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Francesco I
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24 - IL SEGRETO DI PADRE PIO di Antonio Socci. Venerdì 15 febbraio 2008 è stato un onore e un immenso piacere per il Centro Culturale Amici del Timone di Staggia Senese avere come ospite lo scrittore …Altro
24 - IL SEGRETO DI PADRE PIO di Antonio Socci.

Venerdì 15 febbraio 2008 è stato un onore e un immenso piacere per il Centro Culturale Amici del Timone di Staggia Senese avere come ospite lo scrittore-giornalista Antonio Socci che ha presentato il suo ultimo libro: Il segreto di Padre Pio. Anche il pubblico ha gradito l'illustre ospite, dato che circa 400 persone hanno riempito in ogni ordine di posto possibile la piccola chiesa di Staggia Senese.
Il desiderio più grande che Padre Pio serbava nel suo cuore era quello di portare con Gesù la croce del mondo e fin dalla prima Messa lui offre se stesso come vittima. Dio lo premia rendendolo partecipe della signoria di Gesù, donandogli quei carismi che solo un'anima pia e santa può meritare: la bilocazione, la capacità di scrutare i cuori, le stigmate, i miracoli, l'osmogenia (il profumo di rose, tipico dei santi, che si può sentire anche a centinaia di chilometri).
Padre Pio leggeva l'anima delle centinaia di fedeli che si inginocchiavano ogni giorno al suo confessionale. Inoltre Padre Pio convertiva tanta gente, fra cui molti atei, massoni, comunisti, anticlericali, libertini, miscredenti sulla cui conversione nessuno avrebbe scommesso un centesimo.
Padre Pio riusciva a guadagnare anime al Signore in maniera rapidissima, a prezzo però di numerosissime sofferenze, anche fisiche. Alcuni testimoni raccontano che spesso, dopo qualche grazia concessa, il frate, per esempio, zoppicava o si ammalava gravemente.
Padre Pio per 50 anni, è stato crocifisso e stigmatizzato. Si sa bene dalla medicina che le ferite o si cicatrizzano o si infettano: le stigmate del santo non hanno mai fatto né l'una né l'altra cosa. Sono state sempre aperte e hanno sanguinato costantemente, seguendo i tempi liturgici.
Ben 500.000 miracoli sono stati segnalati per intercessione del santo (con tanto di accertamenti medici).
Il miracolo è un fatto o un'opinione di Fede? Perché l'accusa che fanno a noi credenti è questa: tu credi ai miracoli perché hai Fede. NO! È esattamente l'opposto. Infatti contra factum, non valet argumentum cioè contro un fatto, non valgono i ragionamenti. I miracoli rendono ragionevole la Fede e la nutrono. Certamente non è detto che da un segno del genere scaturisca la Fede perché questa è un dono di Dio, ma di sicuro deve far riflettere. Anche il più scettico non può, razionalmente, non porsi delle domande. Del resto chi crede ai miracoli scriveva Gilbert K. Chesterton lo fa perché ha delle prove a loro favore; chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi.

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