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Salve Regina dei Frati Predicatori. SALVE REGINA DOMENICANA Narra una leggenda che una donna devota e degna di fiducia, di Marsiglia e di origine Lombarda, una sera, partecipando alla Compieta dei …Altro
Salve Regina dei Frati Predicatori.

SALVE REGINA
DOMENICANA


Narra una leggenda che una donna devota e degna di fiducia, di Marsiglia e di origine Lombarda, una sera, partecipando alla Compieta dei frati, fu presa da tale fervore e profonda preghiera che, all'inizio della Salve Regina, fu rapita in estasi e vide quattro immagini meravigliose che riportò sotto giuramento e che sono meritevoli di essere da noi rispettate, ascoltate e ricordate.

Vide la Regina della Misericordia divina che quando i frati dicevano "Spes nostra Salve" (Speranza nostra, salve), li salutava maternamente;
quando dicevano "Eja ergo, advocata nostra", la Madre di Dio si inginocchiava ai piedi del Figlio e pregava ed implorava per i frati;
e quando dicevano "Illos tuos misericordies oculos ad nos converte" (rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi), Maria li guardava con fare misericordioso per poi guardare il Figlio Divino.

Quando infine cantavano: "Et Jesum, benedictum fructum ventris tui nobis post ho exilium ostende" (Mostraci dopo questo esilio, il frutto benedetto del tuo seno), vide la Vergine Maria con in braccio il Figlio ancora in tenera età, mostrarlo a tutti e a ciascuno dei frati con un segno benedicente.......

Fra Giordano di santa memoria che fu il secondo Maestro Generale, ha lasciato scritto in un libretto le origini dell'Ordine, riportando un fatto, questo:
che un santo uomo degno di fede gli aveva riferito a lui personalmente di aver visto frequentemente, mentre i frati cantavano il passo "Eja ergo advocata nostra" (Orsù dunque avvocata nostra), la B. Vergine Maria inginocchiarsi davanti al Figlio Gesù e supplicarlo devotamente per la difesa e la diffusione di questo Ordine dei Predicatori della Verità......

Salve Regina, mater misericordiae; vita, dulcedo et spes nostra, salve. Ad te clamamus, exsules filii Evae; ad te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle. Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. Et Iesum, benedictum fructum ventris tui, nobis post hoc exsilium ostende. O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.