Zanni (Lega): «La difesa della Famiglia in una nuova Carta dei Popoli europei»

«L’Italia sarà sempre in prima linea, anche a livello europeo, contro l’utero in affitto». È la posizione decisa del neo-deputato europeo Marco Zanni, eletto lo scorso 26 maggio con la Lega nella circoscrizione Nord-Ovest. Il politico lombardo, già eletto nel 2014 al Parlamento europeo (allora tra le fila del Movimento 5 Stelle), intervista da Pro Vita & Famiglia ha inoltre posto l’accento sulla salvaguardia della Famiglia che «sarà uno dei punti di una nuova Carta dei Popolo europei che»,ha ribadito, «sottoporremo ai nostri alleati».

Lei è stato eletto anche dopo aver firmato il Manifesto e aver appoggiato le posizioni pro life, dunque sapendo di andare contro molti oppositori e pesanti critiche per questo. Cosa rappresenta per lei questa elezione?
«Non ho ricevuto molte critiche per questo, anzi devo dire che le istanze sostenute nel Manifesto erano quelle di gran parte dei cittadini che ho incontrato in queste settimane di campagna elettorale. La riconferma a Bruxelles significa che su queste e altre tematiche è stata apprezzata la linea che ho sostenuto in questi cinque anni, e il supporto e la fiducia di così tanta gente mi dà la forza per continuare in questa direzione».
Uno dei punti fondamentali del Manifesto è anche quello di salvare la famiglia in Europa. Vi adopererete, e in che modo, per far tornare la famiglia al centro della politica comunitaria e reperire i fondi necessari per aiutare le famiglie?

«Sicuramente la salvaguardia della famiglia sarà una delle nostre battaglie all’interno del prossimo parlamento, e sarà anche uno dei punti di una nuova Carta dei Popoli europei che sottoporremo ai nostri alleati, per ricordare il valore che per noi ha la famiglia tradizionale, che non vuol dire discriminare nessuno, ma rendere chiaro a tutti uno dei punti cardine su cui si fonda la società europea, insistendo anche nuovamente sulla necessità di indicare un riferimento alle nostre radici cristiane. In concreto poi ci adopereremo affinché nei fondi dedicati, come ad esempio il Fondo Sociale Europeo, vi sia una cospicua linea specifica destinata proprio alle politiche destinate alle famiglie. Vogliamo inoltre che gli Stati nazionali siano liberati dai vincoli europei, che rendono difficili le azioni fondamentali che dobbiamo svolgere anche in questo ambito: non è giusto che per rispettare numeri astratti non si possa intervenire per risolvere i problemi concreti dei cittadini e delle famiglie italiane».
Il suo impegno pro life e pro family sarà anche contro la pratica dell’utero in affitto e le teorie che mettono a repentaglio la crescita dei bambini? In che modo?

«In molti Stati europei si è andati verso una pericolosissima deriva che spersonalizza gli individui, rendendoli alla stregua di oggetti, per soddisfare l’egoismo estremo che ha preso piede nella nostra società. Fortunatamente l’Unione europea non ha ancora potestà legislativa in questo ambito, poiché molte risoluzioni che sono stata approvate anche dal parlamento europeo in questi anni andavano nella direzione sbagliata. Garantisco quindi il mio impegno affinché su questo e molti altri ambiti sia lasciata libertà di azione agli Stati membri, in quanto non vogliamo imposizioni decise da Bruxelles su questioni così importanti. L’Italia è fortunatamente salda nella lotta contro l’utero in affitto, e garantisco che finché la Lega sarà al governo nel nostro Paese non si parlerà mai di pratiche di questo genere lontane dalla natura stessa dell’essere umano».
Salvatore Tropea

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