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VÀ PENSIERO - NABUCCO (G. VERDI) Per ricordarci il senso delle parole, la loro potenza capace di risvegliare le forze addormentate di un popolo ridotto all'inermità. Per ricordarci lo scopo della vera …Altro
VÀ PENSIERO - NABUCCO (G. VERDI)

Per ricordarci il senso delle parole, la loro potenza capace di risvegliare le forze addormentate di un popolo ridotto all'inermità.
Per ricordarci lo scopo della vera arte, che parla allo Spirito di uomini e donne liberi.
Per ricordarci l'immenso dono della musica, che come l'aria si libera e sfugge ad ogni prigione, cattività, dominazione.
E trasforma un popolo di imbelli pigri, paurosi e debosciati in veri guerrieri patrioti.

E soprattutto per ricordare ai piddini sinistroidi figli di Gramsci e di Stalin che la libertà per cui quelli che cantavano "Bella ciao" sono morti, è la stessa che loro tanto supinamente hanno venduto e oltraggiato da decenni, da bravi inetti e traditori!

Christus Iesus regnat! Imperat!

Và, pensiero, sull'ali dorate
Và, ti posa sui clivi, sui colli
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal

Del Giordano le rive saluta
Di Sione le torri atterrate
Oh, mia patria sì bella e perduta
Oh, membranza sì cara e fatal

Arpa d'or dei fatidici vati
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi
Ci favella del tempo che fu

O simile di Sòlima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù

Che ne infonda al patire virtù
Che ne infonda al patire virtù
Al patire virtù