*MA GUAI A VOI, SCRIBI E FARISEI IPOCRITI* Mt 23,13 *MA GUAI A VOI, SCRIBI E FARISEI IPOCRITI* Mt 23,13 " Il mio cuore finalmente ha trovato quello che da sempre cercava, la vera: Pace. Ed ora mi sento …Altro
*MA GUAI A VOI, SCRIBI E FARISEI IPOCRITI* Mt 23,13

*MA GUAI A VOI, SCRIBI E FARISEI IPOCRITI* Mt 23,13
" Il mio cuore finalmente ha trovato quello che da sempre cercava, la vera: Pace.
Ed ora mi sento al sicuro da qualunque male e pericolo, perché ho accettato di vivere nell'immenso «dono» ricevuto da Dio, nella: Divina Volontà.
Sicché la morte, in Cristo, non è più morte, ma Eterna Vita."

LUCIANO MIRIGLIANO


*XIII VOL. 22 NOVEMBRE 1921*
GLI ATTI FATTI NELLA DIVINA VOLONTÀ SONO LUCE.
LA PENA CHE PIÙ TRAFISSE GESÙ NELLA SUA PASSIONE FU:
LA FINZIONE.


Continuando il mio solito stato e vegliando quasi tutta la notte, il mio pensiero spesso spesso volava al mio prigioniero Gesù, e Lui si è fatto vedere in fitte tenebre, tanto che sentivo il suo respiro affannoso, il tatto della sua persona, ma non lo vedevo. Allora ho cercato di fondermi nella sua Santissima Volontà facendo i miei soliti compatimenti e riparazioni, e un raggio di luce più splendente del sole è uscito da dentro il mio interno e rifletteva sul volto di Gesù.

A quel raggio, il suo Santissimo volto si è rischiarato, e facendosi giorno si sono dileguate le tenebre ed io ho potuto abbracciarmi alle sue ginocchia; e Lui mi ha detto:

Figlia mia, gli atti fatti nella mia Volontà sono "giorni" per Me, e se l’uomo con le sue colpe mi circonda di tenebre, questi atti, più che raggi solari mi difendono dalle tenebre e mi circondano di luce; mi danno la mano per far conoscere alle creature chi sono Io.
Perciò amo tanto chi vive nel mio Volere, perché nella mia Volontà può darmi tutto e mi difende da tutti, ed Io mi sento di darle tutto e di racchiudere in lei tutti i beni che dovrei dare a tutti gli altri.

Supponi che il sole avesse la ragione, e le piante fossero ragionevoli, e di volontà rifiutassero la luce ed il calore del sole, né amassero di fecondare e di produrre frutti; che solo una pianta ricevesse con amore la luce del sole e volesse dare al sole tutti i frutti che le altre piante non vogliono produrre; non sarebbe giusto che il sole ritirando da tutte le altre piante la propria luce, facesse piovere su quella pianta tutta la sua luce ed il suo calore? Credo di sì!
Ora, ciò che non succede al sole perché privo di ragione, può succedere tra l’anima e Me
”.

Detto ciò è scomparso. Onde dopo è ritornato ed ha soggiunto:

“Figlia mia, la pena che più mi trafisse nella mia Passione fu l’affettazione dei farisei. Fingevano giustizia ed erano i più ingiusti; fingevano santità, regolarità, ordine, ed erano i più perversi, fuori d’ogni regola ed in pieno disordine, e mentre fingevano d’onorare Iddio, onoravano sé stessi, il proprio interesse, il comodo proprio.

Perciò la luce non poteva entrare in loro, perché i loro modi affettati ne chiudevano le porte, e la finzione era la chiave che a doppie girate, serrandole a morte, ostinatamente impediva anche qualche barlume di luce. Tanto, che trovò più luce Pilato idolatra, perché tutto ciò che fece e disse non partiva da finzione, ma al più dal timore, che gli stessi farisei; ed Io mi sento più tirato verso il peccatore più perverso, non finto, che verso quelli che sono più buoni, ma finti.
Oh! come mi fa schifo chi apparentemente fa il bene, finge d’essere buono, prega, ma dentro vi cova il male, il proprio interesse, e mentre le labbra pregano, il suo cuore è lontano da Me, e nell’atto stesso di fare il bene pensa come soddisfare le proprie passioni brutali.
Poi, l’uomo finto, nel bene che apparentemente fa e dice, non è capace di dar luce agli altri, avendone suggellato le porte. Quindi agiscono da diavoli, incarnati, che molte volte sotto aspetto di bene attirano l’uomo, e questo vedendo il bene si fa tirare, ma quando poi al più bello della via, viene precipitato nelle colpe più gravi.

Oh! quanto sono più sicure le tentazioni sotto aspetto di colpa, anziché quelle sotto aspetto di bene; così almeno è più sicuro trattare con persone perverse che con persone buone, ma finte! Quanto veleno non nascondono? E quante anime non avvelenano? Se non fosse per le finzioni e se tutti si facessero conoscere per quel che sono, si toglierebbe la radice del male dalla faccia della terra, e tutti ne resterebbero disingannati”.


LUISA PICCARRETA 150°

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