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Persino il giornale di Francesco lo chiama dittatore

Gli oltre cento movimenti ecclesiastici hanno difficoltà a sostituire i leader entro un anno, dopo che Francesco ha decretato a giugno che il termine massimo per rimanere in carica era di dieci anni.

Persino Repubblica.it, il giornale anticattolico amico di Francesco, ammette: "Il diktat di Francesco scatena lo scontento nei movimenti".

Il Vaticano avrebbe dovuto coinvolgere i movimenti, prima di agire; Repubblica.it cita un prelato anonimo che ha chiamato il decreto di Francesco "atto autoritario senza precedenti".

Le comunità hanno già difficoltà a trovare leader di valore per le comunità locali, figuriamoci i leader massimi.

I leader che devono ancora dimettersi sono: Chiara Amirante (Nuovi Orizzonti), Kiko Arguello (Movimento Neocatechumenale), Salvatore Martinez (Movimento Carismatico), Marco Impagliazzo (Comunità di Sant'Egidio), oltre ai leader dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Equipes Notre-Dame, Cursillos.

"Perché i movimenti devono cambiare leadership, mentre gli Istituti Religiosi no?" chiede il prelato.

Foto: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-SA, #newsCmavizavso