"LA STORIA DEL RITROVAMENTO DELLA CROCE DI GESÙ". La Reliquia del Sacro Legno, sarebbe stata ritrovata a Gerusalemme, nell'anno 327-328, da Flavia Giulia Elena (Sant’Elena), madre dell'Imperatore romano …Altro
"LA STORIA DEL RITROVAMENTO DELLA CROCE DI GESÙ".
La Reliquia del Sacro Legno, sarebbe stata ritrovata a Gerusalemme, nell'anno 327-328, da Flavia Giulia Elena (Sant’Elena), madre dell'Imperatore romano Costantino I.
Secondo la Tradizione Cristiana, la Santa Croce sarebbe stata in parte conservata a Gerusalemme, in parte a Costantinopoli e in parte a Roma.
Dobbiamo a lei, a Sant’Elena, avere una buona parte delle Reliquie, ancora oggi conservate tra la Terra Santa e Roma, che parlano della Vita di Gesù.
È interessante sapere come questa importante donna ci viene presentata da Sant’Ambrogio, nel suo “De obitu Theodosii”, intenta nella ricerca della Santa Croce: "Elena si recò sul Golgota, i soldati videro quella vecchia donna, quella vecchia madre, aggirarsi e inginocchiarsi tra le macerie (Ecco il luogo della battaglia: dov’è la vittoria?).
Io sono sul Trono e la Croce del Signore nella polvere?
Io sono in mezzo all’oro e il Trionfo di Cristo tra le rovine?
Vedo cosa hai fatto, o diavolo, perché fosse seppellita la spada che ti ha annientato!”.
La donna, arrivando in quel luogo, cominciò a pregare e a supplicare Dio di esaudire i suoi voti.
La ricerca continuava e, finalmente, un giorno individuò il punto esatto dove la Santa Croce era sepolta.
Così fece scavare lì, sotto quella terra, fino a quando comparve una “Tavola”: era l’“Elogium” scritto da Pilato, la tavola appesa alla Croce, che indicava il motivo della condanna a morte del Nazareno.
Mentre la donna baciava piangendo il “Titolum”, i muratori riuscirono a estrarre dalla terra anche “tre croci”, con anche gli elogi dei due ladroni.
Ma sorgeva un problema: quale delle “tre croci” era quella del Figlio di Dio?
Fu così che, come ci dice lo storico Rufino, nella sua monumentale “Historia Ecclesiastica”, il Vescovo di Gerusalemme, Macario, ebbe un’intuizione per sciogliere l’enigma.
Fece portare le “tre croci” a casa di una donna malata da tempo, pronunciando questa preghiera:
Fa che questa donna, che giace sul letto malata, al tocco del Legno Santo, sorga subito dalla morte imminente, alla vita>>.
Dopo aver toccato la donna con la prima e la seconda croce, senza nessun risultato, al tocco della terza Croce, la donna guarì subito, alzandosi dal letto e glorificando il Signore.
Secondo la tradizione, già poco dopo il ritrovamento, diversi furono i frammenti staccati dalle principali reliquie della Croce, che furono largamente distribuiti.
Sant’Elena fece poi tre grandi parti della Croce di Cristo; una fu lasciata a Gerusalemme, un’altra fu spedita al figlio Costantino, che la fece mettere nella sua statua, eretta nel foro di Costantinopoli (ora perduta) , mentre la terza la portò con sé a Roma.
Proprio con l’intento di custodire a Roma la Sacra Reliquia, Sant’Elena pensò di far costruire una Basilica, dove sorgevano prima i suoi palazzi, sul monte Esquilino.
La Basilica, dal nome di “Santa Croce in Gerusalemme” nasce, dunque, fin dall'inizio, come un grande Reliquiario.
La Basilica viene detta "In Gerusalemme", poiché, alla base delle sue fondamenta, venne posta della terra consacrata, proveniente dal Monte Calvario, terra trasportata dalle navi della madre di Costantino, assieme alle stesse Reliquie della Santa Croce.
Per questo la chiesa fu chiamata, fin dal medioevo, semplicemente “Hierusalem”.
Per la devozione popolare, visitare questa Basilica significava mettere piede nella Terra di Gesù.
La Città Eterna ospita, così, grazie a Sant'Elena, una parte della Città Santa.
San Michele Arcangelo
È Sant' Elena
Církví Boha živého
Gog Light is not Maria = extreme antibible IDOLATRY