Francesco I
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Un Angelo in divisa da colonnello.

Il 26 Settembre 1983 uno sconosciuto tenente colonnello russo di nome Stanislav Petrov si trovò al centro di una vicenda singolare. I satelliti russi inviarono delle informazioni errate alla base militare sovietica per problemi tecnici inerenti ad un attacco nucleare che proveniva dagli USA nel Montana con 5 testate nucleari.

In quel periodo la tensione tra le due super potenze Russia e Stati Uniti era molto alta a causa dell’abbattimento di un jet coreano da parte delle forze aeree sovietiche.

In quel preciso istante in cui Petrov prese la decisione di non lanciare la controffensiva con testate che avrebbero potuto distruggere l’umanità in una guerra di annientamento, sono convinto che le forze del bene suggerirono le sue mosse. Petrov ebbe subito dei dubbi perchè nel caso di un attacco sferrato dagli USA, difficilmente sarebbero stati lanciati solo 5 missili nucleari.
Decise quindi di non rispondere con un lancio di missili ritenendo che il satellite stesse trasmettendo false informazioni, come in effetti alla fine fu appurato. L’attacco dei cinque missili non fu altro che l’abbaglio del sole riflesso dalle nuvole. Petrov fu sollevato dall’incarico immediatamente e fu pensionato. Visse alla fine in povertà e gli furono riconosciute molte onorificenze in tutto il mondo tranne che nella sua Patria.
Riteneva, vista la sua umiltà, di non considerarsi un eroe dato che in fondo aveva deciso di non fare nulla.

Credo che tutte le forze del bene in quel terribile giorno si fossero concentrate nel luogo in cui il colonnello Petrov stava svolgendo le sue funzioni. Spesso credo che Dio intervenga per correggere gli errori dell’uomo tramite figure sconosciute e magari non credenti ma che forse si caratterizzano per una dote di grande umiltà, senso di giustizia e umanità.

L’ umanità oggi è alle prese con la pandemia e deve riflettere sul suo futuro, deve riuscire a prevedere il percorso che dovrà intraprendere, per salvarsi dall’autodistruzione verso la quale si sta incamminando. Noi non dobbiamo fare altro che pregare affinchè altri Petrov dormienti siano pronti ad intervenire per salvarci ancora come degli angeli custodi.

Ma fino a quando Dio non si stancherà degli esseri umani, che non credono più in nulla, che non hanno più fede nelle religioni, fiducia nella politica e nemmeno del prossimo? L’unica ancora di salvezza risiede forse nell’analisi introspettiva che siamo chiamati ogni giorno a fare. Ognuno di noi deve conoscere meglio se stesso. Se noi utilizzeremo le nostre energie per riuscire a diventare individui migliori, forse c’è ancora speranza. Mai e poi mai dobbiamo perdere la fiducia in noi stessi. Quest’ultima deve essere la nostra stella polare, il nostro mantra.
In onore del colonnello Petrov l’Assemblea generale dell’ONU ha introdotto nel 2013 la Giornata Internazionale per l’eliminazione totale di tutte le armi nucleari. Questa giornata viene celebrata il 26 Settembre.
Onore e gloria al colonnello Petrov che ci ha permesso di continuare a vivere e di realizzare i nostri sogni.
Grazie Signor colonnello!

STANISLAV PETROV UN ANGELO DEI TEMPI MODERNI

Il colonnello Petrov, uno dei pochi al mondo a meritare il premio Nobel per la Pace, morì invece in miseria nel settembre del 2017, gli era infatti stata revocata la pensione , la sua piccola abitazione era però decorata da un notevole numero di Sacre Icone che gli giungevano in regalo da tutta la Russia ed a chi gli chiedeva da chi avesse tratto l'ispirazione per il suo atto egli indicava una icona della Madonna