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MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO - Beato Alano della Rupe: Il SS.Rosario: Il Salterio di Gesù e Maria. Storia, Rivelazioni e Visioni del SS.Rosario. - "Gesù rivela (al Beato Alano), i Misteri della Sua …Altro
MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO
- Beato Alano della Rupe:
Il SS.Rosario: Il Salterio di Gesù e Maria. Storia, Rivelazioni e Visioni del SS.Rosario.

- "Gesù rivela (al Beato Alano), i Misteri della Sua Passione."
(3° parte)

VII. Seconda Cinquantina. Si preghi per
la Passione del Signore, che fu illimitata, a
motivo dell’Unione Ipostatica.
Presta, ora, attenzione alle sofferenze
senza fine della mia Crocifissione, dovute
all’Unione Ipostatica (della Natura Umana
con quella Divina)”.

Primo Ramo: “Tecum”. “Il Verbo
Incarnato è qui Crocifisso, affinchè il mondo
abbia con sé il Dio Crocifisso, che ha messo
in fuga il Diavolo.
Chi è il Verbo (di Dio)?
Colui al quale tu chiedi: “Adveniat
Regnum Tuum”.
Egli è il Re Supremo.
E che Morte!
Indicibile, Preziosissima, Ininterrotta,
fino alla fine del mondo.
Se un servo davanti alla morte del
padrone o del Re non provasse dolore, non
sarebbe considerato forse un infedele?
E chi prova altrettanto dolore per Me?
Sono tanti coloro che ancora mi
crocifiggono senza sosta”.

Secondo Ramo: “Benedicta”. “Io soffro
ivi (sulla Croce), a motivo dell’Alleanza
avvenuta tra l’Uomo e Dio, affinchè il genere
umano potesse ricevere la Benedizione.
Chi Sono Io?
Io Sono il Signore della Libertà, da cui
avete ricevuto la Libertà dei Figli di Dio
nella Persona, nell’Agire e nell’Essere, a cui
chiedete: “Fiat Voluntas Tua”.
E che Morte! Fu di tale intensità di
volere, che se tutte le volontà create si
potessero congiungere in una sola volontà,
mai esse la eguaglierebbero.
Guai a coloro che, ingrati, non onorano
il Liberatore!
Guai a coloro che lo oltraggiano!
Saranno, in eterno, Schiavi dei demoni
all’Inferno”.

Terzo Ramo: “Tu”. “Io soffro ivi (sulla
Croce), a motivo dell’Alleanza avvenuta tra
Dio e l’Uomo, affinchè Dio si manifestasse
apertamente agli uomini.
Quale Uomo ha sofferto?
Colui che è in Unità con (Dio), il Motore
Primo Colui che dà Movimento a tutte le
cose, e senza il Quale, perirebbero tutte le
cose.
Egli E’ Colui a cui pregate: “Sicut in
Coelo”.
In (Cielo) abita il Motore Primo di tutti i
viventi.
E che Passione! Se qualcuno,
dall’inizio del mondo fino alla fine, potesse
sostenere tutti i fulmini, i tuoni, le tempeste
del cielo, egli non eguaglierebbe neanche la
minima parte della mia Passione”.

Quarto Ramo: “In Mulieribus”. “Io
soffro ivi (sulla Croce), a motivo
dell’Alleanza tra la Natura umana e quella
Divina, affinché ottenessi per i mortali
l’Amore Misericordioso.
Chi Sono Io?
Io Sono Colui che sorregge il mondo e
tutti plasma dalla polvere, a cui dici: “Et in
terra”.
E che Morte! Se pure tutte le cose
della terra si incendiassero, fossero
sommerse dall’acqua, fossero dilaniate e
squarciate da corvi e fiere, ecc., e questo
(dall’inizio) fino alla fine del mondo, sarebbe
nulla in confronto alla mia Passione.
Chi sarà così inumano da non volere
stare accanto a Me nella Passione, saranno
inghiottiti dalla terra, come Datan e Abiro;
saranno incendiati come Sodoma, ecc.”.

Quinto Ramo: “Et Benedictus”. “Soffro
la Maledizione Io, che Sono l’Uomo Dio, per
meritare a tutti le otto Beatitudini.
Chi Sono Io?
Io Sono Colui che dà sostentamento ad
ogni creatura del mondo, a Cui chiedete:
“Panem Nostrum Quotidianum”.
E che Morte! Se si potesse sopportare
in una sola volta tutte le fami e le seti di
tutti (i viventi), fino alla fine del mondo,
sarebbe nulla rispetto alla Sete di quand’ero
Crocifisso.
Perché non avete un po’ di
compassione di Colui che vi sostiene?

Tu, dunque, offrimi, a nome di tutti, la
Seconda Cinquantina, per le mie Sofferenze
infinite, con quella piccolissima quantità (di
Ave Maria, nei cinque Misteri Dolorosi).
Dal momento che, cinque furono le
Sofferenze che patii nella nella Crocifissione
fino alla Morte, per meritare agli uomini le
Dieci Virtù, ovvero le tre (Virtù) Teologali: la
Fede, la Speranza e la Carità; le quattro (Virtù)
Cardinali: la Prudenza, la Giustizia, la
Temperanza, la Fortezza; e le tre (Virtù)
Morali: l’Umiltà, la Gioia Spirituale, l’Amore
di Dio per i piccoli”.

(Beato Alano della Rupe:
IL SANTISSIMO ROSARIO: IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA - LIBRO II: STORIA, RIVELAZIONI E VISIONI DEL SS. ROSARIO: Cap. XII)


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