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zagormau
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La pace, è quella serenità che viene da una coscienza retta e che si ristora alle acque limpide della sincerità e della bontà. DOVETE PORTARE LA PACE 1 Gennaio 1975 Figli diletti, eccomi qui con voi …Altro
La pace, è quella serenità che viene da una coscienza retta e che si ristora alle acque limpide della sincerità e della bontà.

DOVETE PORTARE LA PACE

1 Gennaio 1975

Figli diletti, eccomi qui con voi in questo primo giorno dell'anno. Sono la Madre di Dio e della Chiesa, sono la Madre vostra, ed è giusto che io vi presenti i miei auguri come fanno tutte le mamme verso i loro figli. Sono qui a ricevere anche i vostri omaggi ed i vostri voti augurali. Cercheremo insieme di realizzare nel miglior modo possibile le vostre aspirazioni e le vostre speranze.
Vi ha detto un giorno Gesù: "Beati i pacifici, perché possederanno la terra". I pacifici, mi auguro veramente che siate voi e godo già di vedervi possessori di quella terra benedetta, la celeste Gerusalemme, dove non avrà più sosta la pace, poiché sarà proprio il luogo della pace, non essendoci né rivalità né lotte e dove ogni desiderio sarà pienamente appagato.
Desidero, figli miei, e vi auguro che la pace, frutto dello Spirito Santo, abiti nei vostri cuori mediante la grazia di Dio. Vi è un detto che dice: "Se vuoi la pace, prepara la guerra". Se vorrete perciò godere di questo dono di Dio, dovrete muovere guerra al peccato. Col peccato entrano nel cuore dell'uomo l'inquietudine e il rimorso e si affievolisce la fede, che è portatrice di fiducia e di gioia. La pace, figli, è quella serenità che viene da una coscienza retta e che si ristora alle acque limpide della sincerità e della bontà.
Essere pacifici è un dovere e un bisogno dell'uomo, che, navigando nel mare burrascoso della vita, deve tenere fissa la meta da raggiungere, la stella polare, e conservare salda e sicura la sua imbarcazione. Vorrei fissare bene nella vostra memoria questa idea di sicurezza e di fermezza e desidero farvi un riferimento quanto mai importante, perché abbiate a conservare la pace.
Vi sono caratteri volubili che con estrema facilità cambiano idea, cambiano umore e passano dal bello al brutto tempo per cose futili. Il dominio e la correzione del proprio carattere è cosa indispensabile, anche se presenta difficoltà gravi. Come si potrà godere di una pace divina, quando non si pone attenzione per tenere a freno i nervi o si lasciano sfuggire parole che alterano o turbano il cuore degli altri? Ecco che questo desiderio mio, che può essere anche il vostro, avrà il suo compimento in uno studio particolare su voi stessi.
L'uguaglianza di carattere sarà come quel corso d'acqua tranquillo in cui le imbarcazioni non corrono il rischio di essere travolte. La pace familiare sarà la conseguenza di questa sicurezza e padronanza di voi stessi. Quante lotte familiari e litigi evitati per quella costante serenità da cui si sentono come dominati tutti i membri della famiglia!
Vi è un altro pericolo che disturba e toglie la pace. È l'egoismo dei membri della famiglia per cui nessuno tiene in considerazione i bisogni degli altri. Lo spirito di carità che voi attingete a questa fonte, deve rendervi eroici nel praticare quella generosità che può rendere felici gli altri. Se poi a voi chiedo la sopportazione di certi caratteri difficili, occupati solo di sé, vi posso assicurare che il vostro esempio e il vostro sacrificio potranno aprire gli occhi e il cuore a coloro che vivono di egoismo e che sul vostro esempio diverranno caritatevoli.
È doloroso ma vero che il mondo, che non fa che parlare di pace, non sa che promuovere e scatenare guerre. È la superbia del potere, è la prepotenza e l'ingordigia dei forti che vorrebbe annientare i miseri, ed è la mancanza d'amore che distrugge nei cuori ogni sentimento umano fino ad arrivare a compiere carneficine e violenze. È il trionfo di satana nel mondo, ogni guerra fratricida. È il rinnovarsi dell'uccisione di Abele da parte del fratello Caino. E il sangue scorre e gli uomini, che pur cercano la pace, si dilaniano come belve.
Ebbene, figli, oggi più che mai è necessario che voi mi abbiate ad invocare come Regina della pace. La mia intercessione, la mia opera, la vostra preghiera, unita alla mia, devono far pressione sul cuore del Padre. Vi ho detto che sono Madre della Chiesa e di essa voi siete le pietre viventi. Ogni pietra che non risponde al suo compito è ribelle, non solo a Dio ma anche alla Madre sua; non solo alla Chiesa ma anche a me, che ho cura della Chiesa come del mio Figlio. Essere portatori di pace è un dovere per tutti, anche se richiede da ciascuno un sacrificio più o meno grande.
Il mio Gesù, che fu chiamato ed è Principe della pace, si presenta a voi oggi nel suo primo spargimento di sangue. Era la circoncisione, che inseriva i primogeniti fra il popolo eletto. Ebbene, del Battesimo che voi avete ricevuto, la circoncisione era una figura. Come battezzati, inseriti nel corpo di Cristo, assumete come Lui un compito e un dovere. Come Lui, dovete portare la pace e pagare il vostro contributo di sangue, perché questa pace, dono di Dio, abbia il suo compimento in voi, nelle vostre famiglie e nel mondo.
La Regina della pace vi benedice e vi assicura che, se saprete essere pacifici, non solo conquisterete il paradiso, ma la terra. Avrete attorno a voi anime fedeli, figli affezionati, persone desiderose della vostra parola, in cui troveranno luce e riposo.

Vi benedico, figli. L'anno santo che avete cominciato, sia apportatore di pace divina per quella buona volontà di cui lo avrete riempito. Arrivederci, figli.

MARIA MADRE E MAESTRA 12. Mamma Carmela.

Cenacolo della Divina Misericordia