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zagormau
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Mettersi al servizio di Maria è dirigere la propria vita verso il cielo. IMITATE MARIA 25 aprile 1972. Sia pace a voi, figli! Sono il vostro Gesù di Misericordia e di amore infinito. Sono qui a disporre …Altro
Mettersi al servizio di Maria è dirigere la propria vita verso il cielo.

IMITATE MARIA

25 aprile 1972.

Sia pace a voi, figli! Sono il vostro Gesù di Misericordia e di amore infinito. Sono qui a disporre i vostri cuori alla celebrazione del mese di maggio, che i vostri antenati hanno voluto consacrare alla mia Vergine Madre. Tutti i mesi dell'anno sono belli, sono un dono di Dio ed ogni mese come ogni stagione porta con sé le sue prerogative, i suoi doni e le sue meraviglie, per cui potete e dovete dire sempre: «Sia lodato il Signore che ha creato il Cielo e la terra e tutto ciò che in essi è contenuto». Ma quando si parla di maggio i cuori dei buoni hanno come un sussulto e un rinnovarsi di santi pensieri e desideri. È come un rifiorire di vita nell'ordine naturale e spirituale. È un guardare in alto in cerca della stella che vi deve indicare il cammino. Io desidero che questo risveglio religioso in nome e per amore della mia Mamma, sia portato in ogni città, in ogni paese, in ogni parrocchia, in ogni famiglia, fino agli estremi limiti della terra. Figli miei, non è una figura qualsiasi di santa che vi presento, ma è la piena di Grazia. È l'oggetto delle compiacenze da parte della Santissima Trinità che vi addito. Quando nelle notti stellate voi guardate il firmamento, vi rallegrate e gioite di quello spettacolo così maestoso e irraggiungibile. Ma quando vi addito Maria, anche se scoprite in Lei la luce delle stelle, le meraviglie di un cielo stellato, vi posso dire: «Guardate la stella, imitate Maria». Quando in un giardino fiorito guardate, osservate e vi inebriate del profumo dei fiori e rimanete rapiti dalla bellezza della rosa e del giglio, e vi sentite conquisi dalla piccolezza e dal profumo della viola e respirate a pieni polmoni come per meglio assaporare quei profumi, Io vi propongo il fiore più bello, che il profumo delle virtù rende tanto attraente da deliziare il cuore di Dio e vi dico: Accostatevi a Lei, respirate Maria perché venga in voi l'ossigeno di una vita cristiana vera. Quando il sorriso dei bimbi o la bontà di un cuore di mamma vi attirano e vi invitano ad essere più dolci e più buoni, pensate a Maria, il cui sorriso basta a rallegrare tutto il Paradiso. Accostatevi a Lei e pregatela che un raggio della sua bontà penetri in voi, così da rendervi simili a Lei. Quando, in montagna, scorgete le cime coperte da candide nevi o le distese di ghiaccio, pensate a Lei il cui candore fu ed è il vanto, il desiderio e la conquista del cuore, e invitatela a ricoprire del suo candore tutta la gioventù del mondo che, sedotta e attratta dal fango, vi si rotola, pensando di trovare in esso la felicità. Mettersi al servizio di Maria è dirigere la propria vita verso il cielo, è riempirsi dei profumi più pregiati di virtù scelte, è circondarsi di candore, è raggiungerla nella gloria. Vorrei ripetervi parole infuocate, che ai santi feci intendere, per spronarvi ad amarla, ad onorarla, ad imitarla. Vorrei a ciascuno di voi dare il mio cuore perché la conosceste sempre meglio e sempre più profondamente la faceste conoscere ed amare. Io, Figlio del Dio vivente, non volli fare a meno di Lei e volli il suo cuore per appoggiarvi il mio capo, volli le sue braccia perché mi accogliessero quando, stanco della cattiveria degli uomini, cercavo rifugio e conforto. Cercai le sue mani perché mi benedicessero e mi accarezzassero quando dovevo partire per i lunghi viaggi di apostolato. Cercavo il suo sorriso, la sua voce, le sue lacrime, il suo lavoro, le sue parole, i suoi canti, le sue preghiere, il pane saporito che preparava, gli indumenti lindi e puliti che mi porgeva, e in tutto e sempre scorgevo la perfezione del suo comportamento che mi parlava di Cielo e di grazia. Ecco, figli, in questo breve tratto esposto il quadro della vita di mia Mamma, santificata dalla nascita alla morte da una corrispondenza perfetta alla volontà di Dio e alla grazia ricevuta. Ma a voi pure, figli, furono dati doni in abbondanza. Che vi resta da fare se non corrispondere ai divini favori come Lei? Una vita umana è come lo sbocciar di un fiore. Fate che il Sole della grazia sempre illumini, riscaldi e fecondi questo fiore che è la vostra vita. Fate che non manchi mai la rugiada della preghiera e la pioggerella del dolore per renderlo sempre fresco e vivo. Fate che il profumo e la freschezza del vostro fiore siano sempre custoditi dalla siepe della mortificazione, e concimate la pianta con la penitenza. Troppo si pensa che tutto sia un di più e che la penitenza sia riservata ad altri tempi. L'esempio della mia Mamma, che nelle molte apparizioni continuamente parla e parlò di penitenza, perché della penitenza - e quale penitenza! - aveva fatta la più grande esperienza, sia d'incitamento a tutti voi e a molti altri a praticarla. Si ama circondare gli altari della mia Mamma coi fiori più delicati e fate bene, poiché la sua amabilità li merita e la sua finezza li desidera; ma quanto più desidera essere circondata, e gustarne il profumo, da quei deliziosi fioretti che parlano d'amore e che le toccano il cuore! Coraggio dunque, figli, tutti uniti col vostro Gesù, come fratello maggiore, intraprendiamo la meravigliosa gara d'amore, attorno a questa nostra Madre impareggiabile. Lode e onore a Lei, Madre di Dio, Madre vostra, Regina di tutti i Santi e della Chiesa. A Lei porta del Cielo, candido giglio della Santissima Trinità, rosa splendente del Paradiso, sia gloria e onore da tutti i popoli e per tutti i secoli. Figli miei, vi benedico e sono con voi. Arrivederci accanto a Maria!