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Catto-comunismo e plato-comunismo.

Senza dubbio il cattolicesimo progressista ha molto demonizzato il concetto di proprietà influenzato, in questo, da un marxismo “in padella”, nel senso che si tratta della rifrittura del pensiero marxiano in chiave teologica. Un assurdo che ha i suoi antesignani nel “Cristo primo socialista” […]. Togliere alla persona ogni proprietà significa renderla dipendente o dal potere politico o, peggio, da quello economico, talvolta da entrambi. Persino Platone […] nella sua Repubblica ideale accetta la prospettiva che il popolo produttore, corrispondente alla “terza funzione” dumeziliana, viva esercitando la proprietà privata dei beni, mentre riserva soltanto al ceto guerriero ed a quello dei filosofi, ossia alla prima e alla seconda funzione, il godimento in comune delle proprietà. Se è una bufala quella del presunto comunismo originario dei primi cristiani lo è altrettanto quella del cosiddetto “comunismo platonico”.

L. Copertino presentando “Cristianesimo, proprietà e Great Reset” =>
Cristianesimo, proprietà e Great Reset
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