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Viganò: Fratelli Tutti professa il credo massonico di Francesco

Una lettura veloce di Fratelli tutti mostra che è stata scritta da un massone, non da un [ex] "Vicario di Cristo", scrive l'arcivescovo Viganò su AldoMariaValli.it (4 ottobre).

Per Viganò, "tutto quanto è contenuto [nell'enciclica] è ispirato ad un vago deismo e ad un filantropismo che non ha nulla di cattolico."

L'arcivescovo isola l'affermazione di Francesco che San Francesco (+1226) abbia evitato nel suo incontro con il sultano una "guerra dialettica imponendo dottrine". Viganò definisce questo episodio una falsificazione della storia, perché San Francesco ha cercato di convertire il sultano. Secondo Viganò, "Bergoglio è un falsificatore della realtà. Mente con un’improntitudine che non conosce eguali."

L'arcivescovo nota una grave interpretazione sbagliata dell'idea di "fratellanza" quando Francesco afferma che la "fratellanza" si realizza appartenendo all'umanità. Invece la vera fratellanza è possibile solo in Dio Padre, incorporandosi in Cristo.

La parte inevitabile di Fratelli Tutti sul coronavirus conferma, secondo Viganò, che Francesco è schiavo dell'agenda globalista.

Ecco come l'arcivescovo riassume l'enciclica: "Costituisce il manifesto ideologico di Bergoglio – la sua Professio fidei massonicae – e la sua candidatura alla presidenza della Religione Universale, ancella del Nuovo Ordine Mondiale."

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