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zagormau
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Dio ha creato l'uomo per la felicità ed ha indicato il modo per poterla raggiungere. "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente". All'attuazione …Altro
Dio ha creato l'uomo per la felicità ed ha indicato il modo per poterla raggiungere. "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente". All'attuazione di questo comando è unita la felicità anche in questa vita: una felicità che è serenità, pace e grazia.

CREATI PER LA FELICITÀ

6 Febbraio 1975

Figli diletti, sia con voi la mia pace. Sono Gesù, prigioniero d'amore. Sono qui per dirvi: siate felici di una felicità vera, mentre il mondo crede di cercare la felicità e trova l'amarezza.
Dio ha creato l'uomo per la felicità ed ha indicato il modo per poterla raggiungere. Egli ha comandato: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente". All'attuazione di questo comando è unita la felicità anche in questa vita: una felicità che è serenità, pace e grazia.
Il cuore dell'uomo è stato creato per Dio e non può aver pace se non in Lui. Quando perciò l'uomo cerca con tutte le sue forze di raggiungere Dio, compie un dovere che gli dà soddisfazione e gioia.
Il corpo è come la gabbia che tiene rinchiusa l'anima. Anche in questa prigionia non mancano i mezzi per tendere a Dio. L'amore perfetto delle anime per Dio si realizzerà in Paradiso. Fin d'ora però l'uomo può giorno per giorno stringere sempre più fortemente i suoi legami con Dio mediante la grazia, l'amore e la preghiera.
Chi tiene di mira questi principi non avverte le croci della vita: le difficoltà scompaiono e nessuna avversità può togliere quella pace interiore che è vera felicità.
A questo punto troverete genitori, angustiati dal comportamento di figli poco retti, che vivono serenamente. La coscienza di costoro è tranquilla, perché essi tendono alla perfezione compiendo i propri doveri e amando Dio e il prossimo nel miglior modo loro consentito.
Troverete sacerdoti combattuti, calunniati e ammalati che continuano ad esercitare il loro ministero con tanta alacrità e con tanta fede da toccare il cuore dei loro fedeli.
Vedrete figlioli, a cui si pongono e si frappongono ostacoli nella pratica della virtù, essere perseveranti nel bene e nonostante le contrarietà li vedrete tener fede ai propri programmi di apostolato.
Guai se tutti i buoni si lasciassero suggestionare dal modo di comportarsi dei mondani! Avere una fede significa avere un programma, avere una meta, voler essere felici. Nel mondo coloro che vivono cercando la felicità nel godimento dei sensi, nel possesso di beni o nell'anteporsi agli altri con la superbia del comando, trovano presto o tardi una delusione. Non hanno cercato bene e stringono fra le mani un pugno di mosche.
Vedrete in questi giorni di carnevale impazzire tutti, giovani e anziani, nella ricerca di un soddisfacimento che possa durare per sempre. Ma nell'atto stesso in cui molti sembrano gioire, provano amaro in bocca e rimangono delusi.
Io desidero farvi doni particolari. Io vi ho detto: sono prigioniero volontario. Sono qui per dare consolazione e gioia. Sono nei tabernacoli in cui si conserva la santa Eucaristia e, mentre invito tutti a cibarsi del mio corpo, sangue, anima e divinità perché possano attingere alla fonte della felicità, desidero anche ricevere da voi consolazione e gioia.
Io amo il Padre di amore infinito, perciò chi si unisce a me per amare, potrà adempiere perfettamente il comando dell'amore di Dio. Io amo tutti i figli degli uomini e non escludo nessuno, nemmeno i più infedeli, i più ingrati, i più delinquenti. Io amo di un amore perfetto e chi si unisce a me nell'amore del prossimo non può essere né geloso, né egoista, né avaro. Tutto si acquista quando si fa unità con me, che nell'amore non ho misura perché sono l'Amore.
Io aspetto riparazione da voi. Ognuno di voi mi può rappresentare una categoria di anime e, se vi unite a me nella preghiera, nella riparazione e nell'amore, tutto il mondo è nostro.
Il "carnevale" cristiano deve cominciare così e continuare per tutta la vita.
Qui venite ed io mi unisco a voi, e poi andate dai fratelli e portate pace e serenità poiché non potete fare diversamente. O vi separate da me o restate con me e forzatamente mi fate agire con voi e non potete che portare i miei doni.
Così vi voglio, figlioli miei, altrettanti Gesù, portatori di pace. Se vi capitasse in qualche momento della giornata di accorgervi che il fuoco dell'amore di Dio si sta affievolendo, fate spiritualmente unità con me. La Comunione spirituale può valere tanto quanto la sacramentale. Sarà come ravvivare la fiamma e continueremo ad amare il Padre e a riparare i peccati di tutto il genere umano.
Voi mi chiedete luce per le vostre situazioni difficili da risolvere. Risolvetele con l'amore unendovi sempre più a me.
Benedico tutti. Arrivederci, figli. Siate buoni, siate uniti, siate felici di vera felicità.

GESÙ NOSTRO MAESTRO 6. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia