Per maggiori informazioni Sputnik Italia si è rivolto all'autore di questa iniziativa, il noto blogger romano Tommaso Longobardi.
— Tommaso, cosa L'ha spinto di lanciare questa petizione? — Ho scelto di creare la petizione per dare voce a migliaia di italiani che trovano questa scelta pericolosa ed ignobile. La Costituzione parla chiaro: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Tuttavia i nostri governanti si rifugiano dietro alla scusa del "rafforzamento degli assetti difensivi nei Paesi settentrionali e orientali dell'alleanza atlantica" perché naturalmente usando la parola magica "difesa" riescono a mascherare una chiara provocazione alla Russia.
— La petizione ha un valore giuridico? — La petizione purtroppo non ha alcun valore giuridico ma puramente simbolico, le persone che hanno scelto di firmare la petizione appartengono a diverse fazioni politiche. Firmando hanno voluto esprimere la propria indignazione verso questa scelta riprovevole.
— La stampa italiana in qualche modo ha reagito al vostro appello? Avete sentito il loro sostegno? — No, la stampa italiana non ha minimamente citato la petizione. Tuttavia sono stato contattato da quotidiani esteri, che devo ringraziare per avermi permesso di far trasparire all'estero l'opinione di migliaia di italiani. Proprio per questo credo che la petizione abbia raggiunto il suo obiettivo, ovvero far sapere che molti italiani non condividono la scelta del governo.
— L'opinione di Grillo è condivisa da diversi schieramenti politici e rappresenta il pensiero di una grossa fetta di popolazione. Diversamente da Grillo però, non credo che il governo voglia trascinarci in guerra, credo solo che il nostro governo non abbia alcuna credibilità fuori i confini italiani e che si lasci sottomettere facilmente da un'organizzazione come la Nato.
— La vostra petizione verrà inviata al Presidente Mattarella. Pensa che il parere del popolo italiano sarà preso in considerazione? — No, la petizione potrebbe arrivare anche ad un milione di firme ma non verrebbe mai presa in considerazione. Basti pensare che dopo il referendum costituzionale il Presidente del Consiglio aveva dichiarato che avrebbe lasciato la politica in caso di sconfitta ma nonostante la pressione di un'enorme fetta di popolazione, è rimasto in politica come se nulla fosse.
@Sam Gamgee ad esempio anche qui russia-insider.com/en/node/22391 Trovo del tutto normale le schermaglie propagandistiche fra stati e gruppi di potere con interessi diversi: fra l'altro la propaganda della Russia di Putin è molto meno potente e insidiosa (oltre che essere molto più intelligente: vuoi mettere l'acume e l'abilità professionale di Putin e collaboratori con quella di Trump e del …Altro
Trovo del tutto normale le schermaglie propagandistiche fra stati e gruppi di potere con interessi diversi: fra l'altro la propaganda della Russia di Putin è molto meno potente e insidiosa (oltre che essere molto più intelligente: vuoi mettere l'acume e l'abilità professionale di Putin e collaboratori con quella di Trump e del partito del New World Order infiltrato nell'amministrazione USA????) di quella degli ambienti occidentali che le sono nemici. Ai tempi dell'URSS la propaganda antioccidentale era enormemente più potente, più sfacciata e mendace, più appoggiata da traditori fra di noi.
@Acchiappaladri : certo per noi e' piu' 'scena' che altro ,ma purtroppo negativa : siamo uno Stato privo di ogni sovranita' ( grazie P.D. ! ) ,pero', scusi ,la propaganda provocatoria da parte russa dove la vede ?
Si tratta di missioni militari più simboliche (politicamente) che altro, nell'ambito degli accordi NATO. Non diamo eccessivo credito alle provocatorie propagande delle due parti, USA/NATO e Russia. I grossi problemi reali di escalation sono altrove, ad esempio in Ucraina o Nord Corea o Turchia o Iran.