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gioiafelice
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Benedetto XVI: serve etica in politica, giudizio severo per chi non la rispetta. “Utilmente risuona in questo senso il monito del libro della Sapienza, secondo cui ‘il giudizio è severo contro coloro …Altro
Benedetto XVI: serve etica in politica, giudizio severo per chi non la rispetta.

“Utilmente risuona in questo senso il monito del libro della Sapienza,
secondo cui ‘il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto’ (Sap 6,5);
monito dato però non per spaventare, ma per spronare e incoraggiare i governanti,
ad ogni livello, a realizzare tutte le possibilità di bene di cui sono capaci, secondo
la misura e la missione che il Signore affida a ciascuno”.

“Il contributo politico ed istituzionale di cui voi siete portatori non potrà
quindi limitarsi a rispondere alle urgenze di una logica di mercato,
ma dovrà continuare ad assumere come centrale ed imprescindibile
la ricerca del bene comune, rettamente inteso, come pure la promozione
e la tutela della inalienabile dignità della persona umana”.

“Il rispetto della vita in tutte le sue fasi, dal concepimento fino al suo esito naturale
- con conseguente rifiuto dell’aborto procurato, dell’eutanasia e di ogni pratica eugenetica
- è un impegno che si intreccia infatti con quello del rispetto del matrimonio, come unione
indissolubile tra un uomo e una donna e come fondamento a sua volta della comunità
di vita familiare”.

“Un autentico progresso della società umana non potrà dunque prescindere da politiche
di tutela e promozione del matrimonio e della comunità che ne deriva, politiche che spetterà
non solo agli Stati ma alla stessa Comunità internazionale adottare, al fine di invertire la tendenza
di un crescente isolamento dell’individuo, fonte di sofferenza e di inaridimento sia per
il singolo sia per la stessa comunità”.

Questo impegno non deve conoscere flessioni o ripiegamenti, ma al contrario va profuso
con rinnovata vitalità, in considerazione del persistere e, per alcuni versi, dell’aggravarsi
delle problematiche che abbiamo dinanzi”.

Infine padre Michele Simone, vicedirettore della rivista dei Gesuiti “La Civiltà Cattolica”:
D. – Cosa ci vorrebbe per dare uno scrollone alla politica italiana?

R. – Uno scrollone verrà dalle elezioni dell’anno prossimo: questo è indubitabile.
Perché, come dicono tutti i sondaggi, l’incidenza dell’anti-politica sarà significativa.
I partiti per ora sembrano non tenerne conto, mentre sarà un elemento che influirà parecchio.

D. – E lei che speranze ha?

R. – Che ci sia un rinnovamento della classe politica e del comportamento della classe politica.
Quindi, non soltanto un cambiamento di soggetti, ma un procedere diverso,
più favorevole alla comunità degli elettori.

Radio Vaticana 22 settembre 2012