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L’ecumenismo o dialogo tra le religioni sta producendo i primi frutti. Iniziamo dai più evidenti

1° FRUTTO
In Ottobre Papa Francesco aprirà le celebrazioni per commemorare i cinquecento anni della Riforma protestante. Lo afferma l’Osservatore Romano a questo link:
www.osservatoreromano.va/…/papa-francesco-…
Si faccia presente che nel link di cui sopra si fa riferimento ad alcuni documenti che sono controfirmati sia dalla parte cattolica che protestante. Ciò significa che le dichiarazioni comuni potrebbero, a mio parere, avere valore teologico definitivo sia per i cattolici che protestanti. I documenti a cui l’Osservatore Romano si riferisce li riporto di seguito dal Sito Ufficiale del Vaticano.
Ecco il link del sito del Vaticano dove scaricare il documento
DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLA DOTTRINA DELLA GIUSTIFICAZIONE”
www.vatican.va/…/rc_pc_chrstuni_…

Cito alcuni punti perché possiate esaminare se sono in contrasto con il Magistero della Chiesa Cattolica.
Al punto 5 della Premessa:
«Questa Dichiarazione non contiene tutto ciò che s’insegna in ciascuna Chiesa sulla giustificazione; tuttavia essa esprime un consenso su verità fondamentali della dottrina della giustificazione, mostrando come elaborazioni che permangono diverse non sono più suscettibili di provocare condanne dottrinali».
Al punto 19 del testo:
«Insieme confessiamo che, l’uomo dipende interamente per la sua salvezza dalla grazia salvifica di Dio. La libertà che egli possiede nei confronti degli uomini e delle cose del mondo non è una libertà dalla quale possa derivare la sua salvezza».
Al punto 29 del testo:
«Ciò è quanto i luterani vogliono intendere affermando che il cristiano è “al tempo stesso giusto e peccatore”»…«Tuttavia, guardando a se stesso egli riconosce, per mezzo della legge, di rimanere al tempo stesso e del tutto peccatore, poiché in lui abita ancora il peccato…» «…nonostante il peccato, il cristiano non è più separato da Dio, poiché, nato di nuovo mediante il battesimo e lo Spirito Santo, ritornando quotidianamente al battesimo, egli riceve il perdono del suo peccato, per cui il suo peccato non lo condanna più e non è più per lui causa di morte eterna». (Commento mio: quindi il Sacramento della S. Confessione non ha valore, Gesù è sceso tra noi in forma umana solo per donarci lo Spirito Santo. Si nega la sua passione e morte e quindi il Sacramento della S. Confessione e indirettamente la Ss.ma Eucaristia)
Al punto 30 del testo:
I cattolici «riconoscenti per la salvezza ricevuta per mezzo di Cristo, vogliono piuttosto affermare che l’inclinazione ad opporsi a Dio non merita la pena di morte eterna».
Al punto 41 del testo:
«L’insegnamento delle Chiese luterane presentato in questa Dichiarazione non cade sotto le condanne del Concilio di Trento. Le condanne delle Confessioni luterane non colpiscono l’insegnamento della Chiesa cattolica romana così come esso è presentato in questa Dichiarazione».

Il documento “DAL CONFLITTO ALLA COMUNIONE”
Link del sito del vaticano da cui è tratto il documento:

www.vatican.va/…/rc_pc_chrstuni_…
Cito alcuni punti perché possiate esaminare se sono in contrasto con il Magistero della Chiesa Cattolica.
Al punto 8 del testo:
«Poiché questi racconti del passato erano per lo più ispirati da una reciproca opposizione, spesso non fecero altro che inasprire il conflitto tra le confessioni, provocando anche talvolta un’aperta ostilità».
Al punto 16 del testo:
«La presenza del passato nel presente si può modificare. In vista del 2017, il punto non è raccontare una storia diversa, ma raccontare questa storia in maniera diversa»
Al punto 17 del testo:
«I teologi ecumenici hanno deciso di non porre più l’accento sui punti di vista delle rispettive confessioni e di non perseguirli a svantaggio del dialogo ecumenico».

Al punto 32 del testo:
«Le dottrine spesso mostrano di avere molti elementi comuni, ma possono divergere, o persino essere in contrasto, nelle loro formulazioni. In virtù degli elementi comuni, il dialogo è possibile; a motivo delle divergenze, il dialogo è necessario».
Al punto 107 del testo:
«L’anima è la sposa; Cristo è lo sposo; la fede è l’anello nuziale. Secondo le leggi che regolano il matrimonio, le proprietà dello sposo (la giustizia) diventano proprietà della sposa, e le proprietà della sposa (il peccato) diventano proprietà dello sposo».
Ai punti 116-117 del testo:
«Questa è la concezione che Lutero aveva del credente cristiano, che è nello stesso tempo giustificato e tuttavia peccatore (simul iustus et peccator)». «La relazione con la parola di Dio come legge di Dio, in quanto essa giudica il peccatore, e la relazione con la parola di Dio come Vangelo di Dio, in quanto Cristo redime. Rispetto alla prima relazione noi siamo peccatori; rispetto alla seconda relazione siamo giusti e giustificati».
Al punto 123 del testo:
«I risultati di queste analisi e di questi dialoghi sono riassunti nella Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione…Si tratta, pertanto, di un consenso che non elimina le differenze, ma piuttosto le include in maniera esplicita».
Al punto 125 del testo:
«Insieme confessiamo che l’uomo dipende interamente per la sua salvezza dalla grazia salvifica di Dio. La libertà che egli possiede nei confronti degli uomini e delle cose del mondo non è una libertà dalla quale possa derivare la sua salvezza».
Al punto 126-127 del testo:
«Quando i luterani asseriscono che una persona può solo ricevere la giustificazione, essi in tal modo intendono negare “con ciò ogni possibilità di un contributo proprio dell’uomo alla sua giustificazione, senza negare tuttavia la sua personale e piena partecipazione nella fede”».
«Quando i cattolici parlano di preparazione ad accogliere la grazia in termini di «cooperazione», essi con ciò intendono un «personale assenso» dell’uomo che considerano «non come un’azione derivante dalle forze proprie dell’uomo, ma come un effetto della grazia»
Al punto 128 del testo:
«soltanto per mezzo della fede, la persona è giustificata “indipendentemente dalle opere” (Rm 3,28, cf. Dichiarazione congiunta, n.25) (Dichiarazione congiunta, Allegato 2C)».
Al punto 129 del testo:
«Quando l’uomo partecipa a Cristo nella fede, Dio non gli imputa il suo peccato e fa agire in lui un amore attivo mediante lo Spirito Santo. Entrambi questi aspetti dell’azione salvifica di Dio non dovrebbero essere scissi» (Dichiarazione congiunta, n.22; EO 7/1852).

2° FRUTTO
A questo link di seguito
www.riscossacristiana.it/il-signor-enzo-…
Il giornale mette l’accento su un certo Enzo Bianchi che da anni si fa chiamare Priore di Bose dichiarandosi appartenente alla Chiesa, poiché per essa lavora. E’ una persona molto attiva nell’ambito Ecumenico, anche se finora i vertici della Chiesa hanno sconfessato il suo lavoro. Tuttavia è molto richiesto in talune Diocesi nelle quali è un predicatore molto attivo senza averne titolo. In ogni caso l’articolo citato viene spacciato per “P” che sta per Padre e quindi Sacerdote e a quanto sembra dall’articolo viene invitato nelle Diocesi e persino più in alto. Inoltre la sua comunità «raccoglie uomini e donne, e cattolici insieme a protestanti appartenenti alle diverse sette in cui si è frantumata – inevitabilmente – l’eresia luterana».

3° FRUTTO
Ora le parrocchie non mettono più solo a disposizione le abitazioni per accogliere gli immigrati, ma persino i luoghi di culto, facendoli diventare luoghi di preghiera di altre religioni. Si veda l'articolo al link:
www.ilgiornale.it/…/ora-i-preti-apr…
Mi sembra che si contravviene al mandato della Chiesa e degli apostoli. Credono questi sacerdoti che così facendo attireranno più fedeli di altre religioni al nostro credo? Oppure le persone di altre religioni prenderanno possesso un po’ alla volta di queste Chiese e le faranno diventare le loro? Papa Francesco intendeva l’accoglienza nelle strutture parrocchiali, ma non parlava del luogo di culto. Gesù eucaristico sarà contento? Queste azioni sono in linea con il Magistero? Il Magistero precedente non vale più? La Chiesa cattolica diventa madre di tutte le Chiese? E’ diventata una Chiesa sincretista?