Per il Gran Maestro della Massoneria Francesco è un “tiranno illuminato”

Pochi giorni fa il sito della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI) ha pubblicato 28 pagine di Considerazioni del Gran Maestro Fabio Venzi sulla Relazione della Commissione Parlamentare Antimafia.

Nelle Considerazioni Venzi ribadisce le sue opinioni: perfetta compatibilità tra Chiesa e Massoneria, la Massoneria non cospira, i critici antimassonici sono assurdi, denigratori (pp. 2-5) con «disforia nella personalità» (p. 26). Sembra che a Venzi gli studiosi cattolici che sottolineano la componente magica e gnostica della Massoneria diano molto più fastidio della Relazione Bindi sebbene questa non dedichi loro alcun rigo.

Nel suo libro L’Ultima Eresia il Gran Maestro ha il merito di farci comprendere meglio l’incompatibilità tra Chiesa e Loggia: anche nelle sue Considerazioni il Gran Maestro Venzi fa capire che la Massoneria è una «Scuola Iniziatica», «uno dei tanti movimenti esoterici» (p. 4).

Venzi non vuol sentir parlare di «componente ‘satanica’ della Massoneria» (p. 5). Va bene, parliamo allora di componente iniziatica, esoterica, gnostica, luciferina… Perché sulla copertina de L’Ultima Eresia di Fabio Venzi c’è il Lucifero di Franz Von Stuck?

La Massoneria complotta contro la Chiesa? Impossibile, ridicolo, secondo Venzi il quale ritiene «ridicolo» anche il pensare che lui possa avere «importanti ‘alleati clericali’» e «conoscenze nelle alte sfere del vaticano» (pp. 3-4). Lui, non li ha… ma i suoi massoni? Eppure nel libro Vaticano massone (Piemme 2013), Galeazzi e Pinotti scrivono che Venzi «ci ha rivelato come all’interno della sua obbedienza, l’unica riconosciuta dalla Gran Loggia d’Inghilterra, vi siano molti sacerdoti. Venzi, in forma sobria e riservata, sta aprendo un fronte di dialogo con esponenti del Vaticano» (p. 54). Venzi nega che i rituali massonici sono segreti in quanto «sono tutti facilmente scaricabili tramite molti siti internet» (p. 13). Ce ne può indicare qualcuno? Se i rituali non sono segreti, perché non pubblicarli sul sito della GLRI ?

Venzi rimprovera l’on. Bindi di avergli fatto una domanda «provocatoria» (p. 23): se conosce la “Santa”, ossia il vertice della ‘ndrangheta che accetta di infiltrare i suoi uomini in logge massoniche. La domanda dell’on. Bindi era invece pertinente al suo compito istituzionale investigativo. Venzi è sconcertato dalla proposta suggerita dalla Relazione dell’Antimafia di Rosy Bindi: lo «scioglimento dell’associazione» (p. 25), ossia della Massoneria, da parte dello Stato.

Con parole sibilline il Gran Maestro dà l’idea che i massoni sarebbero capaci di operare in clandestinità in caso di scioglimento: «E i massoni all’estero? Non potrebbero infiltrarsi e ricostruire la massoneria italiana?» (p. 25). Certo, proprio come una società segreta!

La Relazione Bindi cita il caso di Papa Francesco che ha respinto un ambasciatore perché massone (p. 155). Venzi teme che la Commissione Antimafia stia suggerendo allo Stato di emulare il Papa magari cacciando gli ambasciatori massoni. Eppure la Relazione dell’Antimafia dell’on. Bindi precisa che la sua indagine «non riguarda la massoneria come fenomeno associativo in sé», né tutta la Massoneria italiana, ma solo un campione di 4 Obbedienze tra cui la GLRI (pp. 91-92).

Stia tranquillo il Gran Maestro Venzi: lo scioglimento non avverrà mai, altrimenti si scatenerebbe contro il governo italiano una pesantissima reazione massonica nazionale e internazionale. Non è escluso che persino qualche potente ecclesiastico scenda in campo a difendere la libertà di associazione dei massoni…

Di Bernardo (suo predecessore) aggiunge: «la Gran Loggia Regolare d’Italia, che è stata il fiore all’occhiello della Massoneria italiana e inglese è stata ridotta in cenere da Fabio Venzi. Mi chiedo: come può la Gran Loggia Unita d’Inghilterra continuare a riconoscerla come unica Obbedienza massonica sul territorio italiano? Cosa aspetta Venzi a rassegnare le dimissioni? […] Se Venzi si dimettesse forse qualcun altro potrebbe ridare un minimo di dignità a quella che io considero la mia creatura massonica» (min. 33:23-34:20).

Un altro punto interessante di quell’intervista è dove Di Bernardo dice che la società globale non può essere governata dalla democrazia ma da «una comunità di saggi che esprimono l’Uno, il Tiranno illuminato» (min. 40:00- 40:47). In un’altra intervista, rilasciata a Giacomo Amadori su Libero del 22 febbraio 2016, l’ex Gran Maestro Di Bernardo loda il Card. Pietro Parolin perché verso i massoni e l’esoterismo «non ha un atteggiamento negativo e ostile». Poi alla domanda «Qual è il suo prototipo di tiranno illuminato?», Di Bernardo risponde: «Se proprio devo fare un nome, direi il Papa» (www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php ). L’ex Gran Maestro Di Bernardo sa davvero molte cose ed è un osso duro. Altro che «si impappina»!

Corrispondenza Romana
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