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La potentissima medaglia di San Benedetto (anche contro le epidemie!)

Dalla Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, emblema di tutta la dolorosa missione redentrice del Figlio di Dio, trae efficacia l’opera della Chiesa, Strumento universale di Salvezza e recano la grazia salvifica tutti i segni di grazia di cui Essa è amministratrice. Ed anche, come conseguenza, la pluri-attestata e straordinaria efficacia del Sacramentale di cui vogliamo parlare in questo articolo: la Croce-Medaglia di San Benedetto da Norcia.

Origine

Dagli scritti di San Gregorio Magno (540-604), sappiamo che San Benedetto aveva una profonda fede nella croce e che operò miracoli con il segno della croce. Questa fede e la devozione speciale verso la croce furono trasmesse alle successive generazioni di Benedettini. La devozione alla croce di Cristo ha dato origine alla diffusione di medaglie raffiguranti San Benedetto con una croce tenuta in alto, nella mano destra, e la sua regola per i monasteri nell’altra mano. La croce, pertanto, è sempre stata strettamente associata alla medaglia di San Benedetto, motivo re cui è spesso chiamata medaglia-croce di San Benedetto.

Un fatto che si narra nella vita di San Leone IX, papa dal 1049 al 1054, offre una prova importante dell’antichità. Nato nel 1002 e impostogli nome di Brunone venne, ancor fanciullo, affidato a Bertoldo vescovo di Toul. Andato una volta a visitare i suoi genitori al castello di Eginsheim un velenoso rospo, salitogli sul viso durante il sonno, cominciò a sfregiarlo orribilmente. Alle grida del ragazzo accorsero prontamente i familiari ma non riuscirono a vedere l’animale che aveva a tal punto ferito Brunone da portarlo alle soglie della morte. Dopo due mesi di agonia il giovane, ben desto, vide una scala luminosa che, poggiando sul suo lettuccio e uscendo dalla finestra, sembrava portare al cielo. Un vecchio venerando, in abito monastico, discese per questa scala, tenendo nella mano un lungo bastone con sopra una croce. Avvicinatosi al giaciglio, toccò con la croce Brunone che in lui riconobbe il santo patriarca. Così, per una ferita generatasi in prossimità dell’orecchio dell’infermo, fuoriuscì il veleno e, in pochi giorni, rimarginata la piaga, il ragazzo guarì. In seguito a questo evento miracoloso, Brunone divenne monaco benedettino e poi papa. Questo fatto è stati riportato in modo esteso nell’opera del benedettino dom Prospér Guerangér in cui sono riportati altri numerosi ed edificanti episodi miracolosi legati all’uso di questa potente medaglia (La medaglia o croce di San Benedetto: le sue origini, significato e privilegi, Poitiers, 1862).

Nel corso del tempo ci sono state delle aggiunte, come la preghiera in latino sul margine della medaglia con cui si chiede la presenza di San Benedetto affinché possiamo essere rafforzati nell’ora della morte.

Non si sa quando sia stata coniata la prima medaglia di San Benedetto. Ad un certo punto della storia, una serie di lettere maiuscole è stata collocata attorno alla grande figura della croce sul retro della medaglia. Per molto tempo il significato di queste lettere era sconosciuto ma nel 1647, presso l’Abbazia di Metten, in Baviera, fu rinvenuto un manoscritto risalente al 1415 che forniva una spiegazione delle lettere. Sono le lettere iniziali di una preghiera latina di esorcismo contro Satana, di cui diremo più avanti.

Queste caratteristiche sono state infine incorporate in una nuova medaglia coniata nel 1880 sotto la supervisione dei monaci di Montecassino, in Italia, in occasione del 1400° anniversario della nascita di San Benedetto. Il disegno di questa medaglia è stato fatto a St. Martin’s Archabbey, Beuron, Germania, su richiesta del priore di Montecassino, Boniface Krug OSB (1838-1909). Da quel momento, la medaglia giubilare del 1880 è diventata, in tutto il mondo cristiano, la medaglia più popolare in onore di San Benedetto ed uno degli oggetti di devozione e di protezione dal male più diffuso nella cattolicità.

Efficacia e potere

Numerosi sono gli effetti benefici attribuiti a questa: guarigioni, protezione e liberazione dal maligno, grazia di preparazione ad una santa morte. La medaglia, evidentemente, non è un talismano che annulla le prove della vita ma un mezzo per opera del quale la divina bontà aiuta a superarle senza soccombervi. È un sacramentale e come tale va adoperato: è un segno sacro per cui sono significati e ottenuti effetti spirituali grazie alla preghiera della Chiesa. I benefici che si sperano di ottenere sono proporzionati alla crescita della fede e della fiducia in Dio e nel suo servo San Benedetto.

Ciò detto, va però sottolineata l’esistenza di una tradizione secolare che fa risalire all’uso della medaglia-croce interventi straordinari del Cielo in favore di tanti devoti, a tal punto da essere diventata uno dei più noti e utilizzati sacramentali dal mondo cattolico. E non a torto…

Circa il potere esorcizzante di questo sacramentale, gli esorcisti in coro ne danno testimonianza. Don Gabriele Amorth (†2016), nel suo libro “Un esorcista racconta”, scrive:

«Uno degli episodi più noti di possessione diabolica, riportato in vari libri per la documentazione storicamente esatta che ci ha tramandato i fatti, è quello riguardante i due fratelli Burner, di Illfurt (Alsazia), che furono liberati con una serie di esorcismi nel 1869. Ebbene, un giorno, tra i tanti gravissimi dispetti del demonio, si sarebbe dovuta rovesciare la carrozza che trasportava l’esorcista, accompagnato da un monsignore e da una suora. Ma il demonio non poté attuare il suo proposito perché, al momento della partenza, era stata data al cocchiere una medaglia di San Benedetto, a scopo protettivo e il cocchiere se l'era messa devotamente in tasca» (Edizioni Dehoniane, Roma 1991, pp. 52-53).

Significato dei simboli

Passiamo ad una rapida spiegazione dei simboli e delle lettere presenti sulle due facce della medaglia:

Sul diritto, San Benedetto tiene nella mano destra una croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della Regola. Sull'altare è posto un calice dal quale esce una serpe per ricordare un episodio accaduto nella vita del santo quando, con un segno di croce, frantumò la coppa contenente il vino avvelenato datogli da monaci attentatori. Attorno alla medaglia, sono coniate queste parole: “eius in obitu nostro presentia muniamur” (possiamo essere protetti dalla sua presenza nell'ora della nostra morte).

Sul rovescio, figura la croce di San Benedetto con le iniziali dei testi. Questi versi sono antichissimi, come abbiamo precedentemente ricordato.

Spiegazione delle iniziali presenti sulla Medaglia:

C.S.P.B. Crux Sancti Patris Benedicti – La Croce del Santo Padre Benedetto.

C.S.S.M.L. Crux Sacra Sit Mihi Lux – La Croce Santa sia la mia luce.

N.D.S.M.D. Non Drago Sit Mihi Dux – Non sia il demonio il mio condottiero.

V.R.S. Vade Retro, Satana! – Allontanati, Sanata!

N.S.M.V. Numquam Suade Mihi Vana – Non mi attirare alle vanità.

S.M.Q.L. Sunt Mala Quae Libas – Son mali le tue bevande.

I.V.B. Ipse Venena Bibas – Bevi tu stesso i tuoi veleni.

PAX: Pace.

La preghiera completa “della medaglia” si recita, quindi, così: “La Santa Croce sia la mia luce, e il Demonio non sia la mia guida. Allontanati, Satana. Non suggerirmi vanità. Quelle che offri sono cose cattive. Bevi tu stesso il tuo veleno. Pace”.

Indulgenze e benedizioni speciali

Alla medaglia è annessa un’indulgenza incondizionata per qualsiasi persona al momento della morte che “usi, baci o tenga la Medaglia tra le mani con venerazione”. Si concede anche se la persona affida la propria anima a Dio, fa una buona confessione o riceve la Santa Comunione. Se la persona non può farlo, può invocare con le labbra il Santo Nome di Gesù con profondo senso di contrizione, o con il cuore se la persona non può parlare. Anche nella festa dedicata a San Benedetto, l’11 luglio, si può ottenere l’indulgenza plenaria secondo le condizioni abituali stabilite dalla Chiesa: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice.

La medaglia va benedetta con una formula particolare e non con quella generica adattabile er ogni tipo di oggetto di pietà. Eccola di seguito:

“O Dio, che ti degnasti di riempire dello spirito di tutti i giusti il tuo santissimo confessore Benedetto, concedi a noi, tuoi servi, che celebriamo la sua solennità, di compiere fedelmente quello che abbiamo promesso, ricolmi del suo spirito e soccorsi dalla tua grazia”.

Fra Pietro (signummagnum)