Fatima - piccole note
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Quando si parla di Fatima, infatti, la mente corre a tali segreti, dimenticando che quella di Fatima è anzitutto una storia bambina.
E spesso dimenticando il segreto più grande che la Madonna ha consegnato a quei fanciulli, ovvero la giaculatoria che recita:
«Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia».
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Una giaculatoria che trabocca di misericordia. Tanto che chiede l’impossibile, cioè che nessuno vada perduto. E questo nonostante proprio a Fatima, a quei ragazzini, fosse stato mostrato l’inferno, per ribadirne l’esistenza.
Una giaculatoria che vuole abbracciare tutto e tutti. Fondata non su una qualche determinazione umana, una qualche apertura al mondo o una disposizione buona verso l’altrui destino. quanto sulla speranza della Madonna.
È bello appoggiarsi, riposare su tale speranza. Anzitutto per sé, Ma anche come sguardo rivolto al prossimo e al mondo. Così che si può condividere, seppur di lontano, la speranza bambina che animò le giornate dei pastorelli di Fatima.
Commuoversi per i piccoli sacrifici e le tante preghiere offerti in quei giorni di grazia. Per noi, poveri peccatori, come faceva la piccola Giacinta, o per consolare Gesù, come faceva Francesco (i ragazzini si erano infatti divisi i compiti…).
Ed essere grati del fatto che, cento anni dopo, si può ripetere, nei giorni e nelle ore, quella giaculatoria bambina. Dalla quale tracima tutta l’infinita misericordia divina.
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