Se ci fosse oggi un profeta come Daniele
Se oggi ci fosse un profeta come Daniele, saprebbe interpretare i segni che vengono dal cielo, che riguardano il falso pontificato di Bergoglio, alcuni dei quali sono veramente eclatanti!
PRIMI SEGNI: Per tre volte nell'arco di pochi anni un fulmine si è scagliato sulla cupola di san Pietro. Anche gli scienziati affermano che è quasi impossibile, statisticamente parlando, che accada questa concomitanza di eventi in uno spazio di tempo così ristretto.
Se poi mettiamo in relazione le tre date in cui la cupola è stata colpita con gli avvenimenti annessi allora non avremo nessun dubbio che sono segni che vengono da Dio:
Primo fulmine: 11 febbraio 2013 giorno delle dimissioni invalide di papa Benedetto XVI. Inizio dello scisma.
Secondo fulmine: Il 7 ottobre 2016, verso le 9:20, un fulmine ha colpito la cupola della Basilica di San Pietro, facendo tremare il Vaticano. Questo secondo fulmine colpisce la cupola di san Pietro, nel giorno della Regina delle Vittorie ovvero la festa della Madonna del Rosario. In quel mese Bergoglio ha preparato la sua chiesa, con delle iniziative, a commemorare il cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante, introducendo la statua di Martin Lutero in sala Nervi, esaltando come gran riformatore l'infame scismatico ed eretico Lutero, facendo stampare dei francobolli in onore della riforma protestante.
Il 31 ottobre 2016, poi, "Papa Francesco" partecipa alla prima celebrazione del cinquecentesimo anniversario dello scisma in Svezia, riabilitando a tutti gli effetti, l'eresiarca Lutero, che la Beata Serafina Micheli vide chiaramente essere un'anima dannata nell'inferno.
Tutto questo nel mese mariano di ottobre e un anno prima del centenario delle apparizioni di Fatima.
Terzo fulmine: Un violento temporale ha colpito Roma nella notte tre il 7 e l'8 giugno 2018. Una serie di fulmini si è abbattuta sulla capitale: uno di questi ha centrato la cupola di San Pietro, causando un blackout a uno dei simboli più celebri della città.
Per il Novus Ordo il 7 giugno 2018 era la festa del Sacro Cuore di Gesù e l'8 giugno 2018 la festa del Cuore Immacolato di Mara.
Bergoglio in quella occasione era impegnato a predicare al summit di petrolieri in Vaticano.
SECONDO SEGNO: Domenica 26 Gennaio 2014: Bergoglio libera due colombe alla fine dell'angelus, in occasione delle manifestazioni per la pace promosse dall'azione cattolica italiana.
Le due colombe vengono aggredite da un corvo e da un gabbiano: una colomba muore, l'altra riesce a liberarsi.
TERZO SEGNO: una statua di San Pietro in Argentina (guarda caso a Buenos Aires), è stata colpita da un fulmine il 17 dicembre 2023 (giorno del compleanno di Bergoglio e giorno antecedente alla emanazione della dichiarazione Fiducia supplicans), polverizzando l’aureola, la chiave e la mano benedicente».
Cosa direbbe il profeta DANIELE?
Azzardo una mia ipotesi:
PRIMI SEGNI: I fulmini
Lo sdegno di Dio incombe sul Vaticano per l'usurpazione del trono di Pietro da parte della massoneria ecclesiastica.
SECONDO SEGNO: le colombe
Non ci sarà nessuna pace fino a quando non sarà ristabilito il Trono di Pietro, rappresentato dalla colomba che si è liberata.
TERZO SEGNO: la statua di san Pietro
Nella comunione con la falsa chiesa non c'è la benedizione (mano fulminata) che passa attraverso il successore di Pietro perchè non c'è Pietro (chiavi fulminate: le chiavi rappresentanola potestà vicaria di Pietro) e non c'è lo Spirito Santo (aureola fulminata).
La chiesa Bergoglio è pertanto la falsa chiesa predetta dalle profezie, corpo mistico dell’Anticristo.
I giorni a disposizione della falsa chiesa sono stati contati e volgono al termine: la falsa chiesa farà la stessa fine della statua colpita dal fulmine!
Daniele 5, 1-31
Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino.
Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.
Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, il re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno contro l'altro.
Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno".
Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.
Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati.
La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto.
C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dei santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dei. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini.
Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione".
Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea?
Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dei santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria.
Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci.
Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno".
Daniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e dà ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.
O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza.
Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.
Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria.
Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace.
Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo.
Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie.
Da lui fu allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, di cui questa è la lettura: mene, tekel, peres,
e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine.
Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.
Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani".
Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno.
In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso:
Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni.
Zdroj: před 6 dny:
Enrico Bernasconi,kněz
PRIMI SEGNI: Per tre volte nell'arco di pochi anni un fulmine si è scagliato sulla cupola di san Pietro. Anche gli scienziati affermano che è quasi impossibile, statisticamente parlando, che accada questa concomitanza di eventi in uno spazio di tempo così ristretto.
Se poi mettiamo in relazione le tre date in cui la cupola è stata colpita con gli avvenimenti annessi allora non avremo nessun dubbio che sono segni che vengono da Dio:
Primo fulmine: 11 febbraio 2013 giorno delle dimissioni invalide di papa Benedetto XVI. Inizio dello scisma.
Secondo fulmine: Il 7 ottobre 2016, verso le 9:20, un fulmine ha colpito la cupola della Basilica di San Pietro, facendo tremare il Vaticano. Questo secondo fulmine colpisce la cupola di san Pietro, nel giorno della Regina delle Vittorie ovvero la festa della Madonna del Rosario. In quel mese Bergoglio ha preparato la sua chiesa, con delle iniziative, a commemorare il cinquecentesimo anniversario della Riforma Protestante, introducendo la statua di Martin Lutero in sala Nervi, esaltando come gran riformatore l'infame scismatico ed eretico Lutero, facendo stampare dei francobolli in onore della riforma protestante.
Il 31 ottobre 2016, poi, "Papa Francesco" partecipa alla prima celebrazione del cinquecentesimo anniversario dello scisma in Svezia, riabilitando a tutti gli effetti, l'eresiarca Lutero, che la Beata Serafina Micheli vide chiaramente essere un'anima dannata nell'inferno.
Tutto questo nel mese mariano di ottobre e un anno prima del centenario delle apparizioni di Fatima.
Terzo fulmine: Un violento temporale ha colpito Roma nella notte tre il 7 e l'8 giugno 2018. Una serie di fulmini si è abbattuta sulla capitale: uno di questi ha centrato la cupola di San Pietro, causando un blackout a uno dei simboli più celebri della città.
Per il Novus Ordo il 7 giugno 2018 era la festa del Sacro Cuore di Gesù e l'8 giugno 2018 la festa del Cuore Immacolato di Mara.
Bergoglio in quella occasione era impegnato a predicare al summit di petrolieri in Vaticano.
SECONDO SEGNO: Domenica 26 Gennaio 2014: Bergoglio libera due colombe alla fine dell'angelus, in occasione delle manifestazioni per la pace promosse dall'azione cattolica italiana.
Le due colombe vengono aggredite da un corvo e da un gabbiano: una colomba muore, l'altra riesce a liberarsi.
TERZO SEGNO: una statua di San Pietro in Argentina (guarda caso a Buenos Aires), è stata colpita da un fulmine il 17 dicembre 2023 (giorno del compleanno di Bergoglio e giorno antecedente alla emanazione della dichiarazione Fiducia supplicans), polverizzando l’aureola, la chiave e la mano benedicente».
Cosa direbbe il profeta DANIELE?
Azzardo una mia ipotesi:
PRIMI SEGNI: I fulmini
Lo sdegno di Dio incombe sul Vaticano per l'usurpazione del trono di Pietro da parte della massoneria ecclesiastica.
SECONDO SEGNO: le colombe
Non ci sarà nessuna pace fino a quando non sarà ristabilito il Trono di Pietro, rappresentato dalla colomba che si è liberata.
TERZO SEGNO: la statua di san Pietro
Nella comunione con la falsa chiesa non c'è la benedizione (mano fulminata) che passa attraverso il successore di Pietro perchè non c'è Pietro (chiavi fulminate: le chiavi rappresentanola potestà vicaria di Pietro) e non c'è lo Spirito Santo (aureola fulminata).
La chiesa Bergoglio è pertanto la falsa chiesa predetta dalle profezie, corpo mistico dell’Anticristo.
I giorni a disposizione della falsa chiesa sono stati contati e volgono al termine: la falsa chiesa farà la stessa fine della statua colpita dal fulmine!
Daniele 5, 1-31
Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino.
Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.
Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; mentre bevevano il vino, lodavano gli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, il re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno contro l'altro.
Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno".
Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.
Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati.
La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto.
C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dei santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dei. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini.
Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione".
Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea?
Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dei santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria.
Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci.
Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno".
Daniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e dà ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.
O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza.
Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.
Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria.
Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace.
Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo.
Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dei d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie.
Da lui fu allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, di cui questa è la lettura: mene, tekel, peres,
e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine.
Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.
Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani".
Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno.
In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso:
Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni.
Zdroj: před 6 dny:
Enrico Bernasconi,kněz