Danilo Quinto
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Matteo Salvini, un vero leader, per restituire dignità ad un'Italia libera, sovrana e cattolica - Danilo Quinto - 14 giugno 2018

Lo straordinario risultato della Lega alla elezioni amministrative del 10 giugno – che fa seguito alle affermazioni in Friuli, Molise e Valle d’Aosta e soprattutto alla formazione del Governo presieduto da Giuseppe Conte – dimostra che Matteo Salvini e la Lega sono in empatia con i sentimenti più profondi e i bisogni del popolo italiano. Salvini è in sintonia con il popolo e si muove nella cornice dettata dalla Costituzione, che definisce l’Italia una Nazione sovrana e obbliga lo Stato, come esigenza primaria, a tutelare i diritti della collettività nel suo insieme e del singolo cittadino.

In un Paese dominato e massacrato per decenni dall’ideologia comunista e post-comunista – che ha inquinato, culturalmente e politicamente, tutti gli ambiti della vita civile – il progetto di Salvini di ridare dignità all’Italia, genera un sentire comune che si trasforma in consenso elettorale. E’ inevitabile che sia così, con buona pace dei mass-media di regime, dei centri sociali, degli antifascisti dell’Anpi, dell’intellighentia post-comunista, che non sa più che pesci prendere e fa lanciare strali dai suoi pennivendoli, esponendosi al ridicolo. Così come si espone al ridicolo – proprio rispetto alla Parola di Cristo nel Vangelo – la Chiesa di Bergoglio, che attraverso il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas Italiana, sul caso della nave Aquarius, dice: "Credo che questa sia una sconfitta della politica che non sa gestire queste emergenze e prova a far rimbalzare la palla delle responsabilità mentre degli esseri umani rischiano. La politica dev'essere interessata al bene comune. L'Europa deve prendere atto che nessuno può fermare questi flussi, che sono epocali, e non è chiudendo porti e rimbalzandosi le responsabilità che si troverà una soluzione".

L’invito è sostanzialmente quello di fare dell’Italia e dell’Europa un “villaggio musulmano”, tacendo sul problema vero che sta dietro l’immigrazione: un business colossale di carne umana, gestito dalle organizzazioni criminali transnazionali, che si stima superiore ai 6 miliardi di dollari all’anno. Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, dal canto suo, richiama in un tweet una frase del Vangelo di Matteo: "Ero straniero e non mi avete accolto” (Mt 25,43). La usa in senso improprio, politico, più o meno come l’ha usata Emma Bonino con la sua campagna “Ero straniero, l’umanità che fa bene”, tanto piaciuta a Bergoglio, che ha dato la sua adesione. Politica, appunto. Come politica – e segreta – è stata la partecipazione del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano, alla riunione che si è svolta a Torino del Gruppo Bildeberg.

Penso di poter dire che tutti i cattolici sono curiosi di sapere che cosa ha potuto dire il Segretario di Stato ai potenti del mondo. Ha forse parlato dei cambiamenti climatici? O delle leggi anticristiche che vengono approvate dai Parlamenti di tutta la terra? Si è forse intrattenuto sulla strage degli innocenti compiuto attraverso l’aborto, che per decenni il sistema delle Agenzie internazionali che fa capo alle Nazioni Unite – favorito dalle teorie malthusiane sulla crescita della popolazione – ha organizzato nel pianeta? O forse ha detto qualche parola sul Piano Kalergi, che cent’anni fa voleva la mescolanza delle razze in Europa e il meticciato, per dominare i popoli nel modo più selettivo possibile, garantire la sostituzione della popolazione europea e dissolvere la sua appartenenza e la sua identità cristiana? O forse, per un attimo, ha pensato a Gesù, a Cristo, che non ha mai parlato in segreto ed ha insegnato ai Suoi amici a parlare nella luce, con il sì sì, no, no?

A questo proposito, è bene fare un'ulteriore riflessione. E’ vero che il nuovo Governo Lega-M5S si è insediato da soli 10 giorni e soli oggi hanno prestato giuramento i vice-ministri e i sottosegretari. Ed è anche vero che l’azione del Governo, ed in particolare quella di Matteo Salvini in questi primi giorni, è stata così efficace da smascherare - attraverso la vicenda della nave Acquarius - il problema celato dalla questione “umanitaria” dei cosiddetti profughi (che sono profughi se è accertato che lo siano e, comunque, quando questo dato viene accertato si scopre che su 100 migranti neanche 10 sono profughi): il commercio di carne umana che avviene nelle acque del Mediterraneo e la volontà dell’Europa (che è solo un’entità economica e non politica) di ignorare questo problema. Perchè l’Europa - nelle sue classi dirigenti - segue il disegno che fu di Kalergi cent’anni fa: la sostituzione della popolazione e il meticciato, per creare una nuova “razza europea”. L’operato del nuovo Governo, da questo punto di vista, si può definire cristallino, limpido, vero e - senza enfasi - storico.

Tutto questo è vero, ma c’è una questione urgente da affrontare, a mio avviso.

Riguarda la difesa - perchè di questo si tratta - dell’azione del Governo rispetto alle menzogne e al fango che viene fatto circolare dall’apparato mass-mediatico in generale (tranne isolate eccezioni) e da quello pubblico, in particolare.

E’ incredibile e senza precedenti la campagna di delegittimazione che viene condotta e fatta veicolare contro questo Governo, espressione della volonta’ popolare. Non si può attendere oltre, perchè se si lascia passare del tempo si rischia di farsi travolgere e far distruggere tutto.

Allora, qual è la proposta che faccio al Governo, alla Lega, a Salvini?

Devono operare subito per la rivisitazione dei contributi pubblici all'editoria per le testate di partito e no (ammontanti ad oltre 600 milioni di euro all'anno).

All’interno di questa questione c’è quella che riguarda Radio Radicale, lo strumento d’informazione principale dell’ideologia del pensiero unico dominante.
Emma Bonino fa una dichiarazione al giorno contro il Governo, la Lega e Matteo Salvini. Sui migranti e sulla vicenda della nave Acquarius ha detto: “Salvini baratta i migranti con i voti”. Da oltre vent'anni, una legge dello Stato elargisce a Radio Radicale 10 milioni di euro all'anno dei contribuenti italiani (ai quali si aggiunge il danaro dei fondi per l"editoria). Siccome questi gentili signori comprendono solo questo tipo di linguaggio, cancellare quella legge, inutile e dannosa, sarebbe o no un’opera di giustizia?

Accanto alla questione del danaro, c’è la questione legata alle persone che operano nel servizio pubblico radiotelevisivo. Cosa aspettano il Governo, la Lega e Salvini a nominare nuovi responsabili della televisione pubblica (direttori di rete e testate) e far entrare “aria fresca” nella conduzione dei talk-show politici della Rai, invasi da conduttori e ospiti di cultura e ideologia post-comunista e catto-comunista?


Matteo Salvini dice parole chiare, libere, oneste, di verità. Parole nobili, al posto delle menzogne che abbiamo ascoltato negli ultimi anni. Coltiva sempre di più la “nobiltà della politica”. La sua è una politica di servizio per il bene comune, che mette da parte gli interessi e le ambizioni personali. Non cambia le sue idee (sulla Russia, su Putin, sulla Siria, sull’Europa) e ad esse non rinuncia e questo è già moltissimo in un Paese abituato ai voltagabbana. Non solo. Vuole realizzare le sue idee, per rispetto dei suoi elettori e di tutti i cittadini. Per questo, ha quasi tutto contro e deve stare attento, come ha giustamente scritto Francesco Alberoni qualche giorno fa su “Il Giornale”, perché cercheranno in tutti i modi di fermarlo. Le armi saranno lo spread, la borsa in declino, le “ragioni” di un’Europa che è un’entità solo economica, pronta con la sua BCE, che è un’associazione privata, a disegnare e a condizionare il destino di un Paese. Quelli che si definiscono “poteri forti” - che non hanno alcun interesse a risolvere i problemi di milioni di famiglie che soffrono la povertà in Italia o ad arginare il fenomeno immigratorio - continueranno nei loro “giochi”.

L’importante è mantenere i nervi saldi e la barra dritta sul programma che sta riscuotendo il consenso degli italiani. Un programma che vuole ridefinire la posizione dell'Italia nei confronti dell'Europa. Chi non vuole che l’Italia affermi la sua sovranità si pone in contrasto con la Costituzione (art. 1 comma 2: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”) e deve avere il coraggio di dirlo e di chiedere che la Costituzione sia cambiata. In base al dettato costituzionale, nessuno – nessuno - può sottrarre al popolo sovrano, che si esprime attraverso il voto e l’elezione dei suoi rappresentanti in Parlamento, le sue scelte. I Trattati europei devono essere rinegoziati dal Parlamento se si pongono in contrasto con le libere decisioni del popolo sovrano. E nessuno – nessuno – può impedire al Parlamento di agire per il bene dell’Italia e per la sua sovranità, accettando tutto quello che proviene dall’Europa, dai burocrati europei, che non hanno fondato l’Europa politica (con una difesa comune, una politica estera comune, una politica comune d’interventi sulla disoccupazione e sul welfare e via dicendo), ma hanno realizzato, attuando gli interessi di consorterie massoniche e finanziarie, un’Europa economica, lontanissima dall’idea di un’Europa federale e politica. Un’Europa che difenda le sue radici cristiane, che torni a generare figli, che rappresentano il futuro di tutte le società e non continui ad ammazzare i nascituri nel grembo materno o a disfarsi dei vecchi e dei portatori di handicap gravi con l’eutanasia o a sovvertire l’ordine naturale approvando leggi di pseudo matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Opera, in Salvini, la sua formazione nei valori cristiani e questa sua appartenenza si coglie nel modo in cui si esprime, nelle scelte che compie e nel modo in cui si comporta. Senza infingimenti e ipocrisie di sorta. Sono certo che il grande consenso che il popolo italiano sta tributando a lui e alla Lega derivi anche da questo, perché il nostro popolo ha sete di verità, di giustizia, di libertà e di tornare ad essere fiero di proclamarsi cattolico.


Danilo Quinto - daniloquinto.tumblr.com