La piccola Araba, una santa in lotta contro Satana

Riporto alcune pagine di una piccola ma "fiammante" biografia della "Piccola Araba" (Santa Mariam Baouardy) scritta da una eccezionale testimone dei nostri giorni, suor Emmanuel Maillard, una religiosa che ha conosciuto la Venerabile Marthe Robin (leggi anche: Lo "scontro" è all'apice, Satana è scatenato ma Maria sta preparando una "Nuova Pentecoste"...Lo "scontro" è all'apice, Satana è scatenato ma Maria sta preparando una "Nuova Pentecoste".... In queste pagine suor Maillard racconta della guerra ingaggiata da Satana in persona contro questo prodigio dell'Onnipotenza di Dio, Mariam Baouardy e della clamorosa sconfitta che da lei subì. La Provvidenza volle - come per es. nel caso di san Pio, santa Gemma, santa Veronica - che la di lei battaglia vittoriosa contro il regno delle tenebre servisse alla Chiesa tutta per illuminare a fondo il mistero e l'azione di Lucifero, l'Angelo caduto, il nemico di Dio e dell'uomo.
Sono delle pagine bellissime, scritte in modo avvincente da una donna di profonda spiritualità, Suor Maillard, una vera convertita che attualizza molto bene per tutti noi le incredibili esperienze della Santa Piccola Araba.


SVENTARE LE FURBIZIE DI SATANA

Un altro punto del messaggio di Maryam mi sembra molto importante in quanto tocca il modo di agire di satana; il nostro mondo attuale lo passa troppo sotto silenzio. Per ottenere la vittoria nel combattimento spirituale, è di capitale importanza conoscere non solo l'identità del nemico ma anche le sue tecniche ed i suoi modi d'agire.

Questo ci permette di prendere le arme appropriate per vincerlo. Ho trovato questa testimonianza nel libro del padre Estrate, il padre spirituale di Maryam che ricevette le sue confidenze. Durante il suo soggiorno al Carmelo di Pau, Maryam visse una prova simile a quella di Giobbe, raccontati nella Bibbia nel libro di Giobbe. Un giorno, Dio dette il permesso a satana di provare il suo fedele Giobbe che gli esprimeva un culto cosi sincero. Satana si diede da fare per sottomettere Giobbe a delle prove durissime, provò la sua fedeltà spogliandolo crudelmente di tutto tranne che della vita, allo scopo di indurlo alla bestemmia. Ma la fedeltà di Giobbe nei confronti di Dio rimase intatta e satana fallì totalmente nel suo piano di distruzione. In più, dopo quella visita del Male, Giobbe fu addirittura benedetto sette volte più di prima nella sua vita, nelle sue cose come nella sua persona.

Satana fece la stessa cosa con la nostra Maryam: andò da Dio ed ottenne il permesso di provarla molto duramente, di tentarla ed anche di "possederla" durante 40 giorni. Grazie a Dio, abbiamo lo scritto di queste prove nelle testimonianze dei presenti vicino a Maryam in quei giorni, e questi racconti sono infinitamente preziosi, poiché il Signore ha permesso che il maligno vi sveli le sue astuzie. Racconto coinvolgente!

LA PROVA DEI 40 GIORNI

Dunque satana, l'avversario per eccellenza, era furioso di vedere tutte le anime che gli strappava "quella piccola araba" (così lui la chiamava). Lei strappava alle tenebre migliaia di anime per offrirle a Dio. Assistiamo ad uno scontro veramente pazzesco fra il maligno e Maryam. Il maligno impose a Maryam una vera tortura. Ma lei supera tutte le sofferenze interiori e corporali con una grande fedeltà a Dio, e nella continua preghiera.

Ecco alcuni pezzi di dialogo uditi dalle suore del Carmelo e da alcuni sacerdoti presenti vicini a Maryam al momento di quella prova. Fin dal principio, satana esprime la sua rabbia dicendo: "sbriciolerò quella cattiva Araba! Più cresce in età e più aumenta la mia rabbia, soprattutto a causa di quei marchi” (quando satana dice marchi, lui indica le stigmate che Maryam aveva sul suo corpo). Allora Dio obbliga Satana a scoprire le astuzie che lui usa perché le anime religiose si perdano.

Facciamo molta attenzione a queste rivelazioni, ne trarremo un gran profitto!

"QUANTE ANIME RELIGIOSE PRENDIAMO NELLA NOSTRA RETE!"

Satana si vanta, dicendo: "Ecco; ho fatto cadere una suora in Inghilterra! E' nostra da ieri l'altro". Poi spiega la sua tattica che per lui è abituale: "Quando mettiamo sotto assedio un'anima consacrata a Dio, cominciamo a tentarla sulle piccole cose. Siamo riusciti a farle credere che non era amata dalla sua superiora quanto le altre consorelle. Così ha cominciato ad essere gelosa e questo l'ha spinta a scrivere delle lettere all'insaputa della superiora. Poi ha finito col desiderare di uscire".
"Quante anime prendiamo nella nostra rete mettendo nella loro mente l'idea che sono giudicate delle buone a nulla, che non sono amate! Poi ne prendiamo delle altre col desiderio di volere vedere tutto, conoscere tutto".

Satana aggiunge una parola dal significato molto pesante: "Trionfare su di un'anima che ha pronunciato le tre parole cattive (i tre voti), per noi e molto più che essere padrone di una città intera".

Questo spiega l'interesse capitale che il maligno ha di far cadere in modo particolare le anime consacrate a Dio. In effetti, la posta spirituale affidata alle persone consacrate è immensa per tutte le altre anime. Vorrei citare qui una parola che Gesù ha confidato a Mariam e che chiarisce questa idea: "Se, in una città, anche se completamente pervertita, io trovassi un'anima, una sola anima consacrata che sia fedele ai suoi voti, salverei l'intera città". Rendetevi quindi conto di ciò che ci si aspetta da un'anima fedele a Dio!

Questa non è una novità, è una verità biblica. Un bell'esempio ci viene dato nella Genesi, in un dialogo commovente fra Dio e Abramo. Abramo intercede presso Dio affinché non distrugga la città di Sodoma, come ne aveva intenzione di fare. Abramo gli dice che forse nella città ci sono dei giusti, e che quindi non può distruggere i giusti con i peccatori (Gen. 18, 16-33). Vi ricordate anche dell'episodio raccontato da Geremia (Ger 11,13). Dio si lamenta con il suo profeta a proposito di Gerusalemme: "Perche numerosi come le tue città sono i tuoi dei, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal!" Un pò più avanti, Dio dice che se avesse trovato in Gerusalemme una sola anima di un giusto, avrebbe salvato tutta la città. Che insegnamento magistrale per tutti noi! Se noi siamo fedeli al nostro dono totale ed al nostro impegno verso Dio, allora Dio salverà molte più anime, ed anche delle città intere!

OFFRIRSI FINO AL MARTIRIO

Gesù aggiunge anche, o piuttosto Maryam aggiunge da parte di Gesù che "colui che segue la regola integralmente ha la corona del martire". Perché essere fedele ai propri voti, essere fedeli alla regola della comunità ed al suo spirito, è veramente offrirsi fino al martirio. E' già un martirio in sé stesso; è proprio attraverso questo martirio d'amore che Dio può salvare delle moltitudini di anime.

Il maligno esprime chiaramente a Maryam la sua rabbia davanti alle anime consacrate, ed il suo desiderio di trionfare su di loro. Quindi, nel combattimento che il maligno intraprende contro Maryam, lui ha come scopo quello di spingerla a lamentarsi anche una sola volta delle sofferenze che le fa sopportare, e lui dichiara ad alta voce: "Le strapperò almeno un lamento!"

Vedete l'eroismo di Maryam durante quei 40 giorni! Nella sua estrema carità, accetta di soffrire tutte quelle tribolazioni, tutti quei dolori, al fine di offrili a Cristo, insieme alle Sue sofferenze, per la redenzione delle anime. Ed è in questo, più che alcun altro momento della sua vita, che vediamo come Maryam arda di carità. Non c'è che la carità, il fuoco della vera carità, che può esimersi dal lamentarsi.

II maligno ha un bel provare in tutti i modi durante questi quaranta giorni, ma non ottiene alcuna lamentela da parte di Maryam, neppure una sola! Non riesce neppure a farle dire "soffro, non ne posso più!" Al contrario, ogni volta che lui torna da lei (dato che lei è come muta a causa di questa possessione), cosa dice Maryam? "Signore, ti offro tutte queste pene per la Chiesa, per la santità dei sacerdoti, per le anime disperate, per le anime che si perdono....".

LE ARMI PER ABBATTERE SATANA

Queste ininterrotte vittorie da psarte della novizia diminuivano ogni giorno di piu la forza di satana, e lo ricoprivano di confusione. Allora, vedendo che era in ogni caso perdente, si mise a supplicare Dio di poter cessare questa lotta. Rimpiangeva di aver proposto questa sfida e vuoleva far cessare la partita. Ma cosa gli risponde il Signore? "Mi hai domandato di provare il suo corpo durante quaranta giorni, e non potrai smettere se non dopo i quaranta giorni". Il demonio si trova obbligato ad andare fino in fondo al tempo fissato, anche se è perdente ogni giorno di più.

Tutte le persone presenti possono ascoltare la voce calma di Maryam: "Mi unisco a Gesù ed a Maria, offro le mie sofferenze per tutti quelli che sono contro la Chiesa. Mio Dio, Tu sia benedetto!" Al posto di lamentarsi, sono invece delle benedizioni che Maryam rivolge a Dio.

Satana, per ordine del Signore, continua a rivelare a Maryam ed a tutta la comunità le sue sordide tecniche e parla anche di sé stesso. Racconta, per esempio: "Le tre armi più potenti contro di noi sono: La carità, l'umiltà e l'obbedienza". Ed aggiunge: "Io sono il tentatore, semino la divisione dappertutto. Faccio ciò che voglio". Qui noi vediamo i pericoli di fare la propria volontà, all'opposto di Gesù che dice al Padre "Non la mia volontà ma la Tua".

Un'altra cosa. Satana alza il velo ad una suora presente dicendole: "Strappo questo velo, perché non mi piace la modestia, mi irrita".

Un altro esempio: accusa pubblicamente Mariam dei suoi peccati. Sappiate che il maligno è l'accusatore (e' così che san Giovanni lo definisce nell'Apocalisse). Satana quindi accusa Maryam; e lei, cosa gli risponde? "Si, io sono solo peccato, ma spero nella Misericordia di Dio". Allora il diavolo grida: "Un piccolo niente trionferà su tutti noi, è impossibile!".

Maryam gli fa notare che, se lui ha la possibilità di torturarla e sbriciolarla provvisoriamente, lui non fa nulla se non dò che gli ha permesso il Maestro. Qui troviamo le esatte parole di suor Faustina Kowalska, quaranta anni dopo: Stava camminando verso il suo convento quando dei demoni le sbarrarono la strada: "Mi minacciarono terribili tormenti", lei scrive, "mentre si udivano queste voci: 'Ci ha portato via tutto ciò per cui avevamo lavorato per tanti anni!' Vedendo allora l'odio tremendo che avevano contro di me, chiesi aiuto all'Angelo Custode ed in un attimo comparve la figura luminosa e raggiante dell'Angelo Custode, che mi disse: 'Non temere, sposa del mio Signore; questi spiriti non ti faranno nulla di male senza il Suo permesso'. Quegli spiriti maligni scomparvero ed il mio fedele Angelo Custode mi accompagnò in modo visibile, fino a casa". (Diario, §419).
Satana non può fare nulla senza il permesso di Dio deve ubbidire!

MARIAM RIPORTA VITTORIA SU VITTORIA


Il diavolo, un giorno, fu obbligato a rivelare la causa del suo fallimento: "Sapete perché la piccola Araba parla così? Perché lei è cosi forte? Perché cammina dietro al Maestro!".
Ricordiamoci una parola di Gesù "lo sono la Luce del mondo, colui che mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la lue e della vita" (Ciò 8,12). E' proprio questo attaccamento a Gesù, è questa identificazione al Signore che permette a Maryam, in tutta serenità, di riportare vittoria su vittoria contro satana. Lei cammina dietro il Maestro, ed è per questo che è forte. In effetti tutte le tentazioni possibili passavano in lei, una dietro l'altra, dato che satana ne approfittava. Ad un certo punto Maryam disse: "Satana, tu mi tenti contro la Chiesa? Io amo la Chiesa, lei è mia madre, lei ti schiaccerà la testa. Mia madre la Chiesa non cadrà mai. Sei tu, satana, che cadrai. Tu, una volta, cadesti dal cielo, da quel giorno cadi sempre!"

Poi aggiunse: "Se gli uomini ti vedessero, non ti seguirebbero mai Miserabile, ti si vede solo alla morte. Se potessimo vederti soltanto in faccia, tutto il mondo ti sfuggirebbe." Ed aggiunge: "Satana, tu sei caduto in piena luce; noi cadiamo per debolezza. Chi segue la luce ha un cuore retto. Tu cerchi di ingannare le anime, Gesù cerca di manifestarsi. Io non sono che un piccolo niente. Per Gesù io sarò al di sopra di te, Gesù sarà la mia luce. Gesù sceglie i deboli. Poichè sono debole, Egli mi ha scelta".

Tutte le volte che Maryam ritrovava un pò di forza nel bel mezzo delle sue sofferenze diceva: "Gloria a Gesù! Gloria a Gesù!" Il demonio furioso diceva: "Che cosa sta dicendo questa Araba, è mai possibile! No, no! Gloria a me, gloria a me!"

Maryam diceva allora: "Quando lo Spinto di Dio scende in un’anima, porta la calma, la pace, la gioia. Quando sei tu che scendi, satana, tu non porti che la noia, la pena, il turbamento". Poi aggiungeva: "Quando Dio vuole una cosa, tu non puoi cambiare nulla Tu sei obbligato ad ubbidire a Gesù, tremando".

LE CIME DOVE SI METTE IN GIOCO L'ETERNITA'

Avete visto il tenore delle prove subite da Maryam e quel dialogo inusitato fra una figlia della luce ed il principe delle tenebre? Questo ci aiuta molto a prendere coscienza con precisione delle dimensione del combattimento spirituale che si svolge invisibilmente, e della posta in gioco. E quale è questa posta? E' l'avvenire delle nostre anime, e di tutte le anime di tutti i tempi!

Maryam, in questo episodio cruciale della sua vita, diventa come il bersaglio di una persecuzione accanita da parte di colui che lavora giorno e notte per farci cadere Ma è anche chiaro che in quel momento, Maryam compie il suo bel mestiere di carmelitana. Fa il suo lavoro di consacrata. Per coloro che pensano che dietro ai muri di un Carmelo non avvenga nulla e che quelle esistenze dietro le sbarre non siano che tempo perso, delle energie perdute... che grande errore!

In realtà, i Carmeli e tutte le comunità religiose che sono fedeli alla loro vocazione, sono delle cime dove si gioca l'eternità di tante persone. Dobbiamo ringraziare per questo spiraglio di luce quasi indiscreto nella piccola cella di Maryam, ben nascosta nel Carmelo.

Questa rivelazione cade a proposito, adesso, in un momento in cui, più che mai, il maligno moltiplica le sue devastazioni. D'altra parte, è consolante vedere che tutto il male che avviene nel mondo, non accade solamente a causa della nostra psicologia e natura manchevole, ma avviene perché provocato da un pernii o molto reale, e questo nemico è una persona che ha un nome.

E' SATANA CHE HA PAURA DI NOI

Si tratta certamente di una persona che viene ad attaccarci, una creatura personale, puramente spirituale, e non un tipo di energia negativa che galleggia per l'aria, senza personalità, come ci fanno credere alcune spiritualità velenose dei nostri tempi.

E' di capitale importanza capire che si tratta proprio di una persona, ed in effetti è lui che ha paura! E’ satana che ha paura di noi quando, per vincerlo, prendiamo le armi di Gesù, vale a dire l'umiltà, l'obbedienza e l'amore. Ed è lui, satana che trema di paura d'avanti ad un'anima che si è abbandonata all'amore! Una persona che vive veramente con Gesù non ha alcun motivo per avere paura del maligno. Ecco l'esempio e l'insegnamento che Maryam ci consegna con la sua vita.

Tratto da:
Suor Emmanuel Maillard, Maryam di Betlemme, la piccola araba, Children of Medjugorje, Bosnia Erzegovina 2011, pp. 57-66.
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