Vorrei riproporre qui un brano letto tempo fa non ricordo su quale sito cattolico, che mi ha colpito per la sua profondità e lucidità di analisi cattolica (la sugla PP penso stia per Paolo Pasqualucci, ma non ne sono sicuro) :
“E’ da compiangere - ha detto giustamente San Francesco - quel predicatore che con la malvagità della vita contraddice la santità della dottrina che predica.
Oggi abbiamo …Altro
Vorrei riproporre qui un brano letto tempo fa non ricordo su quale sito cattolico, che mi ha colpito per la sua profondità e lucidità di analisi cattolica (la sugla PP penso stia per Paolo Pasqualucci, ma non ne sono sicuro) :
“E’ da compiangere - ha detto giustamente San Francesco - quel predicatore che con la malvagità della vita contraddice la santità della dottrina che predica.
Oggi abbiamo ‘predicatori’ che eccellono nella malvagità della dottrina: papi che fanno l’elogio ripetuto di Lutero e delle sue eresie, esaltano in tutti i modi le false religioni, definendo ‘una sciocchezza’ il convertir i popoli a Cristo, che sembrano intenti a distruggere il matrimonio cattolico in nome di una falsa misericordia, autorizzando gli adulteri a comunicarsi pur restando nel peccato; vescovi che falsificano apertamente i Sacri Testi, come il segretario della CEI, che ha raccontato ai giovani, non molto tempo fa, aver l’intercessione di Abramo salvato Sodoma dalla distruzione!
Sulla vita di questi chierici corruttori della fede non sta a noi indagare, ma certo cosa pensare di tutti quegli ecclesiastici dalla pastorale così lassista, così aperta all’accettazione non solo delle debolezze, ma persino delle aberrazioni del nostro tempo?
Guai a loro, la cui ignoranza dei Sacri Testi e della Dottrina deve essere abissale. Ecco come andranno a finire, se non si pentiranno e non torneranno alla fede:
‘Poiché, se noi cadiamo nel peccato (di apostasia) volontariamente, dopo aver ricevuto la pena conoscenza della Verità, non rimane più alcun sacrificio per tali peccati, ma solo l’attesa angosciosa del Giudizio e la vampa di un fuoco che divorerà i ribelli. Colui che ha violato la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni, è messo a morte senza pietà: di qual supplizio più atroce pensate voi non sarà degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e reputa come immondo il Sangue della Sua alleanza, col quale è stato santificato, e avrà fatto oltraggio allo Spirito della Grazia? Noi ben conosciamo quel Dio che ha detto: a Me la vendetta! Io darò la retribuzione; e ancora : il Signore giudicherà il Suo popolo! È cosa terribile cadere nelle mani del Dio vivente! (Ebrei, 10, 26-31’
E noi, lasciati come a noi stessi dal tradimento di troppi pastori, tuttavia non disperiamo, forti nella fede e nella speranza: ‘il Signore sa liberare dalla prova gli uomini pii, e riserbare gli empi per esser puniti nel giorno del Giudizio, specialmente quelli che seguono la carne nei suoi desideri immondi e disprezzano l’autorità’ (2 Pietro, 2, 9-10).
PP