Gesù ha pagato per noi

Oggi sono arrivata ad una conclusione importante, appena tornata dalla catechesi sulla bibbia (gen3:peccato originale): ho capito che la coerenza è il peccato supremo, il demonio infatti è coerente; Dio è incoerente, Dio è amore e giustizia, due concetti che sembrano legar poco tra loro; pensiamo a un uomo che abusi di un bambino, non vorremmo forse che Dio lo punisca? ma un Dio così amorevole come può punire? al contrario Dio è perdono e non punizione! questi erano i miei forti dubbi quando sono arrivata all'assemblea. Poi senza fare domande la verità, la MIA verità, mi si è rivelata gradualmente: non potrò certo mai comprendere i disegni, se non alla FINE, del mio Signore. Tutto mi sembra complicato, comprendo che non ho risposte concrete alle mie domande, non ancora, se non quelle date da un ragionamento "logico" tratto da altri passi bibiblici. Poi capisco una verità molto più grande di me, di voi, e di tutto il creato: al mio Signore non dovrò pregare affinchè mi renda coerente piuttosto chiederò lui che mi renda fedele. L'incoerenza è un mezzo al quale Dio si presta, è il suo modo di aggiustare le cose; piuttosto allora diciamo che Dio è fedele, Dio è fedele a noi uomini e donne, suoi figli, Dio è fedele alla sua giustizia, una giustizia che non deve passare per un concetto di coerenza ma di fedeltà!!!! adesso un'altra domanda: a che punto può arrivare la fedeltà di Dio? questa domanda ci porterà più avanti, quando vedremo morire suo figlio; la sua fedeltà io la misuro dalla morte di Gesù Cristo. Dio è fedele nel senso che è superiore a qualunque peccato, "il cielo e la terra passeranno, ma la tua parola non passerà", la sua fedeltà è più forte di ogni cosa. Non tutti posseggono questa consapevolezza, bisogna saper cogliere ed ascoltare dentro di noi, la conversione di Dio a noi, la sua fedeltà a noi con la morte di suo figlio. Non possiamo capire finchè non avremo consapevolezza della gravità dei nostri peccati. Non possiamo capire fin quando non prenderemo il libro di Dio tra le mani per capire quello che il Signore vuole dirci, con i suoi insegnamenti, pane per la nostra anima, per il nostro cammino. Saremo ciechi e sordi fin quando non troveremo almeno un'ora da dedicargli, almeno un'ora per comunicare con lui i nostri pensieri, condividere con lui le gioie, come quelle di un figlio con il battesimo, la persona amata con il matrimonio, qualunque altra gioia con l'eucarestia; ma soprattutto Dio ci ha donato Gesù, ce lo ha donato per caricarlo di tutti i nostri dolori, dubbi, peccati, i lati peggiori e le azioni più meschine delle quali anche noi stessi ci vergognamo, è per questo che Cristo è andato sulla croce, per portare a compimento l'opera del Signore. Un tempo (AT) le parole amore e giustizia sembravano lontane tra loro, come dicevo prima..riporto un passo di un giornalista:

"Dio ha definito una legge nell’antico testamento che stabiliva con chiarezza cosa è peccato e cosa no, e anche la pena per chi sbagliava.Esistono peccati che richiedevano una pena che chi li commette non poteva pagare (per esempio in termini di animali o addirittura di soldi)Esistono poi peccati, come l’omicidio, l’adulterio, l’accoppiarsi con animali etc… la cui pena è la morte di chi li commette.Possiamo dire che questa pena è una pena che non ammette la redenzione da parte di chi li commette e quindi non da la possibilità di pentimento nè di conversione dal peccato.

Questo tipo di legge, penso ad esempio a un assassino, io credo sia giusta.La legge del pagare in proporzione al danno arrecato io credo che sia giusta ecco perchè la legge di Dio è definita una legge giusta.Non è di certo però una legge amorevole perchè definisce cosa è peccato e la giusta pena ma non da la possibilità a chi lo commette di pentirsi e di essere perdonato.Essere perdonati senza pagare la giusta pena però non sarebbe lo stesso amorevole perchè l’ingiustizia non può essere ritenuta amore.In che modo allora Dio può essere allo stesso tempo giusto e amorevole con l’uomo?Nella legge di Dio c’era la figura del vindice (redentore).Vindice era coLui che era disposto a pagare al posto di un altra persona che aveva commesso un errore e fatto un danno per il quale però non aveva i mezzi per pagarne la pena.In pratica la legge di Dio prevedeva che se sbagliavi dovevi pagare ma se non avevi abbastanza di che pagare un altro poteva pagare al tuo posto, il vindice appunto o redentore.In Gesù nostro redentore Dio è riuscito a realizzare un disegno di una giustizia amorevole, quindi contemporaneamente amore e giustizia.

Gesù infatti ha pagato la pena più grande (la morte) pur non essendo stato colpevole e l’ha pagato al mio posto e al tuo posto.Se credi che Gesù ha pagato al tuo posto può ottenere il perdono del tuo peccato da Dio, un Dio amorevole sì ma anche giusto perchè qualcuno ha pagato per il danno che tu hai commesso peccando.

Ma perchè Dio non ha mandato subito Gesù e ha aspettato così tanto?Perchè l’uomo nel tempo doveva rendersi conto di essere un peccatore, di non essere capace di non peccare e di aver bisogno quindi di un redentore, un salvatore.L’uomo non avrebbe mai accettato un redentore se non ne avesse sentito il bisogno e tutte le storie narrate nell’antico testamento del popolo di israele dimostrano quanto ogni uomo anche il più pio è peccatore e ha bisogno di un redentore.Ecco perchè ora, Gesù è contrario alla lapidazione, perchè ora, e non prima, vi è aperta in Gesù la via della salvezza, del perdono di Dio."

Dio è la nostra speranza, è la nostra vita, è potenza dentro il mio e il tuo cuore, ma soprattutto è mio Padre!!!

Che Dio possa illuminarmi nel mio cammino e faccia con voi altrettanto, Rachele