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zagormau
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ADOPERO IL MALE E NE RICAVO IL BENE 1 gennaio 1972 Figli miei, pace a voi, grazia, fede e amore! Sono il vostro Gesù di Misericordia infinita. Il giorno della mia circoncisione m'invita a parlarvi del …Altro
ADOPERO IL MALE E NE RICAVO IL BENE

1 gennaio 1972

Figli miei, pace a voi, grazia, fede e amore! Sono il vostro Gesù di Misericordia infinita. Il giorno della mia circoncisione m'invita a parlarvi del mio primo spargimento di sangue per la Redenzione degli uomini. Poche gocce di sangue dicono molte cose nel Figlio di Dio. Sarebbero bastate infatti quelle poche gocce a cancellare completamente ogni colpa ed a riaffermare e consolidare la più perfetta amicizia tra Dio e l'uomo. Io prevedevo però le diverse obiezioni che molti lungo i secoli avrebbero potuto indirizzarmi. Sarebbero stati molti i diffidenti o i dubbiosi della propria salvezza. Non avrebbero potuto capire fino a che punto arrivava l'amore di un Dio che si abbassava, s'umiliava e si rendeva simile all'uomo. Occorreva dare una prova parlante. Occorreva dare una manifestazione totale di amore fatto di martirio. Occorreva l'immolazione per incitare alla generosità e alla donazione gli uomini. Io dunque, Bambino, vi feci duemila anni fa il mio piccolo dono. Voi oggi mi avete fatto il vostro. Quando chiedo ad un'anima d'amarmi sono solito agire così. Chiedo piccole cose e dono grandi consolazioni. Poi, a poco a poco, tolgo le consolazioni ed aumento le mie richieste. Quanto mi consolano quelle anime che ad ogni mia richiesta sanno rispondere affermativamente. «Sì, Gesù!», dicono e pare che i sacrifici a cui si sottopongono volonterosamente li attirino al punto da diventare per loro una necessità. Mi comporto così, vi ho detto; chiedo una goccia di sangue in cambio del mio. Poi quanto più si cammina nella virtù e nell'amore, tanto più chiedo. Come gioisco quando qualche anima si mette a mia disposizione totalmente: «Fa' di me ciò che vuoi!». Scelgo qualche volta i giovani, li chiamo accanto a Me, li voglio miei apostoli, metto nei loro cuori desideri di carità e di amore inesauribili. Quando mi capiscono, si accende in essi la vocazione religiosa; allora li faccio depositari del mio Sangue. Dico ad essi: «Le vostre mani benedicenti faranno piovere aiuti dal Cielo. Le vostre mani che assolvono laveranno nel Sangue le anime dei peccatori. Le vostre mani che si levano e che consacrano perpetueranno nel tempo lo spargimento del mio Sangue». E questi giovani, che mi amano e che capiscono i miei desideri, vengono e s'avanzano verso l'altare sul quale immoleranno se stessi con la vittima Divina. Come vorrei far comprendere a tutti la grandezza del Sacerdozio. Vi fu un tempo in cui le famiglie andavano a gara nell'offrire i loro figli al Signore. Li offrivano fin dai loro primi giorni di vita e chiedevano che il Signore li chiamasse ad essere suoi ministri. Svagati dalle molte leggerezze della vita, troppo pochi mi esprimono questo santo desiderio. Preferiscono pensare alla buona posizione e al successo. Così le sante vocazioni vengono a mancare. L'invito a pregare il Padre perché mandi numerosi operai nella sua messe si fa sempre più pressante. Ma a fianco di questi giovani, troppo pochi, come vorrei che vi fossero anime giovanili disposte a dare esse pure il loro contributo, la loro goccia di sangue perché maturino queste ed altre vocazioni. Forse il pensiero della mancata gioia nella formazione di una famiglia è solo un invito a dare le ali alla propria vita indirizzandola per uno scopo grande ed utile a tutte le anime. Come vorrei chiamare tutte quelle persone che si sentono pressoché inutili e dire ad esse: «Vuoi accogliere nel tuo cuore i miei aspiranti al sacerdozio per divenire loro mamma spirituale? Non importa che tu ne sappia il nome e la località dove abitano. Basta che tu voglia essere spiritualmente al fianco di questi giovani». La fede vostra potrà essere di rinforzo ad essi nei momenti di abbattimento e di angoscia. La vostra bontà darà ad essi la grazia di saper sorridere in mezzo alle tante difficoltà. Il vostro sacrificio li sosterrà fortemente nel combattimento. Chi lavora con l'apostolo avrà il premio dell'apostolo: non dimenticatelo. Ma c'è un'altra categoria di persone a cui chiedo ancora una goccia di sangue. Vedo qui come altrove, molte figlie deluse. Forse hanno amato e sperato in una persona e mentre pensavano di realizzare quello che è il sogno della maggior parte dei giovani, si sono viste crollare ad un tratto ogni speranza. Ciò che più le preoccupa è il passare degli anni. La tristezza invade il loro animo e forse pensano che, se avessero agito male, avrebbero avuto modo di accasarsi. Figlie mie, vorrei dire a costoro: Non vedete come attraverso queste prove ho voluto e desidero attirarvi sempre più accanto a Me? Sperimentare la meschinità di certe creature non è che un mezzo per donarmi col vostro sacrificio quella goccia di sangue che anche da voi desidero. Se la vostra vocazione è il matrimonio, è una santa vocazione; ma l'uomo che deve condividere con voi i pensieri della mente, gli affetti del cuore e le gioie e i dolori, deve essere scelto per voi dal Signore, non vi pare? È Lui che vede nel futuro e che sa ciò che è bene per questa e per l'altra vita. Infine, mi rivolgo a voi, mamme, che avete sofferto, pianto e amato per tutta una vita accanto a quei figli che avete cresciuto come meglio avete potuto e che vedete allontanarsi da voi in una svolta tremenda della loro vita. Li scoprite inquieti, cattivi, increduli. Mamme, eccomi qui a voi proprio per questi vostri figli; vi domando una goccia di sangue. Ma ve la dovete togliere dal cuore e me la dovete mettere nel Cuore. La trasformerò, questa goccia, che è frutto di un dolore senza misura. Siate buone: la vostra costanza sarà premiata. Ravvivate la fede. Unitevi nella preghiera col vostro consorte. Io sarò in mezzo a voi, ve lo prometto. Ho visto molti papà piangere, pregare e pentirsi per riconquistare all'affetto familiare i loro figli. Io adopero il male e ne ricavo il bene. Siate convinti che, se il male è seminato dal maligno, il bene lo vuole Dio che lo supera infinitamente. Non dubitate, non perdete la speranza. Il lavorio della grazia è sconosciuto agli uomini, ma a Dio è manifesto. A tutti ora mi rivolgo. Religiosi, consacrati, padri e madri, giovani e giovanette, a tutti come un mendicante chiedo la goccia di sangue che mi dica il vostro amore. La mia ricompensa sarà grande nell'altra vita; ma anche la gioia del sacrificio è grande se voi saprete trar profitto ognuno secondo il vostro stato. Grazie, figli, vi amo e mi dono a voi in una comunione perfetta.