Un miracolo: Un Vescovo che non ha (!) tradito il suo sacerdote

L'incredibile storia è accaduta nella diocesi di Malaga, in Spagna, dove un sacerdote ha ritardato il battesimo di una bambina, scrive InfoVaticana.com (17 luglio).

Gli attivisti dei media di Málaga Hoy hanno suscitato una polemica lamentando i "criteri rigidi" applicati dal parroco di Benamargosa nell'amministrazione di sacramenti come il Battesimo e la Prima Comunione.

Un anno fa, una residente del villaggio si è rivolta al sacerdote per chiedergli di battezzare sua figlia.

Il sacerdote avrebbe "rifiutato", dicendo che la donna non partecipava regolarmente all'Eucaristia domenicale.

Anche altri residenti di Benamargosa si sarebbero lamentati che il sacerdote avrebbe usato "criteri personali" per "negare" i sacramenti ai "fedeli".

In realtà, il sacerdote non ha né "rifiutato" né "negato". Ha spiegato a Málaga Hoy che "un sacramento non può mai essere rifiutato; può essere rimandato fino a quando la persona che lo richiede non soddisfa le condizioni necessarie".

Incredibilmente, la diocesi ha risposto con una dichiarazione in cui assicurava che "la Diocesi di Malaga ha sempre sostenuto che il parroco è l'unico interlocutore, poiché è colui che conosce meglio la situazione di queste famiglie".

Nel caso della madre che ha richiesto il battesimo della figlia, il parroco ha informato il vescovo e ha sempre affermato che, secondo le norme della Chiesa, non c'era una "fondata speranza" che la bambina sarebbe stata educata nella religione cattolica.

In questi casi, il battesimo deve essere rimandato e i genitori devono essere informati del motivo" (Canone CIC 868).

Ha reso noto questo ai genitori, con i quali ha un rapporto stretto.

Immagine: Msgr. Jesús Esteban Catalá Ibáñez, Malaga, Traduzione AI
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