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zagormau
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La semplicità è sorella dell'umiltà. LA MISERICORDIA CHE VOI USERETE… 1 Aprile 1975 Figli a me tanto cari, sia pace a voi. Sono la Vergine della Luce, e desidero che le vostre menti e i vostri cuori …Altro
La semplicità è sorella dell'umiltà.

LA MISERICORDIA CHE VOI USERETE…

1 Aprile 1975

Figli a me tanto cari, sia pace a voi. Sono la Vergine della Luce, e desidero che le vostre menti e i vostri cuori siano sempre illuminati da quella luce spirituale che vi renda facile agire in conformità al Vangelo. Siano sempre illuminati i vostri pensieri e siano, le vostre decisioni, frutto di quella riflessione che vi fa equilibrati e prudenti, ma siano soprattutto il risultato di un confronto fatto con la legge di Dio e con la sua volontà.
La luce del cuore è quel calore che vi fa agire per amore di Dio e del prossimo. Oh, quanto bisogno c'è di questo calore umano e divino nel mondo! Il saper capire le necessità altrui è un frutto della mente sana, ma l'andare incontro è un frutto del cuore che, annientando l'egoismo, lo sostituisce con la generosità e la donazione.
Vi state preparando alla grande festa della Misericordia. Gesù vi mostrerà il suo cuore. Vi farà capire le dimensioni del suo cuore, ricco di grazia e di bontà. Io vorrei che vi preparaste in un modo tutto particolare. Chi va ad attingere acqua alla fontana, ne può prendere in quantità superiore se porta un recipiente di grande misura. Voi verrete ad attingere dal cuore del mio Figlio molte grazie.
Ora, chi si farà una provvista più abbondante? Coloro che avranno il recipiente più capace. La misura di ciò che otterrete sarà data dalla vostra generosità nel dare. Anzitutto dovrete perciò essere misericordiosi per ottenere misericordia. Tutti gli uomini hanno bisogno di essere perdonati, perché tutti sono peccatori. Se sarete capaci di usare bontà e misericordia con tutti, troverete Gesù disposto a perdonarvi e sarà Lui stesso che vi verrà incontro, non solo in tutte le necessità dello spirito, ma anche in quelle del corpo e in quelle multiformi cose che formano le vostre preoccupazioni.
A tutti dovete dimostrare la vostra bontà, ma specie a coloro che vi fanno soffrire. Saper dimenticare un'offesa ricevuta e sorridere davanti a chi non vi capisce, è certamente una cosa buona, per cui certe volte vi sembra di essere degli eroi, se sopportate. Ma se tenete conto del comportamento di Gesù verso coloro che l'offendono, non vi sembrerà poi un atto d'eroismo il vostro; capirete invece che, essendo voi stessi tante volte ingrati o cattivi col Signore, vi meritate solamente disprezzo da parte di tutti.
Figli, la misericordia che voi userete con gli altri, sarà la misura con cui il Signore vi verrà incontro all'ultimo giorno. Abbiate perciò una santa premura di essere buoni e un santo timore di affrontare un giudizio severo. Sappiate amare anche i nemici, perché è questo il distintivo dei cristiani. Ha detto Gesù: "Anche i pagani amano coloro che li amano". Voi dovete essere da più dei pagani.
Voglio raccomandarvi un'altra virtù tanto cara al cuore di Gesù. È la semplicità. È tanto difficile essere semplici in un mondo che vive solo di complicazioni. Eppure io desidero che possiate portare, come dono floreale al mio Signore, tante belle margherite. Saranno i vostri cuori, in cui non devono esserci né doppiezze né ambiguità. La semplicità è sorella dell'umiltà e non fa disdegnare di riconoscere i propri errori e le proprie manchevolezze. La semplicità fa amare di mostrarsi quali si è e di riconoscere ai propri simili i loro valori.
Chi è semplice non si adombra, non si altera, sa sorridere, sa nascondersi e sa accettare tutto ciò che il buon Dio mette sulla propria strada, sia il buono che il cattivo. La persona semplice difficilmente giudica o condanna, perché si sente troppo piccola per farlo. Così, mentre col cuore dilatato dal calore che la bontà le dona, è sempre pronta con misericordia ad accogliere, a perdonare e ad amare, con la luce della mente e la semplicità si circonda di anime da aiutare, da consolare e da illuminare. Con queste due virtù, andate incontro a Gesù, misericordia infinita, e attendetevi tutto con grande fede e con amore sincero.
Io vi istruirò in questi giorni e vi manderò i miei angeli, perché con numerose ispirazioni vi additino momento per momento tutto il bene che dovrete fare. Fate in modo di dimenticarvi il più possibile, per vedere i bisogni degli altri e intercedere per tutti. Le grandi sciagure che, provocate dagli uomini, portano nel mondo lutti e pianti, non vi lascino indifferenti, ma siano un continuo richiamo alla fede e all'esercizio della carità. "Date e vi sarà dato", sia un monito continuo ad usare misericordia.
Vi benedico tutti sempre.

MARIA MADRE E MAESTRA 13. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia