Tesa
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In Polonia “Stop alla Comunione in mano”
Diodoro
Possiamo ribadire, perché questo comunicato ce ne dà la certezza, che la distribuzione del Santissimo nelle mani dei fedeli era praticamente inesistente in Polonia fino agli inizi di quest'anno. Dalla primavera la Gerarchia sta tentando di imporla, e i fedeli ne sono turbati
ferralex
Viva i nostri fratelli Ussari alati!
Diodoro
Dal sito dell'Associazione Padre Piotr Skarga
Una campagna su vasta scala che promuove la tradizionale ricezione del Santissimo Sacramento in un paese cattolico non dovrebbe sorprendere. Agendo come FEDELI LAICI, ci pronunciamo a favore dei diritti inalienabili di tutti i cattolici. Lo facciamo in un modo che soddisfi le raccomandazioni della Chiesa, soddisfacendo le aspettative del nostro ambiente.
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Dal sito dell'Associazione Padre Piotr Skarga

Una campagna su vasta scala che promuove la tradizionale ricezione del Santissimo Sacramento in un paese cattolico non dovrebbe sorprendere. Agendo come FEDELI LAICI, ci pronunciamo a favore dei diritti inalienabili di tutti i cattolici. Lo facciamo in un modo che soddisfi le raccomandazioni della Chiesa, soddisfacendo le aspettative del nostro ambiente.

L’1 e il 2 ottobre 2020, cartelloni con illustrazioni significative e lo slogan «Stop alla Santa Comunione sulla mano!» sono apparsi per le strade di molte città polacche. Abbiamo organizzato questa azione come "Padre Piotr Skarga", rispondendo alle numerose richieste e domande dei nostri donatori e lettori, e tenendo presente la necessità di presentare pubblicamente la posizione dell’associazione sui tentativi di massa nelle chiese polacche di imporre e favorire il modo di ricevere la Santa Comunione sulla mano.
Tali azioni, finora estranee ai cattolici polacchi, sono giustificate solo in modo secolare, ovvero con la preoccupazione per la sicurezza sanitaria e con le preoccupazioni per il presunto impatto della forma tradizionale di ricezione del Corpo di Gesù sulla diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 (che finora non è stato scientificamente provato).
Allora qual è la nostra campagna? È soprattutto un richiamo alla verità fondamentale che la celebrazione dell’Eucaristia e il rito di ricezione del Santissimo Sacramento ad essa connesso devono essere svolti nella maniera più dignitosa e la migliore testimonianza della nostra fede e adorazione di Cristo, che è presente nel sacrificio e che è dato in cibo a tutti gli ammessi al sacrificio della Mensa Eucaristica. Sfortunatamente, gli eventi nella Chiesa polacca dalla primavera del 2020 stanno andando nella direzione opposta, che ovviamente ha dovuto essere accolta con una reazione appropriata da parte dell’opinione pubblica cattolica.
La nostra azione ha solide basi nell’insegnamento della Chiesa cattolica. L’Istruzione sul metodo di dare la Santa Comunione, emanata dalla Congregazione per il culto divino, "Memoriale Domini" del 29 maggio 1969, prescrive:
Dal punto di vista di tutta la Chiesa contemporanea, questo modo di distribuire la Santa Comunione [cioè direttamente in bocca], non solo perché si basa sulla tradizione di molti secoli, ma soprattutto perché è segno della venerazione dei fedeli per l’Eucaristia. Questa pratica non sminuisce in alcun modo la dignità di coloro che si accostano a questo grande sacramento, ma fa parte della preparazione necessaria per l’accoglienza più feconda del corpo del Signore.
L’iniziativa stessa della Associazione per la Cultura Cristiana Padre Piotr Skarga è giustificata anche nei documenti della Chiesa Cattolica. Come fedeli laici, questa Chiesa ci incoraggia ad agire attivamente nelle situazioni in cui sentiamo l’obiezione di coscienza. Infatti, secondo i paragrafi 2 e 3 del Canone 212 del Codice di Diritto Canonico:
I fedeli hanno il diritto di presentare i loro bisogni, specialmente quelli spirituali, così come i loro desideri ai pastori della Chiesa (…) secondo le conoscenze, le capacità e le capacità che hanno, hanno il diritto, e talvolta anche l’obbligo, di divulgare la sua opinione ai santi pastori su questioni riguardanti il bene della Chiesa…
Pertanto, indipendentemente dal cartellone della campagna, abbiamo inviato ai preti polacchi invii postali contenenti l’opuscolo C’è un Dio vivente in questa Ostia sulla mano della Santa Comunione. Inoltre, abbiamo pubblicato il sito web cialochrystusa.com, sul quale promuoviamo il culto di Gesù Sacramentato e distribuiamo gratuitamente la suddetta pubblicazione (in questa pagina è possibile scaricare la brochure in formato pdf, oltre a poster e striscioni che possono essere stampati e appesi).
Va anche sottolineato che la campagna «Stop alla Santa Comunione sulla mano!» non sarebbe possibile senza l’attuale sostegno finanziario dei nostri donatori, per i quali vi ringraziamo sinceramente. Il loro sacrificio materiale e il coinvolgimento spirituale in numerose campagne dell’Associazione hanno dato un frutto di cui andiamo fieri. Grazie ad essa possiamo sottolineare che la nostra iniziativa non è stata finanziata nemmeno in uno zloty dai fondi prelevati dai polacchi sotto forma di tasse o contributi.
Attraverso questa campagna, come Associazione Padre Piotr Skarga richiamiamo le coscienze dei Pastori della Chiesa e dei fedeli laici su una questione estremamente importante, perché riguarda direttamente il Santissimo Sacramento. Allo stesso tempo, non svalutiamo la necessità di mantenere i più elevati standard di pulizia e cura della salute e non persuadiamo nessuno ad astenersi dall'agire per combattere tutte le malattie infettive, indipendentemente dal fatto che si tratti di COVID-19, influenza stagionale o malattie più gravi.

PiotrSkarga.pl

it.wikipedia.org/wiki/Piotr_Skarga