesa di epoca bizantina del IV-VI secolo d.C.
Sono stati trovati sulle pietre dei suoi muri alcuni graffiti. In particolare, due disegni di barche, realizzati quasi 1.500 anni fa. La prima sembra essere una veduta aerea di un’imbarcazione di cui si distinguono chiaramente i remi. La seconda rappresenta una nave a due alberi che …Altro

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La strana rappresentazione di Gesù scoperta in Israele

rappresentazione-estremamente-rara-di-gesu-scoperta-in-israele
J.P. Mauro - pubblicato il 14/11/18
L'immagine era oscurata da secoli di sporcizia
La storica dell’arte Emma Maayan-Fanar stava conducendo degli studi archeologici nelle rovine di Shivta, nel deserto del Negev israeliano, quando ha notato due occhi che emergevano da una parete incrostata di sporcizia. Un’accurata pulizia ha rivelato un’antica rappresentazione del Battesimo di Cristo. La scoperta è considerata “estremamente rara”, perché in Israele le immagini di Cristo risalenti al cristianesimo delle origini sono praticamente inesistenti.
“Il suo volto è proprio qui che ci guarda”, ha affermato la Maayan-Fanar parlando della scoperta con Haaretz. “Mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto, con la giusta angolazione di luce, e all’improvviso ho visto degli occhi. Era il volto di Gesù al suo Battesimo che ci guardava”.
La studiosa ha poi analizzato le differenze tra questa immagine antica e il modo in cui la …Altro

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Il buon vino di Meghiddo

Giuseppe Caffulli
19 novembre 2025
Il buon vino di Meghiddo
Il sito archeologico di Tell Meghiddo (in Israele) visto dall'alto in uno scatto del 2021. (foto Shutterstock.com)
Gli archeologi israeliani hanno portato alla luce un'antica struttura in pietra di fattura cananea utilizzata come torchio per la produzione del vino. Cinquemila anni fa a Meghiddo la bevanda era un prodotto commerciale di valore, ma anche profondamente intrecciato con rituali e pratiche religiose.
Una pressa per vino risalente a circa cinquemila anni fa ritrovata nelle vicinanze di Tel Meghiddo, nel nord di Israele, sta offrendo agli archeologi nuove e preziose chiavi di lettura sulla cultura cananea e sul ruolo centrale di questo insediamento nella storia del Levante. Il ritrovamento, avvenuto a poca distanza dalle celebri rovine della città considerata tra i siti più importanti dell’archeologia biblica, getta nuova luce sulle pratiche economiche, religiose e sociali del III millennio a.C.
La struttura, una …Altro

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alda luisa corsini

Intorno a Meghiddo, si sono decise nelle varie epoche grandi battaglie così che questo luogo fosse ricordato come un simbolo di guerra.
E qui che l’apostolo Giovanni nell’Apocalisse colloca infatti la battaglia di liberazione più grande, la battaglia escatologica finale (Armagheddon) (cfr. Gv 16,13-16)

Qumran, il rotolo originale di Isaia esposto per alcuni mesi al Museo di Israele

Qumran, il rotolo originale di Isaia esposto per …
Giuseppe Caffulli
27 novembre 2025
Interno del Santuario del Libro, il padiglione dedicato ai Rotoli del Mar Morto nel Museo di Israele, a Gerusalemme. (foto Hadas Parush/Flash90)
Dal prossimo 12 dicembre, e fino al 12 aprile 2026, al Museo di Israele, a Gerusalemme, sarà esposto eccezionalmente il Grande rotolo del profeta Isaia, rinvenuto nelle grotte di Qumran nel 1947. Il manoscritto in ebraico misura oltre sette metri di lunghezza e risale al 125 a.C.
A Gerusalemme, tra le sale bianche e silenziose del Museo di Israele, il prossimo 12 dicembre 2025 si aprirà un evento che si annuncia decisamente irripetibile. Per celebrare i sessant’anni del museo, verrà esposto integralmente, per la prima volta dopo decenni, il Grande rotolo di Isaia, il più lungo e meglio conservato tra i celebri Rotoli del Mar Morto. La mostra, intitolata Una voce dal deserto, resterà aperta fino al 12 aprile 2026, offrendo ai visitatori e ai pellegrini la …Altro

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Suor Clotilde

L'islam: Bestia di Apocalisse

alda luisa corsini

LE SETTE GIUDAICHE. 2)Gli Esseni

Scoperto e studiato meraviglioso anello medievale con ametista. Dal ponte del castello cadde poi nel fango. Ma l’ametista “guarisce” o porta “sfortuna”?

23 novembre 2025
Scoperto e studiato meraviglioso anello …
Dalla melma della fossa che circondava il castello di Kolno, in Polonia, emerge un gioiello che sembra uscito direttamente da un romanzo medievale: un piccolo tesoro in argento dorato con un cabochon di ametista centrale, la cui forma richiama sorprendentemente un fiore di pasiflora, o “fiore della passione”. Quando arrivò in Europa nel XVI secolo, la passiflora fu subito apprezzata non solo come pianta ornamentale, ma anche per il suo valore simbolico, perché il suo fiore complesso veniva interpretato come un simbolo della Passione di Cristo: i petali e sepali come i raggi della corona di spine, gli stami come i chiodi, e i colori spesso associati al lutto o alla spiritualità, tra cui il viola. L’anello ricorda sia quel fiore che le rappresentazione di Maria addolorata, colpita dalle spade del dolore per la perdita del Figlio.
La struttura circolare con archetti e raggi ornamentali intorno alla pietra sembra evocare i …
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alda luisa corsini

@Francesco I Potrebbe aiutarmi, come in passato, a restituire il campo bianco all'articolo? La ringrazio.

Cos’hanno recuperato dall’acqua? Chi era il cantore dell’immagine? A cosa serviva questa mandorla?

Splendori. Questa è l'ansa più "pescosa" per …
Cos’hanno recuperato dall’acqua? Chi era il cantore dell’immagine? A cosa serviva questa mandorla?
24 Novembre 2025
Una grossa mandorla, scura, piatta. Nei pressi di un antico muro. Come uno spicchio di rosone, come un occhio allungato che tutto vede. Il reperto è stato portato alla luce e pulito. Presenta un cantore che esegue vocalmente una musica, seguendo un corposo spartito. Chi è, lui? L’epigrafe ce lo dice.
Non è un caso che quest’area continui a restituire reperti. Già nell’inverno del 1932/33, quando il livello del Reno si abbassò in modo eccezionale, vennero qui trovate 580 monete romane insieme a diversi oggetti medievali. Per lunghi secoli, infatti, detriti, scarti edilizi e materiali provenienti dal Palatinato e dall’antica residenza vescovile furono gettati lungo il pendio che scende verso il fiume. A questo si aggiunsero eventi traumatici, come il crollo della scarpata sul Reno nel 1346 e quello del Palatinato …
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Nella Chiesa del Gesù c’è un macchinario barocco che in passato veniva visto come un miracolo. VIDEO.

Lo sapevate? Nella Chiesa del Gesù c'è un macchinario barocco che in passato veniva visto come un miracolo
A Roma nella Chiesa del Gesù, nell’omonima Piazza, ogni giorno alle 17:30 viene attivato un meccanismo che abbassa una pala d’altare decorata, lunga 6 metri. Il meccanismo barocco a bilancieri è in funzione incredibilmente fin dal 1600 e c’è chi lo considera il primo schermo cinematografico della storia. Andiamo a scoprire di che cosa si tratta.
La Chiesa è bellissima, si trova tra Via del Plebiscito e Piazza Argentina.
All’interno ogni pomeriggio si può assistere alla cosiddetta “macchina barocca”: sull’altare, ad un certo punto, al suono di un organo, si solleva un pannello ed appare la statua del Santo in gloria. Certo a noi di oggi può sembrar semplice, ma immaginatevi lo stupore per i fedeli dell’epoca!
La sua discesa quotidiana e puntuale, come se fosse un grande sipario, scopre la visuale sulla nicchia in cui è custodita la preziosa statua di Sant’Ignazio da Loyola …Altro

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alda luisa corsini

Il volto proibito della Trinità.(Gesù tricefalo)

Fiorenzo Degasperi
2022
Il volto proibito della Trinità - trentinomese
Chiesa di San Nicolao, Giornico, Canton Ticino
Sulla scia iconoclasta di Martin Lutero e sotto l’influenza calvinista, la città di Zurigo, nel 1524, abolisce dalle chiese immagini e reliquie. La spinta luterana alla lettura personale delle Scritture portò all’alfabetizzazione di massa i fedeli protestanti, al contrario di quanto accadeva nel mondo cattolico dove la lettura della Bibbia fu da sempre scoraggiata a favore del linguaggio delle immagini che adornano le chiese e parlano agli analfabeti.
Per impedire alla politica luterana di prendere piede nelle terre cattoliche – la guerra dei contadini faceva ancora tremare l’aristocrazia e i vescovi –, la Chiesa convoca un concilio dove affrontare i problemi dottrinali, quelli disciplinari e, non ultime, le incertezze riguardanti le immagini. Il concilio si tenne a Trento (e per qualche anno a Bologna), dal 1545 al 1563, e le sedute affollarono il presbiterio del …Altro

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alda luisa corsini