Stupendo miracolo di guarigione avvenuto a Lourdes!

E' un vecchio bretone, paralizzato da oltre cinque anni. Anima forte e credente. Bisogna sentirlo pregare per capirlo: «Fate, Signore, quel che volete della mia carcassa. Voi sapete meglio di me a che può servire, non sarò io a mettervi intralcio». Gli sta vicino Anna Maria, la figlia che, per lui, ha rinunziato a tutto.

Un giorno gli dice: «Papà, vuoi andare a Lourdes? La Mamma, sai, può tutto sul cuore di Dio». Il vecchio sorrise. «è un bel rischio, alla mia età, fare un viaggio simile. Ma poiché ti fa piacere, non dico di no! Però ricorda: non voglio tornare a casa nello stato in cui sto. Vengo a Lourdes, ma sarà o per morire o per guarire! Intesi?». Un sorriso e un abbraccio suggellarono il patto. Durante il viaggio, padre e figlia non fecero che pregare. Giunsero a Lourdes. «Dove mi conducete?». «All'ospedale», rispose il barelliere che spingeva la sua carrozzella.

«Non sono venuto per andare all'ospedale e non voglio andarvi». Ogni ragionamento fu inutile. Fu portato, secondo suo desiderio, alla Grotta. «Grazie, figlia mia. Ancora una gentilezza: giungi le mie mani e tra le dita mettimi la corona del Rosario, da solo non sono capace... Grazie! Ed ora disse con voce che non ammetteva replica lasciami, qui sto bene, non occuparti di me». Chiuse gli occhi ed elevò la sua anima verso Colei che è sempre china sulle miserie umane. E pregò: «Madonna santa, non mi muovo più di qui, se non morto o guarito. Non voglio scegliere, a voi di vedere ciò che è meglio. Aspetto, voi lo sapete, vi amerò tanto coricato in una tomba, che in piedi».

E questa preghiera ripetè senza stancarsi. Verso mezzogiorno, Anna Maria venne a dirgli: «è tempo che tu venga con me a prendere un po' di cibo, che avrai fame! ». Il vecchio aperse gli occhi e fissandola rispose: «Ecché? credi tu ch'io sia venuto qui per mangiare?». Chiuse di nuovo gli occhi e continuò la sua preghiera. A nulla valse l'insistenza della figlia. Anna Maria si rassegnò, s'inginocchiò vicino al suo buon vecchio e pregò con lui. Ogni tanto udiva il misterioso colloquio: «Qui son venuto e di qui non mi muovo che morto o guarito!». I pellegrini che passavano, osservavano quella scena, e vedendo il vecchio con gli occhi chiusi, le labbra serrate, dicevano tra loro: Ha ben poco da vivere il poverino!».

Ma era vivo, e l'anima parlava: «Vergine Santa, ch'io muoia o viva, tanto, sarà sempre bene, perché sarà quello che volete voi!». All'ora della processione, si lasciò condurre con gli altri ammalati, ma appena terminato, volle essere ricondotto alla Grotta. Anna Maria morta di stanchezza, ubbidì, ma non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un lamento: «Diamine! che testardo d'un uomo!».

Quando le prime ombre già avvolgevano la Grotta, la figlia gli disse: «è ora di prendere qualcosa». Non ricevendo nessuna risposta insistè: «Bisogna ben andare a dormire, è tardi, e la notte è fresca, ti può far del male!». «Non sono venuto qui per dormire! », rispose il vecchio. Esasperata la figlia non ne potè più: «Non vuoi né dormire né mangiare, né riposare? Che vuoi allora? vecchio testardo d'un uomo!». Egli comprese la figlia. Aprì gli occhi e le disse: «Anna Maria, lo sai il patto? Non sono venuto qui per mangiare e fare come gli altri, ho i miei affari io. Tu, figliola, lasciami, non preoccuparti, lasciami solo. Buona notte!».

Gli occhi pieni di lacrime, Anna Maria pensò che il vecchio padre diventasse matto. Si allontanò. Spenti gli ultimi canti della fiaccolata, il silenzio della notte si faceva sempre più profondo... Solo, avvolto dalle ombre della notte, e illuminato dalle candele della Grotta, il vecchio era là, immobile come una statua. La figlia non aveva avuto il coraggio di prendere qualcosa. Si era ritirata sotto il viale e seduta su una panchina, piangeva e pregava, finché stanca, si assopì. La scosse il fresco della notte; e allora corse veloce da suo padre. Il cuore le batteva: come l'avrebbe trovato, vivo o morto? Ed era inquieta, perché l'aveva trattato male.

Quando scorse la carrozzella, che le sembrò vuota, fu presa da indicibile spavento: forse era caduto ed era morto. Ma no, suo padre era in ginocchio, le braccia in croce, estatico. «Papà, che fai?», esclamò premendosi le mani sul cuore. Egli, calmo, si alzò, aperse le braccia e strinse a sé la figlia. Anna Maria comprese quello che era avvenuto, non resse all'emozione e svenne tra le braccia di colui che amava, il suo vecchio padre. Quando si riebbe, volle chiedere perdono, ma egli la prevenne: «Non pensare... Dimentica tutto... Hai sofferto, ma era il patto, lo ricordi? Io aspettavo il suo ordine dice indicando alla Madonna quando mi disse: Alzati!, l'ho fatto: Ed ora dimentica tutto, cara figliola, cantiamo insieme il cantico di gioia alla nostra buona Mamma».

Stretta sul cuore del padre guarito, Anna Maria non poteva dire nulla, piangeva... Lui, sempre testardo, cantava per tutti e due: «L'anima mia magnifica il Signore!».

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Per approfondire il messaggio e la dimensione profetica delle apparizioni di Lourdes, puoi consultare l'album che Tempi di Maria ha creato:

Lourdes: apparizioni, messaggio e segreti
maria immacolta
MAMMA SANTISSIMA ,AMACI SEMPRE