Gli Eletti del Signore
1980
1.1 Si Sposa Mi fa orrore proseguire il racconto; tornata che fui alla casa paterna mi dimenticai del voto fatto,mi dimenticai del mio DIO; disprezzando il suo amore, mi diedi in preda alla vanità …Altro
1.1 Si Sposa
Mi fa orrore proseguire il racconto; tornata che fui alla casa paterna mi dimenticai del voto fatto,mi dimenticai del mio DIO; disprezzando il suo amore, mi diedi in preda alla vanità del mondo,ma non per questo fui abbandonata dall' amoroso Signore; in mezzo a tanti pericoli, a cui incautamente mi esponevo, veniva la povera anima mia assistita dalla Grazia di DIO,
mentre non comprendevo la malizia del peccato. Da quanti pericoli mi ha sottratto, senza che io ne conoscessi la rovina che mi poteva venire,mi donava in certi casi una semplicità soprannaturale, e così la mia povera anima restava immune da tante colpe,che mi farebbero assai più rea di quello che sono avanti al cospetto di DIO. Finalmente passai allo stato matrimoniale; e così vengo a compiere il cumulo della mia nefandità. Mio DIO,mio Signore, e come puoi soffrire tanta audacia senza punirla? Terra come non mi inghiottisti! aria come non mi soffocasti! Ah, mio Gesù, mio amore, il tuo prezioso sangue fu quello che mi liberò dal meritato castigo: in anima e in corpo dovevo piombare nell' inferno!
Nonostante sì temerario attentato non fui abbandonata dal mio DIO,ma anzi con somma premura fui assistita da grazie molto grandi. La divina provvidenza , per liberarmi da molti pericoli peccaminosi, in cui sicuramente sarei incorsa, si servì di un mezzo molto efficace, e questo fu la gelosia del mio consorte, che non mi permetteva neppure di trattare i miei genitori, pena per me molto sensibile.
In questo stato ricorrevo al mio DIO con lacrime e con orazioni, ma buon per me che il mio Signore mi teneva lontana affatto da ogni peccato. Dieci mesi passai in questa situazione.

Fine di questa parte.
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Le anime umili,esprimono il Santo timore di DIO non solo con le proprie labbra,ma con la propria vita. La mortificazione non è stato tolto dal CONCILIO VATICANO II ,e quindi è valida fino alla fine. Il cammino della santità non è stato dal CONCILIO VATICANO II,ma certamente è stato tolto da chi rifiuta il cammino di conversione,
pur conoscendo la Verità. Per difendere la Verità bisogna viverla. Elisabetta Canori come
Santa Teresa d'Avila sentì il rischio di finire all' INFERNO. Eppure Gesù non abbandona la sua prediletta.
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Pericolo mortale: l' arma era ancora carica
Ero incinta della prima figlia, già erano scorsi sette mesi di questa, quando la Giustizia di DIO, giustamente irritata contro di me, voleva punire la mia audacia con tremendo castigo del suo giusto furore: s'interpose la misericordia del mio DIO,e per mezzo di Gesù crocifisso, mi liberò da mortale colpo.
Crocifisso mio Gesù,amor mio, già piombata …Altro
Pericolo mortale: l' arma era ancora carica
Ero incinta della prima figlia, già erano scorsi sette mesi di questa, quando la Giustizia di DIO, giustamente irritata contro di me, voleva punire la mia audacia con tremendo castigo del suo giusto furore: s'interpose la misericordia del mio DIO,e per mezzo di Gesù crocifisso, mi liberò da mortale colpo.

Crocifisso mio Gesù,amor mio, già piombata sarei nell' inferno, se voi prodigiosamente non mi aveste liberato. Quali e quante sono le obbligazioni che vi professo,amor mio,vi rendo infiniti ringraziamenti.
Ecco il fatto come fu. Al mio consorte fu regalata un"arma da fuoco (pistola), una mattina si alzò di buon'ora,prese quest' arma. Io ancora non mi ero levata dal letto,lo pregai a volere scaricare quell' arma, mentre per essere inesperto di quella, credevo potesse piuttosto offenderlo che difenderlo. Il suddetto per compiacermi alla mia presenza scaricò quest' arma;

dopo averla scaricata per dimostrarmi la sua esperienza mirò l' arma verso di me. Ecco si sente una voce che lo sgrida,e gli comanda di mirare altrove il corpo. Obbedì,contro sua voglia, mentre eravamo entrambi certi che l'arma fosse scarica; ma cosa tremenda e insieme prodigiosa: l' arma era carica di altra palla, ancora capace di levarmi la vita. Colpì il mortale colpo l' immagine di un santissimo Crocifisso, che stava poco distante dal mio capo; il cristallo del piccolo quadro si fece in minutissimi per mezzi,il muro restò bucato e il santissimo Crocifisso restò illeso.

Fu tale e tanto lo strepito del colpo, che parve una cannonata; come restammo storditi e spaventati non è possibile ridirlo. La puzza, ll fumo che tramandò questo colpo non pareva naturale.
Accorsero spaventati i prigionanti, credendo che fosse rovinata la casa.

Eppure, chi lo crederebbe? Non fu questo sufficiente a ricordare alla mia mente l'enorme delitto che avevo commesso. Mio DIO,quale pazienza avete esercitato verso di me! Siate benedetto in eterno.[..]