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Punti salienti dela prima intervista del cardinale Pell

Sky News Australia ha trasmesso il 14 aprile una intervsta con il cardinale Pell filmata al seminario del Buon Pastore di Sydney, dove Pell risiede. Ecco i punti salienti:

• Pell ha detto di "essersi arrabbiato così tanto per il modo in cui l'accusa ha trattato (i due testimoni)" che ha pensato fosse meglio rimanere in silenzio nel tribunale: "Ho pensato che se fossi andato là gliel'avrei fatta vedere a quel tipo per questa vergogna”.

• Pell non capisce le motivazioni di chi l'accusa: "Mi chiedo se non sia stato usato”.

• Bisogna stabilire che le vittime siano vittime davvero: "La colpa in base alla sola accusa è un segno di inciviltà".

• Pell è stato trattato bene dai compagni di prigione: "Tanti prigionieri hanno detto che era l'unica volta che si sentivano prigionieri stare dalla parte di un prete e condannato per pedofilia". "A un certo punto, uno (prigioniero) ha detto: 'Ha due primi ministri in supporto'."

• “Ho parlato con quattro persone (in prigione). Tre erano con me nel carcere di Barwon e sono stati molto gentili con me".

• C'era una "minaccia reale" alla sua sicurezza, ma si trovava nel braccio più tranquillo del carcere.

• “Ho ricevuto circa 4000 lettere. Ho avuto un enorme supporto, pratico e non solo. Non mi sono mai sentito abbandonato. Avevo una routine quotidiana. Ho seguito il consiglio che avevo dato ad altri preti." "Continuare a pregare, uscire dal letto di buon'ora. Mangiar bene. Fare movimento ogni giorno. Cercare di dormire la notte. Ho anche letto e scritto. Moltissimi libri...così mi sono abituato alla routine" che lui stesso ha definito un "ritiro mondano".

• “Avevo un bollitore e un televisore. Aveva servizi igienici, una doccia, un letto solido”.

• Pell ha pubblicato su TheAustralian.com estratti dal suo diario di prigionia, in cui discute la sua vita in carcere, il personale penitenziario, le umiliazioni subite, il suo breve impiego da giardiniere.

• La polizia penitenziaria è stata "cortese e dignitosa", ma a volte Pell ha dovuto sopportare "vili umiliazioni" come perquisizioni personali e manette.

• Pell era in isolamento per 23 ore al giorno, ma ha accettato questa misura necessaria per la sua sicurezza. Era abituato all'isolamento, perché in seminario doveva rispettare la "regola del silenzio" dalla sera al mattino successivo alle 9.

La polizia ha visitato il seminario di Sydney martedì pomeriggio (14 aprile). L'incontro era dovuto alle minacce subite sui social media dal cardinale.

#newsNftkwsfvxf

50:55
Illudacro
Non doveva parlare di cose scottanti riguardanti il vaticano ???