Alba Lerro
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Aumenta la repressione delle Chiese “ribelli”, la statua della Madonna è stata bruciata

Considerate illegali, le Chiese che si rifiutano di aderire alle organizzazioni controllate dallo Stato subiscono saccheggi e chiusure

di Tang Zhe

Negli ultimi mesi la provincia orientale dello Jiangxi ha visto crescere il numero delle denunce di chiusura di Chiese domestiche e di Chiese cattoliche che si rifiutano di aderire all’Associazione patriottica cattolica cinese (APCC).

Il 20 luglio il personale dell’amministrazione locale ha fatto irruzione in una chiesa cattolica “ribelle” del distretto di Linchuan, del borgo di Wenquan, nella giurisdizione della città di Fuzhou nello Jianxi. Secondo alcuni testimoni, una trentina di funzionari ha dato ordine di aprire il cancello, minacciando la donna che lo sorvegliava, una dei fedeli, di farlo a pezzi se non li avesse fatti entrare.


La chiesa cattolica prima e dopo essere stata svuotata
I funzionari sono piombati in chiesa e hanno spaccato le statue di Gesù e della Vergine Maria. Inoltre, hanno dato ordine di portare via e distruggere il podio, le panche e altri oggetti. La statua della Madonna è stata bruciata e la chiesa è stata chiusa.


Il banco e le panche sono stati fatti a pezzi

Davanti a questo spettacolo doloroso, la credente che era di guardia alla chiesa è scoppiata in lacrime, rimproverando i funzionari di quelle azioni atroci. Questi però l’hanno ignorata.

Le ceneri rimaste dopo che la statua della Vergine Maria è stata bruciata

Uno dei fedeli della comunità ha raccontato a Bitter Winter che lo Stato ha più volte preso di mira la Chiesa, sin dalla sua fondazione nel 2003. Nel 2017, i funzionari dell’amministrazione locale l’hanno perquisita e hanno sequestrato decine di copie della Bibbia e una pianola per un valore superiore a 10mila renminbi (circa 1.400 dollari statunitensi)

In agosto sono state chiuse anche tre chiese cattoliche del distretto di Dongxiang, a Fuzhou, mentre i funzionari proclamavano che i luoghi di culto che non fanno parte della APCC sono illegali. Gli stessi funzionari inoltre hanno minacciato uno dei responsabili di comminare una multa pari a 200mila renminbi (circa 28mila dollari), se non avesse chiuso la chiesa.

Nel contempo anche le Chiese domestiche protestanti subiscono la feroce repressione da parte delle autorità provinciali. Alcuni credenti della città di Guixi hanno riferito che tra febbraio e settembre sono state assalite almeno ventitré sale per riunioni della “vecchia Local Church”, un movimento religioso cristiano cinese nel solco della tradizione di Watchman Nee; sedici di queste chiese sono state costrette a chiudere.

Una delle sale che si trovava nel borgo di Sili, nella giurisdizione della città di Guixi, è stata completamente svuotata alla metà di luglio; beni per un valore di circa 7.600 renminbi (circa 1.060 dollari) sono stati portati via dall’amministrazione locale. Il responsabile è stato minacciato di essere arrestato se avesse continuato a tenere riunioni religiose.

In agosto il governo ha disposto la chiusura forzata di una sala per riunioni della vecchia Local Church del sotto-distretto di Xiantung della città di Dexing, con il pretesto che fosse “priva dei necessari permessi”. Più o meno nello stesso periodo, una sala per riunioni del network di Sola Fide della città di Jiujiang è stata chiusa per il medesimo motivo.

Fonte: Bitter Winter