MAI LA CHIESA CAMBIERA' IL SUO INSEGNAMENTO. CIO' CHE E' VERO UNA VOLTA E' VERO SEMPRE
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Non è possibile che il Magistero capovolga quello che è stato sempre insegnato con il carisma dell’infallibilità.
In teologia si dice: quod semel verum, semper verum (ciò che è vero una volta, è vero sempre).
Più o meno come in matematica: non sarà mai che un giorno due più due facciano cinque!
Può avvenire che un Papa sancisca un dogma contrario a quelli che sono stati proclamati in precedenza?
È un’ipotesi impossibile, perché Cristo ha detto a Pietro che ha pregato perché la sua fede non venga meno perché suo compito sarebbe stato proprio quello di confermare i fratelli nella fede (Lc 22,32).
Gli ha anche detto che qualunque cosa avrebbe legato o sciolto sulla terra, l’avrebbe legata o sciolta anche in cielo (Mt 16,19).
Cristo è fedele alle sue promesse e non ha mai permesso, non permette e non permetterà mai che la Chiesa nel suo Magistero definitorio o definitivo sbagli in materia di fede o di morale.
Non è mai successo che un dogma contraddica un altro dogma e non succederà mai. E questo perché Cristo non lo permette.
Ho precisato in materia di fede o di morale.
Non dunque nelle valutazioni politiche, economiche, sportive, ecc...
L’insegnamento della Chiesa sui rapporti prematrimoniali e contraccezione non può essere soggetto a revisione.
Giovanni Paolo II ha detto: “Quanto è insegnato dalla Chiesa sulla contraccezione non appartiene a materia liberamente disputabile tra i teologi. Insegnare il contrario equivale a indurre nell’errore la coscienza morale degli sposi” (5.5.1987).
Non è disputabile non solo tra teologi, ma anche tra papi, perché si tratta di legge divina e non umana.
Esiste una raccolta di sentenze dogmatiche anche nel testo bilingue, e cioè nella lingua in cui è stato fatto il pronunciamento e anche in italiano.
Passa sotto il nome di Denzinger.
Il Denzinger è stato il primo compilatore di questa raccolta, che è stata in seguito aggiornata.
Gli estremi di quest’opera sono i seguenti:
Heinrich Denzinger
Enchiridion Symbolorum definitionum et declarationum de rebus fidei et morium
(tradotto in italiano: raccolta dei documenti delle definizioni e delle dichiarazioni in materia di fede e di morale)
edizione bilingue a cura di Peter Hünermann
Edizioni dehoniane Bologna
Se mai dovesse avvenire che un Papa insegni qualcosa contro la fede e la morale, questi non agirebbe come Papa ma da uomo comune, in quanto eretico, scomunicato e quindi fuori dalla Chiesa, che dovrebbe venire deposto dai cardinali, onde poter eleggere un legittimo Papa al suo posto.
Non è possibile che il Magistero capovolga quello che è stato sempre insegnato con il carisma dell’infallibilità.
In teologia si dice: quod semel verum, semper verum (ciò che è vero una volta, è vero sempre).
Più o meno come in matematica: non sarà mai che un giorno due più due facciano cinque!
Può avvenire che un Papa sancisca un dogma contrario a quelli che sono stati proclamati in precedenza?
È un’ipotesi impossibile, perché Cristo ha detto a Pietro che ha pregato perché la sua fede non venga meno perché suo compito sarebbe stato proprio quello di confermare i fratelli nella fede (Lc 22,32).
Gli ha anche detto che qualunque cosa avrebbe legato o sciolto sulla terra, l’avrebbe legata o sciolta anche in cielo (Mt 16,19).
Cristo è fedele alle sue promesse e non ha mai permesso, non permette e non permetterà mai che la Chiesa nel suo Magistero definitorio o definitivo sbagli in materia di fede o di morale.
Non è mai successo che un dogma contraddica un altro dogma e non succederà mai. E questo perché Cristo non lo permette.
Ho precisato in materia di fede o di morale.
Non dunque nelle valutazioni politiche, economiche, sportive, ecc...
L’insegnamento della Chiesa sui rapporti prematrimoniali e contraccezione non può essere soggetto a revisione.
Giovanni Paolo II ha detto: “Quanto è insegnato dalla Chiesa sulla contraccezione non appartiene a materia liberamente disputabile tra i teologi. Insegnare il contrario equivale a indurre nell’errore la coscienza morale degli sposi” (5.5.1987).
Non è disputabile non solo tra teologi, ma anche tra papi, perché si tratta di legge divina e non umana.
Esiste una raccolta di sentenze dogmatiche anche nel testo bilingue, e cioè nella lingua in cui è stato fatto il pronunciamento e anche in italiano.
Passa sotto il nome di Denzinger.
Il Denzinger è stato il primo compilatore di questa raccolta, che è stata in seguito aggiornata.
Gli estremi di quest’opera sono i seguenti:
Heinrich Denzinger
Enchiridion Symbolorum definitionum et declarationum de rebus fidei et morium
(tradotto in italiano: raccolta dei documenti delle definizioni e delle dichiarazioni in materia di fede e di morale)
edizione bilingue a cura di Peter Hünermann
Edizioni dehoniane Bologna
Se mai dovesse avvenire che un Papa insegni qualcosa contro la fede e la morale, questi non agirebbe come Papa ma da uomo comune, in quanto eretico, scomunicato e quindi fuori dalla Chiesa, che dovrebbe venire deposto dai cardinali, onde poter eleggere un legittimo Papa al suo posto.