Il “Codex Amiatinus”, il più antico manoscritto sopravvissuto della Bibbia completa in vulgata latina

Daniel R. Esparza - pubblicato il 12/11/19

È anche considerato la copia più accurata della traduzione originale di San Girolamo


Anche se non sappiamo molto di San Ceolfrido, conosciamo almeno qualche dato a lui relativo: era sicuramente l’abate anglosassone del monastero di San Paolo, in Inghilterra, ed era guardiano di Beda il Venerabile. Sappiamo anche che alla fine del VII secolo commissionò tre copie della Bibbia. Una di queste è l’inestimabile Codex Amiatinus, la più antica copia sopravvissuta della traduzione di San Girolamo del IV secolo della Bibbia sia ebraica che greca (ovvero sia dell’Antico che del Nuovo Testamento) in latino. Questa traduzione è quella che conosciamo come Vulgata.

Il Codex Amiatinus è considerato la copia più accurata della traduzione originale di San Girolamo, e venne infatti usato per la revisione della Vulgata da parte di Papa Sisto V alla fine del XVI secolo. Attualmente è custodito nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, ed è ritenuto uno dei manoscritti cristiani più preziosi dell’Occidente.


Completato da sette scribi diversi, il Codex Amiatinus venne presentato a Papa Gregorio II da alcuni collaboratori di Ceolfrido, che morì nel cammino verso Roma nel 716.
Il manoscritto è così ricco di influenze bizantine da essere stato a lungo considerato italo-bizantino (come se fosse stato prodotto a Ravenna) piuttosto che di origine inglese.
alda luisa corsini condivide questo
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Minimum Cristiano
Ma questa è gloria TV o noi cattolici?
alda luisa corsini
Come mai lo dice a me? 😇